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Mostra Elliott Erwitt: 80 foto sui cani a Treviso. La nostra recensione.

Mostra Elliott Erwitt: 80 foto sui cani a Treviso. La nostra recensione.
USA. New York City. 2000.

Mostra Elliott Erwitt: 80 foto sui cani a Treviso. Lo scorso venerdì 21 settembre abbiamo partecipato alla vernice riservata ai giornalisti Elliot Erwitt: i cani sono come gli umani, solo con più capelli a Casa dei Carraresi di Treviso. 

Mostra Elliott Erwitt: 80 foto sui cani a Treviso
Mostra Elliott Erwitt: 80 foto sui cani a Treviso

La mostra, a cura di Marco Minuz, è organizzata da Suazes in collaborazione con la Fondazione Cassamarca di Treviso e Magnum Photos. Non potevano lasciarci sfuggire un simile evento nella nostra città considerata la nostra passione per la razza del Bouledogue Francese e per la Fotografia (vedi i nostri contributi fotografici alle esposizioni cinofile).

In questo articolo ti raccontiamo le nostre impressioni sulla Mostra Fotografica di Elliott Erwitt a Casa dei Carraresi (Treviso) visitabile fino al 3 febbraio 2019.



Vernice Mostra Elliott Erwitt

La vernice Elliott è stata molto interessante e coinvolgente. Abbiamo avuto l’opportunità di vedere gli scatti fotografici di Elliott Erwitt – maestro indiscusso della fotografia contemporanea – argomentati da due ‘guide d’eccezione’: Andrea Holzherr – Global Exhibitions Manager di Magnum Photos, Marco Minuz, il curatore della mostra, l’Avv. On. Dino De Poli, Presidente della Fondazione Cassamarca. Tutti hanno rimarcato l’originalità del tema della mostra fotografica di Erwitt e di come il fotografo abbia raccontato il rapporto uomo-cane scegliendo letteralmente il punto di vista del cane.

Mostra Elliott Erwitt: 80 foto sui cani a Treviso. Vernice
Da sinistra: Marco Minuz, il curatore della mostra, Andrea Holzherr – Global Exhibitions Manager di Magnum Photos, Avv. On. Dino De Poli, Presidente della Fondazione Cassamarca Treviso.

Mostra Elliott Erwitt: il punto di vista del cane

L’esposizione raccoglie una straordinaria selezione di fotografie in un percorso temporale che inizia dagli anni cinquanta e che termina ai giorni nostri. Il cane è il protagonista indiscusso di ottanta fotografie, corredate da interviste video a Elliott Erwitt, riviste d’epoca e libri fotografici. Il fotografo pone il suo obiettivo ad altezza di cane, lasciando ai suoi padroni, il solo spazio di un piede o dei polpacci. Erwittt, durante i suoi viaggi, ha spesso colto l’occasione di scattare foto con i cani per diletto e non per lavoro. Il mix di sensibilità, tecnica e velocità nel cogliere l’atteggiamento naturale ed irriverente dei cani, in netto contrasto con la messa in posa dei loro padroni.

Scatti naturali, spontanei, emozionanti

Molte immagini della Mostra Elliott Erwitt sono buffe e ritraggono cani che saltano o si mostrano sorpresi. Pose che sono ottenute, a volte, dal fotografo con un metodo preciso, ovvero suonando, poco prima di fotografare, una trombetta che spaventava i cani. Oppure, ricorrendo ad un unico forte latrato, emesso dallo stesso Erwitt, che scatena la reazione dei cani che, all’improvviso, saltano, abbaiano, ringhiano, consentendogli di coglierli nella loro naturalezza. Escono così immagini di forte spontaneità, che fissano l’espressione animata degli animali.

Cosa ci ha colpito della Mostra Elliott Erwitt?

Tre cose.

  1. Guardando le fotografie di Elliott Erwitt resta intatto lo stupore di chi, come noi, riconosce subito che l’emozione che provava il cane è la stessa che provano oggi i nostri cani. Emozioni come la sorpresa, la gioia, l’affetto, la tristezza, la solitudine o al contrario la fierezza di sentirsi parte di una famiglia e di un determinato ambiente. Abbiamo trovato stupefacente la velocità con cui Erwitt ha saputo catture l’emozione provata dal cane in quel preciso momento.
  2. Grazie all’aiuto di esperti cinofili, si è risaliti alla razza di appartenenza del cane ritratto in foto dal fotografo. É così possibile per il visitatore sapere qualcosa in più sulla razza del cane ritratto. Bella idea non trovi?
  3. I cani possono accedere agli spazi espositivi muniti di guinzaglio e, per i più esuberanti, è doveroso avere con sé anche la museruola.
Emozioni canine e umane
Emozioni canine e umane senza tempo

Collaborazioni Cinofile

Nel corso della Mostra Elliott Erwitt saranno in programma anche eventi collaterali dedicati al rapporto uomo – cane. A tal proposito sono state coinvolte le principali realtà territoriali come il Gruppo Cinofilo Trevigiano, Il Circolo Cinofilo di Pordenone e l’ENPA di Treviso (Ente Nazionale Protezione Animali – Treviso).  Il coinvolgimento di queste tre realtà cinofile è un modo per rendere viva la mostra, per attivare una riflessione nel visitatore ed un dialogo con la città di Treviso. Verranno infatti organizzati una serie di incontri e lezioni pratiche che consentiranno di sviluppare una maggior consapevolezza nei proprietari (o futuri proprietari) di cani. Inoltre, questi incontri saranno spunto di riflessione sulla nostra società e sui suoi cambiamenti che vedono sempre più coinvolti gli animali domestici. La mostra dunque ha, secondo noi, una doppia lettura introspettiva: le foto di Erwitt hanno colto qualcosa di più profondo, qualcosa che ha a che fare con il bisogno atavico di circondarsi della presenza dell’amatissimo cane, non a caso, lo si definisce il migliore amico dell’uomo.

 

E il Bouledogue Francese?

Purtroppo ritratti di Bouledogue Francese non ce ne sono, probabilmente la razza non aveva la diffusione odierna, ma in compenso ci sono, tra gli altri cani da compagnia, due simpatici molossi come il Carlino e il Bulldog Inglese.

Bulldog Inglese foto di Elliott Erwitt
Bulldog Inglese foto di Elliott Erwitt

Orari

Dal martedì al venerdì:  9.00 – 18.00
Sabato, domenica e festivi:  10.00 – 20.00
Lunedì aperto solo con prenotazione gruppi
24 e 31 dicembre:  9.00 – 18.00
Natale:  CHIUSO
1 gennaio:  14.00 – 20.00(La biglietteria chiude 45 min. prima)

Costi

BIGLIETTERIA

Intero:  € 10,00
Ridotto:  € 8,00 (studenti, enti convenzionati, gruppi min. 10 persone)
Ridotto speciale:  € 7,00 (dai 6 ai 18 anni, Soci Coop)
Famiglia:  € 7,00 cad. (min. 2 adulti e 1 minorenne)
Gratuito:  under 6, giornalisti e guide turistiche con tesserino, disabili non autosufficienti con accompagnatore
Open:  € 12,00

SCUOLE

Opzione A:  € 8,00 (con visita guidata e 2 gratuità per insegnanti)
Opzione B:  € 10,00 (con visita guidata, laboratorio e 2 gratuità per insegnanti)

VISITE GUIDATE GRUPPI

(60 min. tariffa biglietto esclusa, prenotazione obbligatoria)
Con guida interna:  € 80,00 (max. 25 persone)
Con guida esterna:  € 30,00 (noleggio microfonaggio)

AUDIO GUIDA

Audio guida:  € 3,00

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Giochi della Solidarietà – Olimpiadi e Solidarietà dei Bulldog e Bouledogue

Giochi della Solidarietà - Olimpiadi e Solidarietà dei Bulldog e Bouledogue. In 6 posizione Mia!
Giochi della Solidarietà - Olimpiadi e Solidarietà dei Bulldog e Bouledogue. In 6 posizione Mia!

Giochi della Solidarietà – Olimpiadi e Solidarietà dei Bulldog e Bouledogue

Lo scorso 2 settembre presso il Parco Santa Lucia di Piave, in concomitanza con la IIª Esposizione Cinofilia di Treviso – Raduno Bouledoge Francese – si è tenuta la giornata dei Giochi della Solidarietà – Olimpiadi e Solidarietà dei Bulldog e Bouledogue organizzata dal Club Cani Compagnia e il Circolo Italiano Bulldog, ed al Gruppo Cinofilo Trevigiano che ha concesso un meraviglioso spazio verde all’interno dell’IDS Treviso. Una giornata meravigliosa che ha visto Find the Frenchie in prima linea con Dante e Mia, i nostri Bouledogue Francese. In questo articolo ti raccontiamo i Giochi della Solidarietà – Olimpiadi dei Bulldog e Bouledogue.

Giochi della Solidarietà – Olimpiadi e Solidarietà dei Bulldog Inglese e Bouledogue Francese

I Giochi della Solidarietà, chiamati anche le Bullo Olimpiadi, sono piccole gare di velocità su corsie prestabilite in batterie precedentemente suddivise per razza (Bouledogue Francese o Bulldog Inglese), sesso ed età. I primi due classificati di ogni gruppo concorrono alla finale con coccarda! É un momento meramente ludico, pieno di gioia perché coinvolge il cane, i proprietari che si devono posizionare uno all’inizio della corsia con il proprio bullo e l’altro alla fine per incitare il cane alla corsa e per abbracciarlo come premio finale. Vedere il proprio cane correre con un pizzico di sano agonismo è stato davvero divertente. Abbiamo fatto tantissime fotografie, un vero reportage fotografico e un super mega video che puoi gustarti qui! Magari ci sei anche tu!

Tavola rotonda con il Prof. Alberto Vergara

Durante i Giochi della Solidarietà – Olimpiadi e Solidarietà dei Bulldog e Bouledogue c’è stato anche il momento formativo: una tavola rotonda presieduta dal Prof. Alberto Vergara (autore del libro Bouledogue Francese, ndr) con domande e risposte sulla razza del Bouledogue Francese . Sono state comunicate pillole sulla cinofilia, alimentazione, management e riproduzione

Personalmente ci sono piaciuti molto i suoi interventi volti a ribadire che la razza del Bouledogue Francese non deve essere una scelta dettata dalla moda bensì deve essere una scelta consapevole. Il Bouledogue è un cane speciale – oltre che buffo ed affettuoso – con delle caratteristiche ben precise a cui non è possibile prescindere. Ha quindi dei limiti fisici che devono essere rispettati. Le zampe corte, la struttura ossea compatta e possente, il muso schiacciato tipico dell’essere brachicefalo sono caratteristiche essenziali che ci impongono di seguire fondamentali attenzioni. Si passeggia poco e brevemente, mai con il gran caldo estivo, al massimo due uscite con il fresco. Mai e poi mai lasciare un Bouledogue in auto sotto il sole a picco. Portarsi dietro sempre acqua fresca ed una ciotola. 

Alimentazione

Ci sono stati altri argomenti trattati dal Prof. Vergara che meritano di essere raccontati. L’alimentazione, croce e delizia per tanti proprietari di Bouledogue Francese, deve essere bilanciata e non frutto di scelte sconsiderate come di far seguire al proprio bullo la dieta vegana perché la seguiamo noi umani. É una scelta errata perché questo tipo di dieta non apporta le proteine necessarie per una corretta crescita di un cane che come detto ha un’ossatura importante e una massa muscolare che deve essere sostenuta adeguatamente.

Tavola Rotonda con Prof. Alberto Vergara
Tavola Rotonda con Prof. Alberto Vergara

Cinofilia

La cinofilia è una passione straordinaria ma non deve diventare un’ossessione morbosa se il nostro Bouledogue, iscritto ad una Esposizione Cinofila, non riceve un giudizio eccellente. La cinofilia dovrebbe essere intesa come sincero affetto per il cane che si è scelto, apprezzandone anche i limiti fisici ed  il condividere gran parte del tempo insieme dovrebbe essere impiegato per esaltarne gli aspetti peculiari della razza del cane. In tal senso, i Giochi della Solidarietà – Olimpiadi e Solidarietà dei Bulldog e Bouledogue sono un ottimo esempio per avvicinare i proprietari ad una nuova consapevolezza, al gioco con il proprio cane, alla condivisione e scambio di opinioni, al vedere che il proprio molosso corre ed è felice! Magari vedendolo spesso beatamente steso sul divano o sul tappeto ci eravamo scordati che il molosso sa anche fare una breve corsa.

Cucciolate in casa

Il tema delle cucciolate in casa è di grande attualità anche su Find the Frenchie. Spesso ci troviamo a dover dare risposta a tanti di voi che chiedono un fidanzato o fidanzata per il proprio Bouledogue. Ecco, noi non facciamo questo servizio perché preferiamo che ci si affidi ad un allevamento di fiducia. Come diceva anche il Prof. Vergara allevare in casa è rischioso perché, complice l’inesperienza, si può mettere a rischio la vita della Bouledogue durante la gravidanza, durante il parto e dopo il parto anche quella dei cuccioli. Pensiamo solo al fatto che la Bouledogue è di mole robusta, il suo peso potrebbe ucciderli! Le notti sono insonni. Per tanto, se proprio si vuol dare seguito all’albero genealogico del proprio Bouledogue, il prof. Vergara consiglia di affidarsi sempre al consiglio del proprio allevatore su eventuali rischi, sugli avi e farsi puoi seguire da un bravissimo veterinario che dovrà far partorire in sicurezza la cagnolina. Ma la domanda sorge spontanea: perché?!

Raccolta benefica e brindisi

Ci sono stati due momenti dedicati alla raccolta benefica destinata alle associazioni rescue come Ebri, Casa di Ninni e Rescue del bouledogue francese a cui Find the Frenchie ha partecipato donando crocchette, premietti e traversine ecologiche.

Find the Frenchie e i doni alimentari
Find the Frenchie e i doni alimentari

La giornata si è poi conclusa con una bicchierata per cementare l’amicizia e concludere in bellezza una domenica tra sole, nuvole e tanta allegria. Un sentito grazie a tutti i partecipanti che hanno contribuito a rendere speciale questa giornata in particolare tutti i bouledogue francese e bulldog Inglese presenti e ai loro amici umani!

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Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese

Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese. Il partere dei Vincitori

Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese – domenica 2 settembre 2018

Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese
Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese

Lo scorso week end si è tenuto il Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese presso Antica Filanda di Santa Lucia di Piave in provincia di Treviso. É stato un momento importante e molto seguito all’interno della II Esposizione Internazionale Cinofilia di Treviso. Il Raduno – solo per la razza bouledogue Francese – con CAC valido al conseguimento Campionato Italiano di bellezza, ha portato in evidenza i loro migliori soggetti con il giudizio del giudice specialista di razza Prof. Alberto Vergara, grande esperto e specialista della razza Bouledogue Francese.

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Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese – foto e video

Abbiamo seguito il Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese con grande interesse tanto che abbiamo realizzato più di 600 foto! Ne abbiamo selezionate 70 che puoi trovare pubblicate nell’album dedicato all’evento sulla nostra Fan Page. Inoltre, abbiamo anche fatto dei video a testimoniare il raduno. Il primo video è in presa diretta e mostra le varie fasi della gara vera e propria:

Il secondo video è invece un montaggio dei momenti più belli dell’evento con i ritratti dei Bouledogue partecipanti e dei loro proprietari.

Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese – il Vincitore

Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese. Il partere dei Vincitori

Il vincitore CAC Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese è Rado Sleevy De Valoisse.

Mostra Speciale Treviso (42 entry)
Rado Seeley De Valoisse
1ex cac ( 6 entry) Miglior Maschio e Bob
Onorevole Giudice specialista Prof Mr : Alberto Vergara
Allevamento : De Valoisse (Rita Toth e Gianni Fior)
Proprietari : Giuseppe Rizzo e Chiara
Handler : Giovanni Giolo

Gruppo Cinofilo Trevigiano

L’organizzazione dell’intera Esposizione Cinofilia di Treviso è stata seguita dal Gruppo Cinofilo Trevigiano – Delegazione ENCI in collaborazione con l’Azienda Speciale e il comune di Santa Lucia di Piave per l’ospitalità e la collaborazione. Le associazioni insostituibili: la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile di Oderzo, l’ass. Carabinieri in congedo di Susegana, l’associazione Cani da soccorso La Marca.

Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue Francese
Raduno Club Cani Compagnia Treviso Bouledogue -Francese- I Premi

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Viktor Lee ed Escalofrìo Capitan Futuro. Bouledogue Francese che passione!

Bouledogue francese Expo
Vicktor Lee in posa durante una Expo

Nomi: Viktor Lee ed Escalofrìo Capitan Futuro – Frederick
Data di nascita: 25/07/2016 Vicktor Lee e 19/09/2017 Escalofrìo Capitan Futuro
Compagni di vita: Christian & Christian, Vogue il gattone di casa


Perchè hai scelto il bouledogue francese?

Io sono nato e cresciuto tra gli animali, per cui il cane è sempre stato un punto di riferimento per me; il mio primo era un Boxer, nato in famiglia, che ho chiamato One, inutile dire il legame che c’era tra di noi ed è proprio da li che nasce la mia passione per i molossoidi.
Una volta uscito da casa dei miei genitori ed iniziato la mia vita da adulto, appena sono riuscito a creare le condizioni per poter accogliere in casa un cane , ci siamo subito orientati sul bouledogue francese per le sue ridotte dimensioni, adatte all’appartamento, il suo carattere, la sua gioiosità ed, ovviamente, il fatto di essere un piccolo molosso!!!!

Bouledogue francese al mare
Escalofrìo Capitan Futuro e Vicktor Lee al mare

Sulla base di che parametri hai scelto l’allevamento di riferimento? Che consigli ti senti di dare ai nostri lettori?

Alla base delle scelte che abbiamo fatto, seppur diverse, nella scelta dei nostri bulli, c’è sicuramente la presenza di pedigree ENCI-FCI, degli esami clinici specifici richiesti per la razza, la cura e la gestione delle madri e delle cucciolate.
Mentre la prima scelta è stata fatta più col cuore, anche perché la nostra conoscenza della razza era abbastanza limitata, la seconda è stata più ponderata, cercando tra gli allevamenti riconosciuti, quello che presentava, nei suoi soggetti, le caratteristiche morfologiche che più ci avevano colpito nei bouledogue francese.
Il consiglio che posso dare è quello di studiare la razza molto bene, andare in Expo a vedere più soggetti possibili e poi iniziare contattare gli allevamenti, seri e riconosciuti, in modo da essere preparati a porre le domande giuste per poter fare la scelta più giusta possibile.

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Viktor Lee ed Escalofrìo Capitan Futuro. La prima volta che li hai visti?

La prima volta che abbiamo visto Viktor Lee aveva poche settimane di vita, era uno scricciolo, (ovviamente con tutte le cautele del caso) non c’è voluto molto a decidere che sarebbe stato il nostro bouledogue francese!!!
Da quella volta ,siamo ritornati spesso a vedere come cresceva, abbiamo scelto il nome, lo abbiamo visto felice insieme ai fratelli e alle sorelle, eravamo molto presenti.
Per Ecalofrìo Capitan Futuro è stato un po’ diverso, in quanto lo abbiamo conosciuto solamente dopo che i cuccioli avevano effettuato la prima vaccinazione, nel frattempo Barbara Miccoli dell’Escalofrìo Kennel ci tempestava di foto e video quasi giornalmente, devo dire che si è creato subito un ottimo rapporto che ormai definirei amicizia, auguro a tutti di creare un rapporto di stima e fiducia tra allevatore e cliente come il nostro.
La scelta è ricaduta su di lui per via della struttura che presentava alla nascita e per le pezzature fantastiche, soprattutto quella coscia nera che è bellissima!!!

Crocchette bouledogue francese
Escalofrìo Capitan Futuro dimostra tutto il suo affetto al sacco delle crocchette

Avere un bouledogue francese può essere impegnativo, due ancora di più, come ti sei organizzato per gestirli al meglio? A cosa hai dovuto “rinunciare”?

Dipende cosa si intende per impegnativo, accudire qualsiasi cane, comporta alcune modifiche alle proprie abitudini, certo bisogna essere preparati sulla razza per comportarsi al meglio, si devono conoscere le problematiche che si possono presentare e cercare di evitare che queste accadano.
Sinceramente non c’è molta differenza tra avere uno o due bouledogue, le uscite spesso avvengono in contemporanea (Mia e Dante invece hanno due ritmi piuttosto diversi… Ndr), bisogna stare un po’ più attenti quando giocano liberi all’aperto, in casa dormono insieme, mangiano insieme, giocano insieme!!!
Le rinunce, non sono delle vere rinunce, per me, è semplicemente il portare avanti una scelta che si è deciso di fare, abbiamo preso un impegno verso di loro e loro contano su di noi; se vogliamo andare via per qualche giorno, o vengono con noi oppure , i miei genitori, sono ben felici di occuparsene, sono stati abituati a stare da soli in casa, ed ora che sono in due, sicuramente Viktor Lee è molto più contento, quando accade!

Bouledogue francese Expo
Vicktor Lee in posa durante una Expo

Come ha preso Viktor Lee l’arrivo di Capitan Futuro? E il gatto che ne pensa?

L’arrivo di Ecalofrìo Capitan Futuro è stato preso estremamente bene da parte di Viktor Lee, appena siamo rientrati a casa ,sono entrati nella cuccia tutti e due e Viktor ha come abbracciato Capitan Futuro, come per dire “ ti proteggo io”.
Infatti il piccolo Capitan Futuro stravede per il suo “fratellone”, va subito in agitazione quando non lo vede e se, per qualsiasi motivo anche durante una passeggiata , si distanziano di poche decine di metri, il ricongiungimento è “da lacrime agli occhi” per quanto è affettuoso.
Noi abbiamo cercato ,fin da subito, di non trascurare assolutamente Viktor Lee, anzi, probabilmente anche il suo splendido carattere, gli ha permesso d’accettare il nuovo arrivato senza alcun problema!!
Per quanto riguarda il gatto, beh, diciamo che lui si è ritagliato il suo piccolo mondo, in modo che nessuno lo possa disturbare ma non ha nessun problema ad interagire con i due bulletti, a volte giocano e lui è la “vittima”… ma solo quando vuole lui.

bouledogue francese e gatto
Il bouledogue francese Victor Lee insieme a Vogue il gatto di casa

Questa razza è ormai parecchio inflazionata li vedi in tv, riviste, etc. A tuo avviso è un bene per la razza?

E’ un male assoluto, secondo me, ormai il bouledogue francese è diventato un po’ l’accessorio che bisogna avere ad ogni costo, solo che si sta parlando di una essere vivente!!! Ogni giorno si vedono annunci, post, di cuccioli in vendita , senza alcuna selezione, senza alcun test clinico, senza alcuna morale, ormai basta avere una bulletta ed ecco che qualcuno pensa di poter sfruttare il business; sfruttare è la parola giusta perché è cosi che si comportano certi individui, troppi purtroppo.
Nei TG e sui giornali, sempre più spesso ci sono notizie di sequestri di cuccioli provenienti
dall’Estero, senza documenti, con vaccinazioni fasulle, malati o in fin di vita o purtroppo morti e sempre ci sono dei bouledogue francesi o più correttamente simil-bouledogue francesi.

Con Escalofrìo Capitan Futuro avete iniziato il percorso delle Expo, perché sono importanti questi eventi?

Non essendo un allevatore ma solo un appassionato della razza, mi sono avvicinato , inizialmente, per curiosità , già con Viktor Lee, anche per poter affrontare insieme un’esperienza, non essendo una razza che ti permette di fare attività troppo spinte, come l’agility dog,il disk dog,ecc.
Devo dire che mi sono appassionato molto, vedere il proprio cane che ti segue che ripete ciò che avete preparato a casa, magari la sera quando ritorni da lavoro, è una gran bella soddisfazione, indipendentemente dai risultati.
Con il tempo ho cercato di approfondire tutto ciò che riguardava l’educazione del cane, l’obbedience, l’handling, e quindi con Capitan Futuro, grazie anche alla presenza ed ai preziosi consigli di Barbara Miccoli e di tutto l’Escalofrìo Kennel, sono partito un po’ più consapevole di quello che stavo facendo.
Per gli allevatori è molto importante parteciparvi, perché è li che il loro lavoro/passione viene giudicato, li possono migliorarsi, li possono aumentare la loro capacità di tutelare la razza.

Bouledogue francese expo
Escalofrìo Capitan Futuro in posa curante una Expo

Come stai educando Viktor Lee ed Escalofrìo Capitan Futuro?

Il lavoro di educazione che facciamo è giornaliero, cerchiamo di insegnare a loro a comportarsi nel miglior modo possibile, dal semplice “a tavola niente cibo” al più importante richiamo quando sono liberi all’aperto; questa educazione di base ci permette, per esempio, di andare a cenare in un ristorante senza alcun problema, perché sanno stare al loro posto senza disturbare gli altri commensali, oppure, non abbiamo grossi problemi quando incontriamo altri cani durante le passeggiate; educare i propri cani permette sia a noi che a loro di vivere molto più serenamente.

Tramonto in spiaggia per Escalofrìo Capitan Futuro
Tramonto in spiaggia per Escalofrìo Capitan Futuro

Viktor Lee ed Escalofrìo Capitan Futuro. Cosa proprio non sopportano?

Viktor Lee non sopporta quando è il momento del bagno e dell’asciugatura con il phon.
Escalofrìo Capitan Futuro invece è molto infastidito dal vento, inizia a ruotare su se stesso, mi sa che è capitato male a Genova ahahah!!!

Perchè il bouledogue francese è cosi speciale?

Credo che la miglior risposta a questa domanda sia quello che una signora anziana, che non conosceva la razza, ci disse guardando Viktor Lee sulla metropolitana di Genova:
“Mah, questo cane ha gli occhi come quelli di un bambino”!!!!!
Ecco è la loro innata dolcezza che li rende cosi speciali.

Vicktor Lee protegge il fratellino Capitan Futuro con un tenero abbraccio...
Vicktor Lee protegge il fratellino Capitan Futuro con un tenero abbraccio…

Cosa consigli a chi si avvicina a questa razza? Pensi sia una razza per tutti?

Il mio primo consiglio è quello di studiare, approfondire, conoscere tutto il possibile sulla razza, poi di affidarsi ad allevatori seri, competenti che seguano le persone anche dopo aver consegnato il cucciolo, pretendere gli esami dei genitori, allevamenti riconosciuti ENCI-FCI e consegna del pedigree; una volta che il cucciolo è a casa bisogna semplicemente dedicarsi a lui/lei.
E’ una razza per tutti??? solo se questi tutti sono consapevoli che avranno a che fare con una vita che dipende da loro, come ogni razza, ma con il bouledogue francese dovranno prestare più attenzione, per esempio, se amano stare al mare tutto il giorno e non vogliono rinunciarvi, beh, il bouledogue francese non va bene, se invece si adatteranno alle esigenze del proprio bulletto, allora saranno le persone più felici del mondo, perché un bouledogue francese ti riempie la vita ed il cuore… due bouledogue francesi ancora di più!!!

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The Spider Dogarrow, Bouledogue Francese amico dei più piccoli

Il bouledogue francese Spike insieme a Giulia e Annalisa
Il bouledogue francese The Spider Dogarrow | Spike insieme a Giulia e Annalisa

The Spider Dogarrow è un Bouledogue Francese di 13 anni che vive sereno con la famiglia Penzo. Un bellissimo esempio di come un Bouledogue possa inserirsi tranquillamente e con rispetto come compagno di giochi dei più piccoli.

Nome: The Spider Dogarrow, Spike per gli amici
Allevamento: Dogarrow – Bulldogs and Bouledogues – di Dott.ssa Marina Canestrale
Data di nascita: 11/05/2010
Compagni di vita: Gianluca e Katrin e le piccole Giulia e Annalisa.

Perché hai scelto un Bouledogue Francese?

Ho sempre desiderato un cane fin da piccolo, ma purtroppo ho sempre avuto dei deterrenti attorno a me etichettando il cane come un “impegno”. Ho inizialmente colmato questa passione per gli animali con acquari di tartarughe. Ma il cane è sempre stato nei miei pensieri, è l’animale per eccellenza e lo considero parte integrante di una persona o di una famiglia. Il Bouledogue Francese è la razza canina che per carattere si adatta al mio stile di vita, ai miei spazi ed ai miei tempi. Ed è la razza a cui riesco a dare il mio meglio come è giusto che sia. Vidi il mio primo Bouledogue Francese 20 anni fa e mi informai subito. Un colpo di fulmine! Era la razza perfetta! Anni dopo, grazie all’interesse della mia compagna, si è poi risvegliato il desiderio di avere in famiglia un Bouledogue Francese. Insieme andammo ad un raduno e a delle Exposizioni Cinofile per farle vedere le mie intenzioni. Mi sono poi rivolto ad un Allevatrice con esperienza decennale Marina Canestrale, e dopo averla conosciuta siamo rimasti in contatto sulle future cucciolate.

Il bouledogue francese Spike con tutta la sua bellissima famiglia
Il bouledogue francese The Spider Dogarrow (Spike) con tutta la sua bellissima famiglia: Gianluca, Katrin e le piccole Giulia e Annalisa

La prima volta che hai visto The Spider Dogarrow Bouledogue Francese?

L’11 maggio 2010 la bella notizia! Nacquero 2 maschi e 3 femmine. Il 16 maggio ero già da Marina Canestrale e scelsi il Bouledogue Francese frignone! Fu come un dejà-vù! Lo desideravo maschio e quando vidi che quel cucciolo frignone aveva una macchia nera sull’occhio capii che era lui il mio cane! Lo andai a trovare nei weekend fino al giorno della consegna…

La giornata tipo di The Spider Dogarrow?

La giornata di The Spider Dogarrow (Spike) inizia alle 6 del mattino con la passeggiata fisiologica, qualche volta una spazzolata con un velo Pasta Fissan sulle pieghe. Nelle altre 2 ore mi concentro un pò di più sul gioco e a perlustrare la zona circostante. Evito i bar! Gli amici viziano Spike con tramezzini e pizzette che non gli fanno bene. Preferisco caricarlo sulla pedana della vespa è sguinzagliarlo 20 minuti in spiaggia.

The Dogarrow Spider sembra proprio felice di essere in spiaggia!
The Dogarrow Spider felice di essere in spiaggia!

Il gioco preferito da The Spider Dogarrow

The Spider Dogarrow è solito spaccare almeno due giochini all’anno. Allora gli intreccio qualche corda o prendo qualche animale di gomma delle bimbe… Ammetto che The Spider Dogarrow ha un gran rispetto di loro e dei loro giochi, anche se la tentazione di rubare i loro giochi è tanta. Le bimbe hanno imparato a portarlo al guinzaglio, sempre sotto il mio occhio vigile.

The Spider Dogarrow ha delle sorelline umane, com’è cresciuto il rapporto tra di loro?

The Spider Dogarrow | Spike fa parte della Famiglia Penzo. Gestiamo il tempo libero tenendo conto delle sue esigenze e a volte preferiamo che rimanga di guardia un paio d’ore piuttosto che sottoporlo a stress. Spikeè fortunato! Praticamente è cresciuto con le nostre due bimbe. La differenza tra loro tre è di un anno con Annalisa e di 2 anni con Giulia. La nostra casa non è mai vuota e la mia compagna Katrin si preoccupa che The Spider Dogarrow abbia sempre acqua fresca, cibo e cuccia pulita anche se lui preferisce sostarle sotto i piedi in cucina. Da proprietario premuroso lo metto al corrente che se cade una pentola potrebbe fare la fine del gatto Silvestro!

Giochi in spiagghia per il bouledogue francese Spike
Giochi in spiaggia per il bouledogue francese The Spider Dogarrow! Qui con le compagne di giochi Annalisa e Giulia

Come hai educato The Spider Dogarrow?

Educare The Spider Dogarrow è stato uno dei momenti più interessante della nostra avventura. Appena portato a casa abbiamo alternato i giorni di ferie in modo da essere sempre presenti e di  continuare il lavoro di imprinting datogli dalla madre e dai fratellini. Ho usato tanto il rinforzo positivo e qualche NO secco. Ho applicato con The Spider Dogarrow delle regole basilari. Ad esempio di togliere la ciotola di cibo dopo 10 minuti, di entrare per primo in casa ed ho usato una gabbia come cuccia. Abbiamo chiuso la gabbia solo per evitare pericoli o che mordesse il filo dell’aspirapolvere, aggeggio che lui non sopporta o per il rumore o perché mangia le briciole che gli spetterebbero.

Il bouledogue francese Spike insieme a Giulia e Annalisa
Il bouledogue francese Spike insieme a Giulia e Annalisa

Perché The Spider Dogarrow | Spike è speciale?

The Spider Dogarrow | Spike è speciale per il suo splendido carattere: fa amicizia con tutti, se vuoi giocare lui  gioca felice, se lo lasci tranquillo lui diventa un “gatto” sornione. Spike non abbaia quasi mai, è una presenza costante in casa e per la nostra famiglia. Spike ha 8 anni e sarà dura quando non sarà più tra noi… Ma noi dobbiamo battere il record di quel Bouldogue giapponese di 20 anni! Ti racconto un episodio. Una notte mi sono svegliato di soprassalto… non ho sentito quel tic tic e slurp slurp delle bevute notturne di Spike. Lo avevo chiuso, fuori mea culpa. Però anche te Spike un abbaio? Costa tanto? 🙂

The Dogarrow Spider in tutta la sua potenza
The Dogarrow Spider in tutta la sua potenza

Cosa consigli a chi si avvicina a questa razza?

A tutti consiglio di affidarsi ad Allevatori di esperienza a cui richiedere informazioni sulla razza (oppure a chi ne possiede uno da anni) che vi potrà indirizzare al meglio. La prima ricerca degli allevamenti può essere fatta online, sul sito ENCI (o nella nostra sezione con le interviste agli allevatori) e da qui ci si può poi muovere sui siti ufficiali degli allevatori. Diffidate dai cialtroni! Purtroppo il web da la possibilità a tanti disonesti di cucirsi un immagine che non li rispecchia. Andate a vedere anche le Exposizioni Cinofile!

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Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection. La nostra recensione

Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection_Dante_Mia_FindtheFrenchie
Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection_Dante_Mia_FindtheFrenchie

Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection è il nostro nuovo articolo con la recensione ed i nostri consigli sul prodotto.

Per noi è fondamentale convivere in casa con i nostri Bouledogue e al contempo vivere tutti in un ambiente pulito. Due cani in casa sono impegnativi: a volte si sentono i loro odori (eh eh eh) e si vedono le loro tracce ovunque! Ad inizio primavera peli ovunque perché c’è la muta ed in estate, dopo la passeggiata, ci sono fili di bava sulle piastrelle. Per tanto abbiamo accettato con piacere l’invito di Electrolux di provare entrambi gli elettrodomestici e di testarne le performance per velocizzare le quotidiane faccende domestiche. Sono passati più di 6 mesi da quando abbiamo ricevuto i prodotti. Sono molti mesi ma per questo tipo di prodotti è necessario metterli alla prova con diverse condizioni d’uso. Di seguito la recensione, come sempre onesta e sincera.

Cosa fa il Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection?

L’idea di avere un purificatore d’aria in casa non c’era venuta mai in mente. La necessità di avere costantemente aria pulita in appartamento invece sì. Dante e Mia, per quanto lavati e puliti, a volte si fanno sentire. Avevamo il timore che dopo un pò, anche noi ci saremmo abituati al loro odore e non l’avremmo più percepito. Avere aria pulita in casa è davvero importante per la qualità della vita. Ben venga quindi il purificatore aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection, il modello più completo (ne esistono altri due EAP150 bianco e EAP300) dotato del sistema Pure Source di filtraggio a cinque fasi.

Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection in funzione
Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection in funzione

Performance

La promessa dell’elettrodomestico è di combattere gli inquinamenti a livello molecolare per neutralizzare i virus, i batteri, i vapori chimici e gli odori, senza produrre l’ozono dannoso. Il purificatore aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection rimuove lo sporco, la polvere, il polline e i cattivi odori (anche dei Bouledogue) per rendere l’aria più pulita del 99,97%. Cattura i peli di animali e le particelle aeree rendendo la pulizia di casa più facile. Inoltre, la qualità d’aria viene monitorata continuamente e regolata automaticamente da un sensore che regola la velocità della filtrazione d’aria. Altra caratteristica è il sensore della luce, la sera automaticamente sceglie la modalità silenziosa.

Scheda tecnica del Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection

Brand Electrolux
Modello Electrolux EAP450
Colore Black
Peso articolo 9,2 Kg
Dimensioni prodotto 28,5 x 48 x 65 cm
Voltaggio 230 volt
Spegnimento automatico No
Numero di velocità 4
Rumorosità 60 dB
Caratteristiche speciali Air filter, Built-in display, Removable filter

Superficie stanza consigliata: fino a 103m²
Purificazione d’aria a 5 stadi
Tecnologia PlasmaWave
Filtro Allergy Plus lavabile + Filtro di carbone lavabile + Prefiltro antibatterico lavabile + telecomando
Tecnologia CleanCel, sensore qualità dell’aria e sleep mode automatico

La prova del nove

Siamo soddisfatti del Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection. Noi lo abbiamo posizionato nel living in modo da coprire la maggior area di permanenza con i Bouledogue (living, corridoio e studio). Il modello EAP450 è adatto alla superficie del nostro appartamento (120 mq), cattura una grande quantità di polvere e peli che si deposita sui filtri (ce ne sono 3) e si attiva automaticamente se c’è un odore sgradevole. La purificazione dell’aria dipende dal tipo di inquinamento (di cibo, aria viziata dal soggiorno dei Bouledogue, detergenti per la pulizia della casa) e abbiamo sempre riscontrato tempi molto brevi (10″/20″) per la risoluzione del problema. In condizioni standard il Purificatore si autoregola alla minima velocità ed il rumore è impercettibile. Il Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection Esteticamente è gradevole alla vista e maneggevole da posizionare.

Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen_filtro
Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen_filtro

Manutenzione, ricambi e consumi

Abbiamo avuto qualche difficoltà di montaggio perché le istruzioni non erano chiarissime ma dopo un paio di tentativi abbiamo posizionato tutti i pannelli nel modo corretto. In dotazione c’è anche un telecomando ma non lo abbiamo mai usato. Il purificatore si gestisce in autonomia. La manutenzione deve essere fatta ogni tre mesi con una passata di aspirapolvere e un lavaggio leggero dei filtri. I filtri sono da cambiare dopo un anno di utilizzo. A livello di consumi possiamo dire che in bolletta abbiamo avuto un aumento della spesa ma tutto sommato affrontabile (sui €15 al bimestre). Il Purificatore lo abbiamo utilizzato regolarmente nella stagione invernale quando le finestre sono ovviamente chiuse ed i Bouloedogue passano in casa la gran parte del tempo, andando ad utilizzarlo sempre meno in primavera, fino ad un uso sporadico ad inizio estate.

Purificatore Aria Electrolux EAP450.Filtrojpg
Purificatore Aria Electrolux EAP450.Filtrojpg

Conclusioni

Il Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection è stata una bella scoperta. Sicuramente ci ha aiutato a vivere la casa in modo più consapevole aprendoci gli occhi su certi prodotti, da evitare nel futuro. Ad esempio, nonostante le rassicurazioni delle etichette, certi detergenti per la pulizia della casa sono inquinanti così come il solvente per lo smalto (questo, a dire il vero, lo intuivamo già da soli). In merito al suo scopo, ovvero purificare l’aria, il modello Electrolux EAP450 tiene monitorata sempre la qualità dell’aria, (soprattutto in inverno quando si passa molto tempo in casa ed è acceso il riscaldamento) quando serve la purifica e probabilmente vivono meglio anche Dante e Mia. Questo però non toglie che le pulizie quotidiane vanno sempre fatte! Noi passiamo l’aspirapolvere ogni giorno, puliamo i pavimenti almeno due volte volte in settimana (anche di più in estate) così come togliamo la polvere dai mobili.

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Dante, beatamente, si rilassa vicino al Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection
Dante, beatamente, si rilassa vicino al Purificatore Aria Electrolux EAP450 Oxygen Collection

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Cane al ristorante? Ecco cosa dice la legge

Cane al ristorante? Ecco cosa dice la legge. Find the Frenchie
Cane al ristorante? Ecco cosa dice la legge. Find the Frenchie

In questo articolo proviamo a fare chiarezza su un tema del cane al ristorante. Possono veramente entrare i nostri amici a 4 zampe nei ristoranti, nei bar o nelle pizzerie? Nì. E la legge cosa prevede a tal riguardo?Per la prima volta – in due anni di vita – Dante e Mia non sono stati accettati in un ristorante e precisamente all‘Agriturismo Malga Spill a Gallio vicino Asiago. Ti chiederai… Come è possibile che proprio un agriturismo, semi sperduto nei boschi di Asiago, non accetti i cani?

Cane al ristorante. Malga Spill non accetta i cani
Agriturismo Malga Spill a Gallio vicino Asiago

Cane al ristorante: anche no.

Ed invece, con nostra grande sorpresa, non solo non è stato possibile fare entrare il cane al ristorante ma il proprietario dell’agriturismo non ha proprio voluto sentir ragioni. La principale obiezione che ci è stata fatta è che i nostri Bouledogue avrebbero potuto infastidire i clienti, in alternativa avremmo però potuto ‘nasconderli’ un trasportino (?!? ). Nonostante la situazione non abbiamo lasciato i nostri Bouledogue chiusi in macchina (sono brachicefali) e neppure richiusi in gabbia, fuori dal locale, alla mercé del primo sconosciuto. Abbiamo preferito andar via con Dante e Mia (con gran dispiacere) perché eravamo in compagnia e non volevamo rovinar il pranzo a nessuno. Siamo poi andati nella vicina Asiago. Abbiamo pranzato in un posticino dove nessuno ci ha fatto storie, anzi i nostri vicini di tavolo hanno fatto amicizia con Dante e Mia con tanto di foto e carezze. Questo triste episodio ci ha fatto riflettere e abbiamo deciso di approfondire la questione.

Cosa dice la legge?

In termini puramente legislativi esiste il D.P.R. 320/54, regolamento della polizia veterinaria che ammette l’accesso ai cani nei locali pubblici come bar, ristoranti, pizzerie, pub, paninoteche e lounge bar e mezzi di trasporto purché al guinzaglio, con alcune eccezioni come gli Ospedali ed i negozi di alimentari. L’art. 83 del menzionato decreto asserisce che chiunque voglia far entrare il proprio cane in un ristorante o bar dovrà però dotarsi museruola e guinzaglio al fine evitare pericoli per gli altri clienti del locale. Il proprietario del locale può, però, vietare l’ingresso ad animali sporchi o maleodoranti oppure può invitare il proprietario dell’animale ad uscire dal ristorante se ad esempio, l’animale infastidisce gli altri clienti. E fin qui è tutto comprensibile.

Leggi Regionali e Regolamenti Comunali

Ad ingarbugliare la questione vi sono però le leggi regionali ed i regolamenti comunali che demandano la facoltà di decidere in merito al gestore del locale pubblico. La diretta conseguenza è che l’esercente commerciale è libero di adottare la politica che preferisce, consentendo o vietando l’ingresso ai cani, previo cartello fuori il locale. A questo punto non ci si può opporre se il proprietario del locale chiede di lasciare l’animale al di fuori poiché non vi sono norme che stabiliscano il diritto dell’animale ad entrare in ristoranti, pizzerie o bar.

Inoltre, occorre tenere presente che quasi ogni Comune ha provveduto a regolamentare autonomamente la materia ed è necessario fare riferimento al regolamento specifico del luogo in cui ci si trova. Per esempio, alcune località di mare restringono l’accesso ai cani in determinati orari o proibiscono il loro ingresso in acqua. Ed infatti, proprio grazie alle ordinanze di alcune località balneari (ad esempio a Jesolo i cani non possono passeggiare sulla battigia pena multa di €200) il tema è tornato alla ribalta.

Dante e Mia fuori dall'agriturismo Malga Spill.
Dante e Mia fuori dall’agriturismo Malga Spill

La posizione ufficiale della FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi

Per dovere di cronaca riportiam la posizione di FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) espressa da Aldo Mario Cursano, Vice Presidente Vicario di FIPE.

Se si rispettano le condizioni di sicurezza, comprese quelle igienico-sanitarie, l’ingresso di cani in bar e ristoranti dipende esclusivamente dalla volontà degli imprenditori e dalla politica di relazione con il cliente che intendono perseguire. Si tratta di ribadire il principio di libertà che, nel rispetto delle norme, deve ispirare ogni iniziativa imprenditoriale. Non spetta alle amministrazioni comunali decidere se gli animali di compagnia devono essere ammessi o, al contrario, devono essere respinti, come ha stabilito un recente regolamento del Comune di Quincinetto in provincia di Torino.

A livello nazionale sono stati così superati tutti quei provvedimenti territoriali (ordinanze comunali o delle Asl) che impedivano l’accesso ai cani alle parti comuni dei locali per motivi igienico-sanitari, mentre rimane fermo che l’accesso è vietato nei locali di produzione e deposito degli alimenti (es. cucine), come stabilito anche dal Regolamento CE n. 852/2004.

Per i cani-guida dei non vedenti, invece, è previsto l’obbligo del titolare del pubblico esercizio di farli accedere anche senza museruola, pena pesanti sanzioni (L. 37/1974, in allegata).

E quindi, come regolarsi?

Dopo l’episodio triste alla Malga Spill noi, soprattutto se invitati, prima di recarci sul posto verificheremo con una telefonata se il cane al ristorante è accettato o meno. Qualora sia ammesso il cane al ristorante, i nostri Bouledogue staranno con noi, al guinzaglio, (di solito li leghiamo alle sedie), lontano dall’ingresso della cucina, in una zona appartata dove non siano d’intralcio ai camerieri e non siano fonte di disagio per altri ospiti. Vale, come su tutto, il buon senso.

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Dante e Mia, tranquilli, sotto il tavolo di un ristorantino ad Asiago.
Dante e Mia, tranquilli, sotto il tavolo di un ristorantino ad Asiago.

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Ulcera oculare del cane. La nostra esperienza

Ulcera oculare del cane. I sintomi sono evidenti in tutta la loro gravità.

Ulcera oculare del cane. In questo nuovo articolo ti raccontiamo cosa è successo all’occhio sinistro di Dante, il nostro Bouledogue Francese, in modo che ti possa essere utile riconoscere i sintomi di un’ulcera oculare del cane e di come è essenziale agire tempestivamente per evitare che il cane perda l’occhio.

Ulcera oculare del cane. I sintomi

Una mattina di inizio marzo ci siamo svegliati con Dante mogio mogio. Non aveva voglia di uscire dal recinto e di fare la sua usuale passeggiata mattutina. Aveva l’occhio sinistro socchiuso ma, sul momento, non ci abbiamo fatto molto caso. All’ora di pranzo l’occhio era un pò arrossato e gonfio. Non ci abbiamo ricamato sopra, abbiamo pensato che il freddo, la neve chissà forse un colpo di vento lo avessero irritato. Così alla sera abbiamo fatto un impacco alla camomilla, di solito risolutivo.

Ulcera oculare del cane. Occhio che lacrima
Uno dei sintomi dell’ulcera oculare è la lacrimazione copiosa. Qui Dante è molto sofferente.

Invece la mattina seguente l’occhio di Dante era peggiorato: lacrimava tantissimo ed era visibilmente gonfio. Visto l’ottimo rapporto con il nostro Veterinario di fiducia gli abbiamo inviato una foto. La risposta è stata velocissima: edema corneale causato da grattamento all’occhio. Abbiamo fissato un appuntamento per verificare che non ci fossero lesioni alla cornea. Nel frattempo dovevamo impedire al cane di grattarsi ed abbiamo comprato un collare elisabettiano e tenuto pulita la zona perioculare. Dante però non ne voleva sapere di indossare il collare elisabettiano così abbiamo rinunciato e l’abbiamo fatto dormire vicino a noi. Ingenuamente abbiamo pensato: se dorme mica si gratta l’occhio!

Ulcera oculare del cane: la visita

Il mattino seguente abbiamo trovato la situazione ulteriormente peggiorata: l’occhio di Dante era un faro! Rosso, gonfio, lacrimoso e, per la prima volta, l’occhio era anche velato. La sua pupilla era opaca, come fosse rivestita da un velo. Per fortuna avevamo preso appuntamento con il Veterinario!

Ulcera oculare del cane. Occhio Velato
L’occhio sinistro di Dante all’apice della lesione. Occhio gonfio, lacrimoso, velato. Subito dal Veterinario!!!

In ambulatorio, appena visto il cane, il Veterinario ha subito detto che era un inizio di ulcera oculare del cane e che doveva capire l’entità del danno alla cornea. L’ulcera corneale del cane è un problema serio, è molto dolorosa, e se non trattata adeguatamente può causare danni permanenti alla vista e addirittura la perdita dell’occhio del cane. Il Veterinario ha quindi calmato Dante, instillato due gocce di collirio come anestetico, ha verificato che non ci fossero corpi esterni conficcati nell’occhio ed in seguito ha fatto il test alla fluoresceina. La fluoresceina è un colorante, di colore verde, scivola via dalla cornea intatta, ma se è presente una lesione vi si attacca, rendendola ben visibile.

Ulcera oculare del cane. Il test alla fluorescina
Dante subito dopo aver fatto il test alla fluorescina.  L’occhio presenta una zona circoscritta di colore verde. La zona verde è la cornea lesionata.

La diagnosi e la terapia

La diagnosi del Veterinario fu chiara. Dante aveva un ulcera superficiale alla cornea, che essendo danneggiata poteva facilmente andare incontro ad infezioni. La terapia per la cura dell’ulcera oculare del cane è stata la seguente:

  • Impedire assolutamente al cane di grattarsi l’occhio con le zampe (la cosa più importante in assoluto)
  • Dante avrebbe dovuto portare il collare elisabettiano 24 ore su 24 almeno per una settimana
  • Instillare nell’occhio malato una goccia di collirio antibiotico 3-4 volte al giorno fino a guarigione
  • Una compressa al giorno di antidolorifico per alleviare il dolore

Così abbiamo fatto e in 10 giorni l’occhio di Dante è tornato ad avere il suo solito caratteristico aspetto.

Ulcera oculare del cane. Il collare elisabettiano
Il collare elisabettiano è lo strumento più importante che si possa avere nel caso di ulcera oculare. Il cane non deve assolutamente grattarsi. Da portare 24 ore su 24.

Conclusione

Se riscontri nel tuo Bouledogue Francese questi sintomi, evidenti e chiari

  • occhio arrossato
  • disagio, abbattimento, dolore nel cane
  • la cornea si presenta velata ed opaca
  • il cane cerca di grattarsi di continuo l’occhio con la zampa
  • occhio è chiuso o socchiuso
  • l’occhio è lacrimoso

non sottovalutarli e porta subito il tuo cane dal tuo Veterinario di fiducia. La nostra esperienza si è conclusa con un lieto fine ma come hai letto, l’ulcera oculare del cane è di rapidissima evoluzione. Per fortuna l’ulcera dell’occhio di Dante è stata superficiale, e se l’avessimo trascurata e non avessimo seguito alla lettera la terapia del Veterinario avrebbe potuto diventare profonda ed il rischio sarebbe stato la perforazione dell’occhio e la sua perdita. Ti assicuriamo che non è semplice far portare il collare elisabettiano al cane né tanto meno riuscire facilmente ad instillare le gocce di collirio! Tanta pazienza, amore e al bando azioni violente che lo possono spaventare. E sono cose da fare, non mollare prima che sia guarito!

Le cause dell’ulcera nell’occhio del cane

Parlando con il Veterinario abbiamo appreso che il Bouledogue Francese, essendo brachicefalo, è particolarmente predisposto alla formazione di ulcere corneali: i suoi occhi sono sporgenti, più soggetti a traumi rispetto ad altre razze. La causa più frequente di ulcera nell’occhio del cane è la lesione alla cornea durante il gioco o ferite causate da piante o cespugli. In seconda battuta queste sono le altre cause di ulcera corneale:

  • Graffi causati da un altro animale (pensiamo al gatto)
  • Autotraumatismo (il cane può aver fastidio all’occhio o alle palpebre per qualche altro problema – esempio per la dermatite o una congiuntivite – e finisce per graffiarsi la cornea.
  • Contatto con sostanze irritanti (ad esempio uno shampoo aggressivo)
  • Lesioni da forasacchi (le spighette che si trovano nei parchi, aiuole, lungo i marciapiedi) che possono infilarsi nella congiuntiva e graffiare la cornea.
  • Ulcera oculare del cane. Dante guarito
    Il nuovo test alla fluoresceina è negativo. Dante è guarito!

Evitare assolutamente il fai-da-te.

In cuor tuo pensi di agire per il bene del tuo cane, sei preoccupato e lo sappiamo benissimo! Magari pensi anche di usare quel collirio che hai in frigorifero (scaduto ndr), prescritto 6 mesi fa dal veterinario per quella congiuntivite … Non farlo! Il collirio potrebbe contenere tracce di cortisone e tu hai buttato via il bugiardino, vero? MAI USARE UN COLLIRIO AL CORTISONE perché se ha una lesione gli buchi l’occhio. Prima di fare danni irreparabili e rischiare di far perdere al cane un occhio, vai dal Veterinario.

L’igiene e la pulizia

Per quanto pulite le tue mani, non lo sono mai abbastanza per toccare ferite e lesioni. Utilizza dei guanti in lattice usa e getta per la pulizia e detersione. Se vedi un corpo estraneo nell’occhio del tuo cane resisti all’impulso di toglierlo e portalo subito dal Veterinario oppure, se notte o festivo, in una Clinica Veterinaria aperta 24/24. È fondamentale escludere la presenza di un corpo estraneo nell’occhio del cane, altrimenti l’ulcera anziché guarire peggiorerà sempre più. Per far ciò in genere si applica all’occhio un collirio anestetico e con una pinzetta si solleva la congiuntiva per verificare che non vi sia nulla al di sotto. Come puoi immaginare è una pratica medica, delicata, di precisione e di grande responsabilità che può fare solo il veterinario.

Ulcera oculare del cane. Mia festeggia Dante
Mia festeggia Dante in ambulatorio! Finalmente è guarito e senza il collare elisabettiano.

Consigli

Da questa esperienza abbiamo capito che non si finisce mai di imparare e che i pericoli possono nascondersi in un gioco, dietro ad un cespuglio, in un maldestro agguato con un gatto. Fai quindi attenzione, resta sempre vigile, evita tutte quelle situazioni che possono far sorgere un’ulcera oculare del cane.  Ad esempio se sei in passeggiata con il tuo bullo e lui si ferma per annusare un cespuglio o arbusto non strattonarlo per proseguire perché potrebbe accidentalmente ferirsi gli occhi. Piuttosto accovacciati, spostagli il muso verso di te e poi proseguite la passeggiata.

Resta forte in noi la convinzione che gli animali hanno una soglia del dolore molto alta e, nella sofferenza, mantengono una dignità incredibile. Dante non ha mai abbaiato, non si è mai lamentato, neppure quando il veterinario gli ha messo letteralmente le dita nell’occhio! Lo adoriamo anche per questo.

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Scritto con il cuore perché provato.

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Alimentazione del cucciolo

Alimentazione del cucciolo_Bulldog Francee - Find the Frenchie
Utilizza sempre la bilancia per avere il controllo della grammatura. Non andare a caso: gioverà alla crescita corretta del cucciolo

Alimentazione del cucciolo di Bouledogue Francese.

Il tema dell’Alimentazione del cucciolo di Bouledogue Francese è uno dei più richiesti sulla nostra FanPage ed anche uno dei temi più spinosi perché ogni cucciolo è a se stante, con la sua piccola grande storia alimentare alle spalle. In questo articolo ti riportiamo la nostra esperienza con Dante e Mia, i nostri Bouledogue Francese, e ti daremo alcuni consigli di base sull’alimentazione del cucciolo. Buona lettura!

Alimentazione del cucciolo: nozioni di base

Per una serena convivenza con il tuo Bulldog Francese ti consigliamo di abituarlo fin da piccolo a mangiare a orari prestabiliti. In linea generale i pasti consigliati sono 3 fino ai 6 mesi per poi passare a 2, preferibilmente di mattina e di sera, così da consentirgli una digestione corretta. L’alimentazione del cucciolo che ci sentiamo di consigliarti è quella secca, di qualità, per noi la soluzione più pratica, veloce e che garantisce l’apporto nutrizionale di cui ha bisogno il cucciolo ed in futuro il cane adulto. La crocchetta è un alimento per cani completo, bilanciato in tutti i valori nutrizionali. La cosa importante quando si deve valutare la crocchetta per il proprio Bouledogue è saper leggere correttamente l’etichetta riportata sul retro della confezione in modo da scegliere consapevolmente quello che si da da mangiare al proprio cane, liberi da condizionamenti pubblicitari, mode e scelte dettate dal prezzo. Ti diamo un piccolo consiglio: ricordati di aggiungere nella ciotola del tuo cucciolo una tazzina di acqua a temperatura ambiente in modo da inumidire le crocchette. Il tuo bullo lo apprezzerà! Poi, dopo il pasto, abitualo a rimanere tranquillo nelle seguenti 2-3 ore, evitando le corse e le richieste di gioco.

Alimentazione del cucciolo_Bulldog Francee - Find the Frenchie

Procurati due ciotole con supporto e regolabili così faciliti al cucciolo il pasto e di abbeverarsi senza piegarsi con il capo, spostare la ciotola e bagnare a terra. Ad esempio guarda questi modelli su Amazon.it

La tabella nutrizionale

Lo ammettiamo. All’inizio non capivamo come leggere la tabella nutrizionale delle crocchette. Non capivamo proprio quale fosse la razione giornaliera né tantomeno la razione in grammi di un pasto. Di conseguenza ci siamo fatti dare una mano dall’allevatrice che prima ci ha dato ragguagli, ed in seguito, nel momento di portare a casa i cuccioli, ci ha regalato una confezione delle stesse crocchette che aveva somministrato fino a quel momento. Questo è stato un gesto corretto oltre che gentile. Infatti, è consigliato mantenere il più possibile costante l’alimentazione del cucciolo, evitando di cambiare la marca delle crocchette per non stressare l’apparato digerente.

Come leggere la tabella nutrizionale

Alimentazione del cucciolo - Tabella Nutrizionale Simpsons Puppy
Tabella nutrizionale di riferimento: Simpsons Puppy

La tabella nutrizionale la trovi sul retro della confezione delle crocchette che hai scelto. A scanso di equivoci noi facciamo riferimento alle crocchette Puppy Simpsons ma in generale anche le tabelle delle altre marche vanno interpretate nello stesso modo. Hai la tabella nutrizionale sotto mano? Ottimo! Ora trova il range di peso del tuo bullo (solitamente il tuo bulletto è da ‘collocare’ nel range che va da 1-5 Kg o da 5 a 10 Kg) e in base ai mesi (3 / 4 / 5 / 6 ) trovi l’indicazione corrispondente dei grammi da dare al tuo cucciolo. Ovviamente, viene indicato il valore globale di grammi da un minimo ad un massimo questo perché devi considerare che le crocchette sono adatte per un Bouledogue Francese ma anche ad esempio ad un Bull Terrier, Boston Terrier o a un Bulldog Inglese.

Alimentazione del cucciolo_Bulldog Francee - Porzione cibo pasto
Utilizza sempre la bilancia per avere il peso corretto delle crocchette. Non andare a caso: gioverà alla crescita del tuo cucciolo.

A questo punto fai una media e suddividi il peso totale in 3 porzioni. Per darti un riferimento pratico: inizialmente, Mia e Dante mangiavano rispettivamente 30 gr. e 40 gr. 3 volte al giorno, poi, man mano che prendevano peso abbiamo aumentato la razione portandola a 40 gr. e 50 gr. fino ad assestarci, intorno ai 9 mesi ai 50/60 gr. (Mia) e 80/100 gr. (Dante). Ora che sono diventati adulti e pesano rispettivamente 12 Kg. e 15 Kg., fanno regolare esercizio fisico, ai pasti mangiano Simpsons Sensitive Salmone e Patate oppure Anatra e Patate con queste grammature 70/80 gr. e 100/110 gr. (mattino presto e sera verso le 19).

Le trovi in vendita su Zooplus.it oppure su Ciam.it . Se clicchi sui banner scopri le offerte del giorno. Noi acquistiamo molto spesso su entrambi i siti online perché convenienti, hanno diversi formati espressi in Kg. (noi prendiamo l’offerta da 24Kg perché abbiamo due cani ma tu magari preferisci provare la confezione da 2 Kg )e non abbiamo mai avuto problemi di consegna oppure con il prodotto.

La gestione del cibo del cucciolo

Un altro punto importante dell’alimentazione del cucciolo è la gestione del cibo in relazione al fattore tempo. A nostro avviso è fondamentale dare al cucciolo un tempo massimo per finire il pasto (non più di 20 minuti), dopodiché devi levare la ciotola, sia che abbia finito o che abbia lasciato qualche crocchetta. Non lasciare mai a sua disposizione le crocchette 24 ore su 24, altrimenti il tuo Bouledogue imparerà a sbocconcellare a suo piacimento durante il giorno, col risultato che gestirà il cibo come gli pare, senza essere mai del tutto sazio, né del tutto a digiuno. Noi conserviamo le crocchette in appositi contenitori ermetici così non si sente l’odore delle crocchette aperte. Tipo questo prodotto di diverse misure:

Il ruolo del capo branco durante il pasti

Il cucciolo dipende da te e deve vederti sempre come capo branco a cui ubbidire e portare massimo rispetto. Per questo motivo abitualo ad accettare la tua vicinanza durante i pasti, affinché non mostri in futuro aggressività possessiva al cibo. Lodalo e accarezzalo se si mostra tranquillo. Inoltre, fagli capire che non sei una minaccia per il suo pasto, ma anzi, sei prezioso! Non solo non rubi il suo cibo ma, mentre sta mangiando la sua razione, sei solito aggiungere dentro la sua ciotola una manciata di crocchette. Ti amerà!

Razza Bouledogue Francese: facciamo chiarezza. Dante in Punta_Profilo
Dante in tutto il suo splendore 😀

La competizione del cibo

Invece, è completamente diverso il caso in cui ci sono due o più cani in casa. In questa situazione, fissare un tempo massimo entro il quale i cuccioli devono terminare il pasto non avrebbe senso. Istintivamente negli animali scatta la competizione sul cibo, una gara a chi mangia di più e più velocemente! Dante e Mia da sempre consumano i pasti insieme. A causa dell’istinto di competizione Dante da cucciolo era voracissimo e non contento si fiondava sulla ciotola di Mia rubandole quasi tutto il pasto.

Regole di comportamento durante i pasti

Un’altro aspetto importante dell’alimentazione del cucciolo è il comportamento tra cani. A Dante abbiamo dovuto insegnare a non rubare il cibo della sorella e di mangiare solo quello che gli spetta. Primo insegnamento: la sua razione è sempre e solo nella ciotola a destra del supporto in acciaio. Pertanto si deve posizionare a destra della ciotola. Secondo insegnamento: gli spetta solo quella porzione di crocchette, e che la ottiene solo se è tranquillo. Terzo insegnamento: può mangiare in seguito al il comando “seduto”. É stato difficile? No, ma è stato impegnativo perché ci vuole pratica e costanza.

No al cibo sotto la tavola

Ora vi diamo un consiglio che vale oro. Mai e poi mai prendere la malsana abitudine di dare da mangiare al cucciolo dalla tavola o mentre stai mangiando. Il tuo nobile gesto sarà interpretato dal tuo cane come la possibilità di prendere liberamente del cibo dal tuo piatto. Fra cani questo succede solo quando ci si relaziona con esemplari deboli. Tu non sei debole, sei il capo branco! Il risultato di dare da mangiare al cane dalla tavola è che perderesti autorità e che avresti fra i piedi (nel vero senso del termine) il tuo Bouledogue Francese per tutto il tempo del pranzo o della cena, in stato di ansia ed in attesa di poter accedere al tuo cibo. Pertanto, non incentivare mai questi atteggiamenti durante i tuoi pasti. Anzi, ti consigliamo di scoraggiarli sempre. Se il cucciolo prova a saltarti in grembo mentre stai mangiando dagli le spalle e girati con la sedia, non rispondere a zampate con carezze e sguardi dolci ma mostrati indifferente, freddo e distaccato… non avendo la tua attenzione la smetterà di stazionare in cucina. In generale, il cane apprezza di più il cibo guadagnato di quello gratis, così si sente utile.

Non dare gli avanzi al cucciolo

Altro consiglio che vale una visita in meno dal veterinario: è sconsigliato dare gli avanzi del pranzo o della cena a tuo cucciolo. Gli avanzi casalinghi sono un di più e potrebbero pregiudicare la formulazione delle crocchette, già bilanciate per la sua crescita. Oppure il tuo cucciolo potrebbe essere intollerante a qualche ingrediente, o alla frutta oppure la verdura e sentirsi male con diarrea e vomito. Se vuoi invece affidarti alla cucina casalinga puoi andare a leggere questo articolo oppure farti aiutare da un bravo nutrizionista. In alternativa qualche libro interessante

Il cucciolo in forma e del giusto peso

Lo sapevi che l’80% della crescita del Bouledogue Francese avviene nel primo anno di vita? É quindi molto importante tenere sotto controllo la crescita del tuo cucciolo, che dovrà aumentare di peso in modo proporzionale alla sua mole da adulto che per una maschio è di massimo 14Kg. e per la femmina è di 12/13 Kg. Pertanto, regola sempre l’alimentazione e l’attività fisica del tuo cucciolo, tenendo presente che il peso forma prevede che il punto vita sia visibile, con un rientro addominale poco pronunciato. Un Bouledogue Francese in peso forma allontana patologie come displasia dell’anca e problemi alla schiena.

Alimentazione del cucciolo Dante 9 mesi
Dante a 9 mesi

Di seguito una lista delle cose da tenere a mente:

  • non farlo ingrassare;
  • non farlo cadere;
  • in passeggiata usa una pettorina modello ad H o il collare;
  • non fargli prendere colpi troppo forti (ad esempio se tira il guinzaglio in passeggiata);
  • non farlo saltare in verticale (tipo se vuole giocare alla palla);
  • non fargli fare le scale, soprattuto in discesa, entro l’anno di età;
  • non farlo correre mai in bici;
  • non fargli fare salite e discese impervie (dune o sentieri di montagna);
  • non farlo giocare con cani troppo grossi e irruenti.

La PICA

Hai mai sentito il termine Pica? La Pica è un disturbo alimentare che porta il cane a ingoiare oggetti non commestibili. Ovviamente è un disturbo molto pericoloso se pensi a materiali come il vetro, lattine aperte, puntine, chiodini, bottigliette che contengono solventi. D’altro canto, il cucciolo nei primi mesi di vita è nella fase di esplorazione orale e prende in bocca qualsiasi cosa per capire se è commestibile oppure no. Cosa fare allora? A nostro avviso il cucciolo deve essere lasciato libero di analizzare gli oggetti che incontra e al contempo il proprietario deve essere vigile e prevenire l’insorgere della Pica. Ti consigliamo quindi di lasciare che il cucciolo analizzi ogni cosa senza però strappargliela repentinamente dalla bocca (ovviamente salvo siano cose mortali). In caso contrario, questo tuo gesto anche se a fin di bene, verrebbe interpretato dal cucciolo come cibo super ambito e la volta successiva anziché farselo rubare dalla bocca preferirà ingoiarlo. Meglio dunque ignorare questi episodi. Se sei in passeggiata continua a camminare a ritmo sostenuto, se sei in casa distrai il cucciolo mostrandogli un giochino. Alla fine il cane sputerà l’oggetto non commestibile di sua iniziativa!

Evita di cambiare spesso le crocchette

L’alimentazione del cucciolo è quindi di primaria importanza e nel caso del Bouledogue Francese deve essere fatta davvero con attenzione. Infatti, se alimentato alla buona, con crocchette di scarsa qualità o con gli avanzi dei tuoi pasti, il Bouledogue Francese può incorrere a problemi di salute. Per tanto, privilegia sempre crocchette di buona qualità, evita le schifezze e leggi bene l’etichetta riportata sul retro della confezione. Fino ai nove mesi (e alcune marche anche un anno) scegli crocchette pensate per il cucciolo, si chiamano Puppy, e non cambiare marca, se non per evidenti problemi di salute. Se nel cucciolo dovessi riscontrare inappetenza, vomito, calo di peso, perdita di pelo, forte dermatite rivolgiti subito al tuo veterinario di fiducia.

Come fare il cambio di crocchette nel cucciolo

Il cambio di crocchette va fatto con gradualità. Nell’arco di una settimana togli 20 gr. di crocchette abituali e inserisci 20 gr. di crocchette nuove, fino a ribaltare la composizione. Se si presenta la diarrea non ti allarmare! Il cambio di crocchette in soggetti così piccoli può provocarla. Una valida soluzione è acquistare dei fermenti lattici per cani. Ti consigliamo questi prodotti che abbiamo utilizzato e che riteniamo validi per bloccare la diarrea e sistemare l’intestino del cane.

I sintomi della dermatite nel cane

Se il veterinario ha riscontrato una dermatite nel cucciolo devi sapere che individuarne la causa scatenante è complicato: potrebbe essere il cibo, o un agente esterno (ad esempio il polline, le graminacee, l’acaro) o banalmente le condizioni igieniche in cui vive il tuo Bouledogue. I sintomi della dermatite nel Bouledogue Francese sono: un forte prurito alle zampe tale che il cane le morsica insistentemente, procurandosi anche delle ferite; un latente prurito al sedere (anche se le ghiandole perianali sono state svuotate) con conseguente “piroetta” su se stesso per trovare sollievo; un prurito dietro le orecchie e, grattandosi con la zampa, il cane si può ferire; perdita di pelo. Nello specifico, se la causa della dermatite è l’intolleranza alimentare, sei in presenza di un’intolleranza del cane a qualche ingrediente specifico contenuto nella crocchetta (di solito ai cereali, ndr) ma solo un esame specifico effettuato in laboratorio e molto costoso (parliamo di € 325,00 ndr) può individuare. Abbiamo scritto un articolo ad hoc sulla dermatite del Bouledogue in base alla nostra esperienza.

L’intolleranza alimentare può essere la causa della dermatite nel cucciolo?

Alimentazione del cucciolo - La dermatite alla zampe
Tipico aspetto delle zampe del Bouledogue con dermatite. Le zampe sono di un color marrone, effetto della saliva e del continuo morsicarsi per trovare sollievo dal prurito

La causa scatenante della dermatite del cane è di difficile individuazione e non è riconducibile immediatamente al cibo. Gli effetti però sul cucciolo possono essere devastanti perché scatenano un insistente prurito nel corpo del cane che se non curato, può portare allo sviluppo di infezioni come la pio-dermite e all’otite. Dante e Mia, intorno ai 6 mesi, hanno avuto proprio una dermatite sfociata rapidamente in pio-dermite ed otite. E solo dopo una serie di esami per esclusione fatti dal veterinario, abbiamo optato per il cambio di crocchette. Noi abbiamo scelto le crocchette Simpson di cui abbiamo anche fatto anche la recensione completa e che ci sentiamo di consigliarti al gusto delicato di Salmone. Quando il cucciolo sarà adulto potrai alternare ogni 6 mesi il gusto Salmone con il gusto Anatra e Patate.

Se sei arrivato fino a qui… Complimenti! Anche tu hai a cuore il tuo Bouledogue Francese e sei consapevole che l’alimentazione del cucciolo è una cosa molto importante per il suo benessere e la sua crescita.

Find the Frenchie!
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Razza Bouledogue Francese: facciamo chiarezza

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Allevamento Gamecastle Ranch di Marzia Roncon e Fabrizio Miola

Allevamento bouledogue francese gamecastle ranch
Allevamento bouledogue francese Gamecastle ranch

Allevamento Gamecastle Ranch è l’allevamento professionale di Bouledogue Francesece e Rottweiller ad Angera in provincia di Varese. In questa lunga ed interessante intervista Marzia e Fabrizio, ti racconteranno il loro percorso di allevatori professionisti, il ruolo dell’ENCI e ti daranno tanti consigli sulla salute, sulla corretta scelta dell’allevamento, sul ruolo del cucciolo in famiglia, su come evitare le truffe. Buona lettura!

Nome Allevamento: Az. Agr. GAMECASTLE RANCH
Anno di fondazione dell’allevamento: 2002
Indirizzo e contatti utili: Angera (prov. Varese)
Sito web: www.gamecastle.it
Instagram: gamecastle_ranch
Email: marzia.fabry@gmail.com
Tel: 347 0126909

Allevamento Gamecastle Ranch a Varese
Marzia di Gamecastle Ranch durante una esposizione del CBFI

Com’è nato l’Allevamento Gamecastle Ranch?

L’Allevamento Gamecastle Ranch è nato grazie alla passione per l’allevamento della razza canina Rottweiler e alla conoscenza con allevatrici americane che ci hanno insegnato il loro metodo di allevamento. Purtroppo, in Italia, la cultura cinofila è inferiore rispetto agli U.S.A. sia nella mentalità di gestione del cane, sia nella mentalità dell’allevare e loro ci hanno davvero insegnato la metodologia pratica e psicologica per allevare al meglio, che, unite alla nostra passione e al nostro profondo amore per gli animali, sono stati le solide basi alle fondamenta del nostro Allevamento Gamecastle Ranch.

Ci teniamo a precisare che allevare cani non significa farli accoppiare (come purtroppo molti credono). Allevare seriamente, implica una profonda conoscenza della razza allevata, della genetica dei due soggetti scelti per la riproduzione, della profonda conoscenza dei pedigree dei due soggetti, così da individuare se siano idonei o meno a procreare una progenie sana, forte ed equilibrata. Allevare seriamente obbliga a d avere conoscenze in campo medico veterinario basilari, che permettono di far fronte a ogni esigenza. Ad esempio: dalle cure della mamma in gestazione ed allattamento e soprattutto nella gestione ottimale della cucciolata. Allevare nasce dalla passione e dall’amore, ma è un VERO lavoro 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, e non un simpatico passatempo o “secondo lavoro” come abbiamo sentito dire in più occasioni!



Alcuni lettori ci scrivono dopo aver visto cucciolate proposte da privati. Potreste spiegare ai nostri lettori chi può proporre per legge cuccioli di Bouledogue Francese e che differenza c’è tra “privato” e Allevatore?

In Italia per legge e per regolamentazioni A.S.L. un privato cittadino, non potrebbe fare una cucciolata e venderla, ma solo un IAP (imprenditore agricolo professionale). Il privato può fare una cucciolata e regalarla, indipendentemente dal fatto che sia di pura razza o meno. L’allevamento vero e proprio del cane di razza, è esclusivamente riservato a coloro che abbiamo almeno 5 fattrici in allevamento e che annualmente selezionino almeno 30 cuccioli, che siano in possesso dei requisiti A.S.L. vigenti, e che sia ovviamente in possesso di partita iva dunque registrata in camera di commercio, ottenendo la qualifica di IAP (imprenditore agricolo professionale).

Splendido Bouledogue Francese dell lazyload'Allevamento Gamecastle Ranch
Splendido Bouledogue Francese dell’Allevamento Gamecastle Ranch

Come mai proprio il Bouledogue Francese?

Diversi anni fa, durante un’esposizione all’estero, abbiamo conosciuto una coppia che aveva questi simpatici molossi… erano due femmine in expo quel giorno, ce ne siamo innamorati a prima vista! Erano simpatiche, attiravano l’attenzione di tutti, con il loro sguardo da bullo, le smorfie buffe, tipiche della razza, e la loro coccolosità. A un certo punto ci siamo seduti a terra con loro e per ore si sono fatte coccolare e “frasfullare” instancabilmente da noi.

Cosa vi ha colpito di questa razza?

Ci siamo appassionati a tal punto che, da “topi da biblioteca”, abbiamo iniziato i primi studi sulla razza, e più scoprivamo, più ci appassionavamo a questo piccolo e buffo molosso, con le orecchie a punta e il suo sguardo bruttino, così abbiamo iniziato a fare lunghe ricerche in Francia, paese d’origine della razza Bouledogue Francese, aprendo le porte di casa nostra alla piccola GRETA DE NOTRE DAME DES DOMS. Non ringrazierò mai abbastanza Joel Panar allevatore francese con oltre 35 anni di esperienza che ci ha aperto le porte alle sue ultime e prestigiose linee di sangue. Greta è una cucciola bellissima (e lo è tutt’oggi), in tipo, con un corredo genetico di tutto rispetto e raro. Una colorazione caille fulvo perfetta, con il tipico bianco pure dei Francesi. Con Greta l’Allevamento Gamecastle Ranch ha partecipato e vinto molte competizioni espositive, e successivamente al suo arrivo, arrivò anche, dal famoso allevamento “Sopianae Imperator” la piccola Sopianae imperator Luna. Con l’arrivo di queste due bellissime signorine, abbiamo iniziato la nostra selezione di quelli che oggi sono i cuccioli dell’Allevamento Gamecastle Ranch.

È vero che il Bouledogue Francese è una razza particolarmente delicata?

La razza Bouledogue francese è molto delicata e un valido ed esperto allevatore prima di far riprodurre due soggetti, oltre alle conoscenze morfologiche, ha l’obbligo morale e deontologico di conoscere a fondo le problematiche più o meno gravi di ogni soggetto utilizzato, così da eliminare o ridurre eventuali problemi di salute tipici della razza. Il Bouledogue Francese può soffrire di cardiopatie. Per questi motivi TUTTI i soggetti dedicati alla riproduzione devono essere in possesso della certificazione ufficiale FSA dell’esenzione totale da cardiopatie, questo perché, un problema cardiologico, anche se lieve, potrebbe diventare deleterio e mortale per una cane brachicefalo come il Bouledogue Francese.



Quali aspetti di salute sono da considerare per una corretta selezione del Bouledouge Francese?

Il Bouledogue Francese potrebbe soffrire di oculopatie, dunque un test di esenzione da oculopatie è necessario prima della riproduzione, così come una verifica approfondita dell’apparato respiratorio, trachea, palato molle. Questa razza infatti ha una conformazione gola – palato molle – trachea pressoché orribile, per questi motivi, è obbligo eliminare dalla riproduzione tutti quei soggetti che hanno difficoltà respiratorie, che “russano eccessivamente”, che non riescono a fare una corsa senza vomitare o ansimare, che si surriscaldano e passano alla iper ventilazione velocemente, questo perché, comprometterebbe sia il loro stile di vita, avrebbero cioè una vita limitata e limitata ad alcuni periodi dell’anno, (primavera e autunno) sia perché saranno cuccioli e cani che avranno sempre come tallone d’Achille questo apparato, rischiando davvero la vita per situazioni pressoché banali come una semplice passeggiata pomeridiana.

Sguardo fiero e attento tipico del Bouledogue Francese

Perché avete deciso di entrare a far parte di ENCI?

Oggi anche da chi ha affisso ENCI e FCI bisogna comunque stare in guardia e approfondire la conoscenza dell’allevamento per capire se siamo di fronte a un VERO allevatore con esperienza o a un improvvisato. Voi direte perché? Ha l’affisso ENCI! É vero, ma bisogna sapere che qualche anno fa per ottenere questa importante qualifica, avevamo l’obbligo, (giustamente) di allevare da almeno 5 anni ed essere in possesso di almeno 2 fattrici che avevano riprodotto almeno 2 cucciolate e che i loro figli e le fattrici stesse dovevano aver ottenuto importanti risultati in esposizione, così da dimostrare le doti morfo-caratteriali tipiche della razza di appartenenza e doti della progenie di quelle determinate fattrici.

L’ENCI ieri

Era quindi necessario dimostrare che per almeno i 5 anni precedenti alla richiesta di concessione di affisso, si aveva partecipato attivamente alla vita cinofila come soci ENCI, (io personalmente sono diventata anche Commissario di Ring in esposizioni nazionali ed internazionali oltre che aver frequentato assiduamente esposizioni in Italia e all’estero per molti anni) dunque corsi di commissario di ring, partecipazione assidua alle esposizioni di bellezza o ai brevetti di gare di lavoro, insomma la richiesta e soprattutto la concessione di affisso era subordinata a un PERCORSO CINOFILO non indifferente, che solo i pochi e veri appassionati hanno fatto e ottenuto.



L’ENCI oggi

Oggi invece (e aggiungiamo purtroppo) un qualsiasi privato con due femmine che abbiano fatto una cucciolata ciascuna, diventa allevatore con affisso ENCI, senza dover dimostrare particolari doti, senza fare un percorso formativo di anni di esperienza così le richieste aumentano così come i guadagni per l’ente, l’iter è più facile e veloce, e tutti i possessori di due cani, si posso definire allevatori. Questo cosa dimostra, che due femmine qualunque anche acquistate al “mercato” e con un mediocre pedigree, ma che abbiamo fatto due cucciolate possono essere le capostipiti di un allevatore ENCI, con una qualità mediocre. Infatti poi si vedono cani che fatichiamo a capire di che razza appartengono, musi lunghi o troppo, groppe scorrette, lunghezze eccessive del tronco e potremmo continuare all’infinito.

Sull’importanza di scegliere l’allevatore ENCI di lunga esperienza

Oggi quindi l’affisso ENCI ha perso un pò quella sua importanza e non lo diciamo noi, lo dicono giudici di razza che operano nel mondo cinofilo da 40 anni e che si trovano davanti allevatori che nascono come i funghi ma senza le nozioni di base della cinofila. Per tanto, vi consigliamo di visitare più allevamenti che aderiscono all’ENCI ed anche al CBFI  (Club Bouledogue Francese Italia) prima di scegliere il vostro cucciolo. Ad esempio, ponetevi dei dubbi se arrivate in una casa collocata in zona residenziale con 2 o 3 cani che vi accolgono, significa che anche se in possesso di affisso, siete di fronte a un privato che come “secondo lavoro” o per “passione” fa cucciolate ai fini lucrativi e non costruttivi per la razza. Chiedete a queste persone di mostrarvi certificati di esenzioni da cardiopatie, e oculopatie, e vedrete le risposte banali e vaghe, del tipo, “i miei cani non hanno mai avuto nulla e respirano bene”!

Gruppo di Bouledogue Francese dell'Allevamento Gamecastle Ranch
Gruppo di Bouledogue Francese dell’Allevamento Gamecastle Ranch

Che consigli dareste a chi si avvicina a questa razza?

A nostro avviso, la scelta di un cucciolo – indipendentemente dalla razza – deve essere ponderata. Un cane non è un vestito, che passata la moda, lo si butta e se ne prende un altro. Un cane è un compagno di vita, un essere vivente che ha delle necessità, ed esigenze. Un cane vi cambierà la vita, sicuramente in meglio ma dovrete dedicargli tempo ed attenzione, cure e tempo per la sua educazione. Quindi, prima di alzare la cornetta e chiamare un allevamento, siate ben decisi e convinti della scelta che state per fare.

E, invece, da chi dovrebbero diffidare i nostri lettori?

  1. Evitate chi non ha tempo di parlarvi dei propri cuccioli
  2. Diffidate da chi “vende” tante razze, un buon allevatore può allevare seriamente 2 al massimo 3 razze non di più.
  3. Allontanatevi da chi non vi fa vedere come e dove vivono i cani
  4. Scappate da chi vi dice di procurarvi il cucciolo che cercate.
  5. Dubitate da chi non vi mostra la mamma, un buon allevamento ha solitamente in allevamento più femmine e più maschi da far conoscere alle persone.
  6. Diffitate da chi vi chiede “con o senza pedigree” o vi chiede una cifra maggiore per darvi “un pedigree”. Il pedigree è l’unico documento che attesti la razza, la provenienza, e la salute del cucciolo, per chi lo sa leggere e conosce i cani al suo interno. Senza pedigree non potrete dire: ho un Bouledogue Francese ma non ho voluto il pedigree, potrete solo dire, ho un bel meticcio.
  7. Non comprate i cuccioli nei negozi di animali. Allevare significa, oltre ad una attenta selezione per salute e morfologia, seguire personalmente l’accoppiamento, la gravidanza e soprattutto la nascita e la crescita della cucciolata. Un allevatore che come noi vive per i suoi cani 24 ore su 24, che ha costruito nursery attrezzate per il benessere psico-fisiche dei loro cani, non darebbe MAI e dico MAI i suoi cuccioli da mettere in vetrina! Dunque da coloro che vi raccontano che i cuccioli arrivano da allevamenti italiani, scappate a gambe levate, perché questo è altamente IMPOSSIBILE!
  8. Ricordate che UN BUON allevatore non darà prezzi al telefono, ma vi inviterà a una conoscenza reciproca in allevamento. Inoltre, a chi si avvicina al mondo dei Bouledogue Francese dico che non bisogna aver fretta, un buon cane si aspetta anche per 6/7 mesi. In Italia pochi hanno questa mentalità, alzano il telefono e zac il cucciolo deve già essere pronto. Da un allevatore serio, le cose non funzionano così, non è un fabbricante di caramelle, ci sono tempi biologici da rispettare ed è giusto aspettare e pazientare, rimanendo in contatto con l’allevatore per seguire insieme la gravidanza e la crescita della cucciolata.



Visto che vi occupate anche di addestramento, potete dare qualche dritta ai nostri lettori per educare al meglio il proprio Bouledogue francese?

Alla base di un buon rapporto cane – uomo, c’è sicuramente una buona educazione di entrambi. Il primo lavoro che facciamo è educare l’uomo, perché i peggiori comportamenti canini sono il riflesso dell’errore umano. In linea di massima (e vale per tutte le razze) la nostra educazione si basa sulla figura primaria del capobranco (uomo) che con fermezza mista a dolcezza, impartisce le regole per la reciproca convivenza. Non snaturiamo il cane, ma riproduciamo quello che in natura avverrebbe naturalmente, la legge gerarchica è quindi alla base della nostra vita (se così non fosse, non potremmo far convivere nell’Allevamento Gamecastle Ranch oltre 20 cani Rottweiler e Bouledogue).

Le regole del buon vivere insieme al proprio cane

A casa nostra nessun cane sale su divani, letti o sedie, gli animali godono di ogni confort, ma a loro dedicati, questo differenzia la figura leader (padrone) dal sottoposto (cane). Hanno accesso a ogni stanza, certamente, ma i comandi per fermarsi, tornare indietro, così come non tirare al guinzaglio, o semplicemente camminare liberi ma al fianco sono una Bibbia imprescindibile. Questa “rigidità” permette di avere cani sicuri di sé, perché sanno esattamente dov’è il loro posto, e non vivono stressati di dover ricoprire il ruolo del “ figlio mai avuto” che non gli si addice. Molti lo sostituiscono infatti al figlio mancato, non c’è nulla di più sbagliato!

Il cucciolo: prima la disciplina e poi le coccole

Il cane, dal Grande Mastino al Bouledogue, è comunque il fiero discendente del lupo, non è un bebè da portare a spasso nella carrozzina, dunque per essere sereno ha bisogno di regole (molte) e amore. In questo ordine: prima la disciplina poi le coccole, solo così crescerà sicuro, fiero e senza “ complessi” del cane che non sa dove stare!

Il ruolo del cane

Oggi invece il fenomeno che si sta materializzando è quello di trasformare il cane nel bambino, viziandolo e creando un mostro. Infatti, e non è un caso, gli psicologi per i cani oggi vanno per la maggiore. Perché? Perché sempre più cani sono isterici, hanno vizi e ticchi stranissimi, abbaiano nevroticamente e in continuazione, sono stressati e pieni di forfora. Una volta se pensate ai cani dei nostri nonni o genitori, cosa vi vien in mente? Cani che facevano i cani, semplicemente, che obbedivano ed erano amati ma senza eccedere e senza cadere nel ridicolo. E scusate, ma 20/30 anni fa gli psicologi per i cani non c’erano… e allora facciamoci delle domande!

Assistiamo sempre più spesso a cagnari che propongono cuccioli delle colorazioni più disparate, spiegateci perché starne alla larga…

Semplicemente perché se state cercando un Bouledogue Francese, volete un Bouledogue Francese e non un meticcio variopinto. Punto.
Oggi purtroppo calciatori e VIP stanno incrementando (forse ignari forse no?..) un mercato di cani meticci spacciati per cani di razza, dalla colorazione blu, con occhi chiari, non solo vietati MA NON RICONOSCIUTI! Cosa significa? Che per la cinofilia sono METICCI, e non Bouledogue Francese. Oltretutto la legge vieta di vendere cani denominandoli di razza senza documenti (pedigree). Molte persone pensano che avere il passaporto o il libretto è sinonimo di cane di razza. Nulla di più sbagliato!

Oggi l’unico certificato che attesta l’appartenenza a una determinata razza è solo ed esclusivamente il pedigree ENCI, senza questo documento avrete solo acquistato a caro prezzo un meticcio.
Per questi motivi vi invitiamo anche a nome del CBFI, il club che tutela la nostra razza di INFORMARVI, sul sito dell’ENCI, del CBFI e sul suo relativo forum, per capire, lo standard di razza, quali sono i colori ammessi, i pesi e l’altezza del Bouledogue che ricordo non deve essere un cane di 18 kg, come spesso si vede per strada ma un piccolo molosso molto muscolo con un peso che varia dagli 8kg ai 14kg massimo per i maschi e dai 7kg ai 13 per le femmine, non oltre!



Molte persone non hanno idea del grosso lavoro che c’è dietro un allevamento, riuscite a ritagliarvi degli spazi per il tempo libero?

La nostra azienda agricola è articolata sull’allevamento professionale, e sulla gestione della nostra pensione/soggiorni per cani e gatti, oltre che sull’educazione dei cani. Per tanto, le parole tempo libero non sono presenti nel nostro vocabolario! La soddisfazione che proviamo crescendo una cucciolata, o i sorrisi delle famiglie che dopo anni ancora ci ringraziano per avere dato loro un nostro cucciolo, non ha prezzo! L’allevamento non fa arricchire nessuno, anzi, talvolta quando la sfortuna ci accompagna, sono più le spese che i guadagni. Basti pensare ai controlli genetici sui riproduttori, al parto cesareo, alla sfilza di esami da fare in gravidanza, alla gestione della cucciolata, e chi più ne ha più ne metta! E se consideriamo che il Bouledogue non è una razza che regala molti cuccioli, talvolta succede di non “cavarne un ragno dal buco” e di essere in perdita, ma la soddisfazione personale è molto più gratificante del guadagno monetario.

La soddisfazione di vedere crescere un cucciolo

La soddisfazione tante volte di far nascere, nutrire, e vedere crescere un cucciolo, magari il più minutino, che richiede dunque più attenzioni e seguirlo nella crescita fino a che lo vedi adulto è una soddisfazione così immensa che non si può descrivere a parole e ripaga notti insonni, e mancati guadagni.

Bouledogue Francese gioca con palla 🙂

In questo spazio potete dire quello che volete ai nostri lettori…

Il Bouledogue Francese è un cane amabile, dolce, e se ben educato, mai nervoso, adorabile con i bambini, con il quale si cimenta in buffi giochi e attività ludiche, è un “giullare di corte” con le sue faccette buffe riempie la casa di gioia e sorrisi.

A chi oggi si affaccia alla razza ecco i consigli che ci sentiamo di dare:

  • Affidatevi ad allevatori seri riconosciuti ENCI con esperienza e meglio ancora se aderiscono alla lista allevatori del CBFI (Club Bouledogue francese Italia)
  • Visitate personalmente più allevamenti e non limitatevi a “quello più vicino a casa” ricordate che il cane rimarrà (si spera) molti anni con voi dunque non accontentatevi e affidatevi a chi vi seguirà per tutta la sua vita, con consigli e aiuti.
  • Non fossilizzatevi sui colori, “ lo voglio fulvo” o “lo voglio caille” come non fossilizzatevi sul “ lo voglio per la data X perché lo devo regalare” ABBIATE PAZIENZA di attendere il cucciolo giusto.
  • Armatevi di pazienza e amore incondizionato. I cuccioli assorbono tempo, energie e il primo anno di vita, sono delle pagine di un libro bianche in cui scriverete la sua vita, e ricordate un cucciolo equilibrato e gestito correttamente, sarà un adulto sicuro di sé, equilibrato affidabile.
  • E in ultimo… BUONA BOULE AVVENTURA perché sarà un viaggio pieno di piacevoli sorprese!

Grazie mille a Marzia e Fabrizio per la bellissima intervista!

Find the Frenchie!

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