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Giochi d’intelligenza per cani. A cosa servono e come si utilizzano?

Giochi per l'attivazione mentale del tuo cane bouledogue francese
Giochi per l'attivazione mentale del tuo cane bouledogue francese

Giochi d’intelligenza per cani o giochi di attivazione mentale. Ne hai mai sentito parlare?

I giochi d’intelligenza per cani sono dei giochi rompicapo che il cane si trova ad affrontare e risolvere per trovare il cibo nascosto all’interno. Il cibo è la ricompensa per aver risolto il gioco! Una gustosa crocchetta oppure un pezzettino di frutta di stagione fanno al tuo caso. Più succulento è il premio e più il tuo Bouledogue Francese sarà stimolato a risolvere il gioco.

I giochi d’intelligenza sono quindi delle vere e proprie attività di attivazione mentale e possono essere proposte anche al tuo Bouledogue Francese

Quali sono i vantaggi per cani?

  • sviluppano le doti psicofisiche del cane, sfruttando la capacità di ragionamento e le diverse abilità motorie;
  • insegnano la calma e la concentrazione, per arrivare alla soluzione del rompicapo;
  • aumentano l’equilibrio mentale e la sicurezza del cane;
  • rafforzano la curiosità e l’autostima nel cane;
  • sono un ottimo ed utile passatempo nei giorni di pioggia;
  • rinforzano il rapporto tra cane e padrone, che viene percepito come fonte di attività divertenti e a cui portare rispetto ed attenzione.

Come vanno utilizzati i giochi d’intelligenza per cani?

Quando si utilizzano i giochi d’intelligenza per cani sarebbe opportuno seguire alcune regole, questo al fine di avere una corretta attivazione mentale nel cane. Vediamole subito:

  1. inizia con un gioco di livello di difficoltà basso;
  2. sii sempre presente durante lo svolgimento del gioco, ma non aiutare il tuo peloso, per evitare che deleghi a te la risoluzione del rompicapo;
  3. l’attività deve svolgersi in un luogo tranquillo, affinché il tuo cane non si deconcentri;
  4. lascia al tuo cane il tempo sufficiente per risolvere il gioco e godersi il premio in cibo (massimo venti minuti).
  5. se il gioco d’intelligenza è troppo difficile e il tuo cane perde interesse, prova ad aumentare la posta in gioco! Aggiungi un premio più gustoso!
  6. Ricordati che l’attivazione mentale nel cane è anche un gioco. Concludila sempre in modo positivo e gioioso. Festa!!!

Quali sono i migliori giochi di attivazione mentale per cani?

Dipende. I giochi d’intelligenza si possono acquistare oppure si possono creare in casa utilizzando oggetti quotidiani come i vasetti dello yogurt vuoti, le scatola di scarpe, le bottigliette di plastica forata.  Come primo approccio ti consigliamo un gioco base, adatto anche per cuccioli di 4-5 mesi che abbiamo recensito qui di seguito.

Recensione del gioco Karlie Doggy Brain Train 2 in1

Il gioco è un classico, ovvero si tratta del Karlie Doggy Brain Train 2in1 un gioco per cani motivazionale e mentale. Karlie Doggy Brain Train 2in1 è di forma circolare, di legno truciolare e racchiude in sé 2 giochi in uno. Ottimo rapporto qualità prezzo.

Il primo è il Gioco dei coperchi: nascondi una crocchetta gustosa sotto un coperchio, il cane lo deve ritrovare ingegnandosi con le zampe, il muso e la bocca.

Il secondo gioco è lo Slider: nascondi la ricompensa in cibo, il cane dovrà spostare le coperture e così trovare il suo meritatissimo premio!

Mia alle prese con il gioco Slider
Mia alle prese con il gioco Slider

Karlie Doggy Brain Train è un gioco adatto per tutti i cani, principianti e già allenati. È divertente e fa impazzire di gioia anche i nostri bouledogue francese Dante e Mia. Lo utilizziamo soprattuto in giornate piovose oppure quando c’è un gran caldo ed è sconsigliato uscire per evitare il famigerato colpo di calore. Oltre ad essere stato apprezzato dai bulli, abbiamo notato la buona resistenza del materiale (consigliato il diametro da 25 cm). Davvero un buon prodotto e ottimo rapporto qualità prezzo.

Trixie Dog Activity Flip Board

Giochi per l'attivazione mentale

Trixie Dog Activity Flip Board è un gioco divertente ed economico, adatto anche per cuccioli di età inferiore a un anno. Ottimo gioco per sviluppare la concentrazione del tuo bouledogue francese. Lo consigliamo per cani che hanno un’età inferiore all’anno di età e che non hanno mai utilizzato giochi simili. Inoltre è anche economico, lo puoi trovare in offerte limitata a poco meno di 9 Euro.


Trixie Dog Activity Poker Box

Trixie Dog Activity Poker Box è il gioco per attivazione mentale più venduto.

Top seller - Gioco ad attivazione mentale

Questa variante di gioco si caratterizza per l’assenza degli slider, sostituiti da cassetti apribili in vari modi. Tirando una cordicina in orizzontale, sollevando il coperchio oppure facendolo scivolare. Queste varianti stimoleranno le capacità mentali del tuo Bouledogue francese che dovrà ingegnarsi per riuscire a guadagnare il succulento premietto che lo aspetta.  Anche in questo caso il prezzo è piuttosto basso, intorno ai 15 Euro.

In conclusione

I giochi di intelligenza per cani sono ottimi perché oltre ad essere divertenti per il tuo cane nelle giornate off limits per pioggia o troppo caldo, sono anche estremamente utili per il suo equilibrio psico-fisico. In primis aiutano a rafforzare il rapporto tra cane e umano, lo aiutano a rafforzare la propria autostima, ad avere fiducia in se stesso, lo stancano mentalmente ma in maniera positiva. Esistono molti altri giochi di questo tipo, anche di livello di difficoltà differente per cani che già hanno affrontato questo tipo di prove o che sono già grandi. Quelli che hai trovato in questa pagina sono quelli che abbiamo provato noi. Se vuoi farti un’idea più approfondita sui giochi per l’attivazione mentale del tuo cane clicca qui.

Scritto perché provato!

Find the Frenchie!

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Very Important Frenchie – La Storia di Cisco e Giulia

Cisco e Giulia, la sua padroncina, raccontano un’altra storia meravigliosa fra umani e frenchie. La passione fin da piccola di Giulia per gli animali, la determinazione di averne uno in casa, il rispetto per la vita. Una storia che meritava di essere scritta, pubblicata e letta … niente spoiler. A voi! Buona lettura!

Nome: Pizzicalaluna Francisco Léon aka Cisco detto anche Cerotto

Allevamento: Pizzicalaluna – Grana (Asti)

Data di Nascita: 08-04-2016

Compagna di Vita: Giulia

Lo sguardo innamorato di Giulia per il suo bouledogue francese...
Lo sguardo innamorato di Giulia per il suo bouledogue francese…

Giulia ci racconti la tua passione per gli animali?

Avere un cane è sempre stato il mio sogno, sin da piccola avevo una cani in appartamento. Ero una ragazzina che invece di andare a divertirsi ai luna park con gli amici, preferiva passeggiare in campagna fra i campi e i boschi con i cani da caccia degli zii. Mi piaceva molto osservarli, vederli correre a perdi fiato pienamente felici su e giù per le colline. Vedendomi così appassionata mio padre mi regalò delle sue vecchie enciclopedie sui cani di razza. Fu da quel momento che iniziai a conoscerle e a imparare le diverse caratteristiche di ciascuna di esse. Alla tenera età di otto anni potevo già distinguerne una cinquantina. Non ho mai avuto una razza preferita, mi piacciono tutte. I miei genitori pensavano che col tempo questa “ossessione” mi sarebbe passata. Non desideravano un cane che gironzolasse per casa.

Come hai fatto a far cambiare idea ai tuoi genitori?

Vivendo in un appartamento non molto grande in una città caotica come Milano, dove lo spazio e la convivenza con i vicini non agevolavano le cose, in più con due bambine piccole e tutto il daffare che davamo io e mia sorella, sarebbe stata una gran bella responsabilità da gestire. Passarono alcuni anni, diventai più grande ed iniziai a lavorare di qua e di là e nel frattempo mi impegnavo negli studi. Incominciai a risparmiare un po’ di soldi che misi da parte per esaudire il mio desiderio. Rimaneva solo una cosa da fare. Convincere i miei genitori, specie mia madre, che sino a qual momento si era sempre tenuta ben salda sulla sua decisione. Ma io ero altrettanto determinata. Descrivevo loro le caratteristiche di ogni razza, sperando che qualcuna potesse convincerli. Ma nessuna sembrava piacergli o fare al caso nostro.

Come mai la scelta di un Bouledogue Francese?

Fu proprio mia madre a scegliere per me. Un giorno tornò a casa dal lavoro e mi raccontò di un cagnolino strambo, che da circa una settimana accompagnava la sua padrona a fare la spesa nel supermercato in cui lavorava.

Cisco quando era ancora un cucciolotto di bouledogue francese
Cisco quando era ancora un cucciolotto di bouledogue francese

E fu Amore a prima vista!

La padrona entrava nel supermarket e lo lasciava legato al guinzaglio vicino al box informazioni. Da quel momento rimaneva immobile e silenzioso, come incantato, con lo sguardo fisso verso le casse e i cassieri. Mia madre lavorava dietro la cassa quel giorno quando si accorse di essere insistentemente osservata. Nel momento in cui la padrona finì di fare la spesa e andò per slegarlo, lui stranamente non la calcolava, rimaneva piantato sul pavimento e non si muoveva, continuava a fissare mia madre. Lo trovò talmente ridicolo e sciocco che se ne innamorò all’istante. Così a quel punto, incuriosita dallo strano atteggiamento di quel cane, decise di saperne un po’ di più e cominciò a parlare con la proprietaria che le spiegò della fissazione di Aldo (questo era il suo nome) per le casse dei supermercati.

Le raccontò che a volte era costretta persino ad entrare anche se non doveva comprare nulla, perché lui tirava come un matto pur di vedere quello spettacolo ammaliante. Mia mamma rimase sbigottita, oltre che per la stramberia del cane in sé, anche dal suo insolito aspetto. Me lo descrisse come un topo gigante, con le orecchie enormi e dritte a pipistrello, il corpo basso e tarchiato, un faccione massiccio con una buffa espressione e due occhioni a palla. Capii subito di che cane stava parlando. Di un frenchie! Fu così che scelsi il bouledogue francese. Un compagno dolce, fedele, inseparabile dal suo padrone e dalla sua famiglia. Un cane tosto in formato “mignon”, dall’aspetto goffo e un po’ rozzo, ma affettuoso e gentile con tutti, ozioso e silenzioso quanto basta, perfetto per la vita cittadina in appartamento.

La prima volta che lo hai visto?

La prima volta che lo vidi fu un’incredibile emozione, ancora oggi mi commuove parlarne. La ricerca fu ardua, tante chiamate, ma ogni volta una delusione. E poi ecco un’occasione. “Tenta” ho pensato prima di telefonare a quel numero, “proviamoci”. E sì. La risposta che sentii quel giorno di maggio era quella che desideravo ricevere. Andai a vederlo due giorni dopo quella telefonata e quel fagiolo tutto nero di appena 26 giorni fu mio. Insieme alla mia famiglia decidemmo di prendere un maschio in favore di mio papà, si sentiva un po’ in minoranza in quanto unico uomo di casa. Avevamo deciso di chiamarlo Francisco (da qui l’abbreviativo Cisco).

Cisco nella sua cuccia, non gli manca niente!
Cisco nella sua cuccia, non gli manca niente!

Da dove arriva Cisco?

Cisco arriva da un piccolo paesino immerso nel verde vicino ad Asti, dove vivono esseri umani grandi e piccoli, tanti uccellini, gatti, dolcissimi Golden Retrievers e una amorevole e simpatica bouledogue. La splendida Fleur, mamma del mio Cisco. Nel tempo andai a trovarlo un’altra volta e la terza lo portai a casa con me. Non avevo mai avuto cani e immaginate, avevo stretto tra le braccia il sogno della mia vita, così piccolo e indifeso. Sentii che dovevo dargli il meglio, avrei fatto tutto il necessario per farlo crescere nel modo giusto. Lo presi con me e cominciammo a conoscerci. La situazione a casa non era bella. La mia mamma stava male. Mi fu concesso di avere un cane dopo vent’anni di continue richieste, solo per vedermi felice in quella situazione che non lo era affatto. Cisco allietava gli animi di tutti, in primis il mio. La mia mamma venne a mancare due mesi dopo il suo arrivo a casa. Il dolore sarà sempre una ferita aperta ma Cisco è, come amo definirlo io, il mio cerotto. Ogni giorno che passo insieme a lui tampona la ferita. Mi distrae, mi fa sorridere e mi rende più felice.

Cisco è Giovane Promessa ENCI

Ora che casa è un luogo diverso, ora che mi sono laureata e la mia vita comincia a tracciare un percorso ben definito, la passione dei cani di razza si è fatta più viva in me. Ogni giorno mi informo, conosco persone appassionate e scopro cose nuove. Tutta la teoria che in anni di studi da autodidatta avevo acquisito era ora di metterla in pratica. Cominciammo così, alcuni mesi fa, ad entrare nel mondo delle esposizioni. Un ambiente totalmente nuovo, vasto e intricato, che mi ha regalato e continua a regalarmi tante emozioni. E aggiungerei anche grandi soddisfazioni, che mai avrei pensato di poter provare. Con molto impegno e voglia di fare Cisco è diventato Giovane Promessa ENCI.

Il bouledogue francese Cisco è giovane promessa ENCI, complimenti!
Il bouledogue francese Cisco è giovane promessa ENCI, complimenti!

Cosa consiglieresti a chi si avvicina alla razza bouledogue francese?

Consiglio innanzitutto di informarsi sullo standard della razza che si è deciso di prendere e sugli allevatori riconosciuti, di fare ricerche in rete o sui libri. I mezzi per documentarsi esistono e sono alla mercé di tutti. Esigete sempre e comunque il pedigree ENCI o FCI. Se un cane ne è sprovvisto non significa che diminuisce di valore. Un cane rimane tale con o senza quest’ultimo, ma possedendolo avrete la certezza dell’appartenenza a quella determinata razza e non incapperete in truffe da parte di chi si vuole prendere gioco di voi. Perché quelli che vi vendono un cane spacciandolo per una determinata razza e con un falso pedigree si stanno solo facendo beffe di voi, intascandosi i vostri soldi!

L’importanza dell’allevatore

Seconda cosa, di avere tanta pazienza e di saper aspettare. So che le foto che si vedono sui social, che sponsorizzano cuccioli “unici e inimitabili” pronti per essere spediti a casa, irretiscono i più inesperti e avventati, ma aspettate! Fermatevi e riflettete! Non state acquistando un paio di scarpe alla moda su Amazon che userete quei due/tre anni e poi getterete via. State decidendo di prendere con voi un essere vivente, che, a prescindere, diventerà per voi unico e inimitabile! Quindi è giusto che vi informiate su di lui, sui suoi genitori, dove è nato, come ha vissuto. Conoscete l’allevatore, che in seguito non sarà semplicemente colui che vi ha venduto il cane e se ne laverà le mani una volta che vi sarà ceduto, ma sarà un consigliere pronto ad aiutarvi se dovessero insorgere dei problemi, vi darà le giuste informazioni per farlo crescere e vivere al meglio, diventerà un amico.

Cisco indossa il suo vestito elegante per le cerimonie. :-)
Cisco indossa il suo vestito elegante per le cerimonie. 🙂

La giornata tipo di Cisco

Sia in inverno che in estate Cisco esce la mattina presto intorno alle 7 prima che io vada al lavoro, per una mezz’oretta circa. Poi entrambi facciamo colazione. A mezzogiorno esce di nuovo velocemente per i suoi bisogni e poi pranza. Il pomeriggio alle 17, quando ho finito di lavorare, usciamo per andare solitamente in area cani dove gioca per un paio d’ore.

Come ti comporti nelle diverse stagioni?

Se fa troppo caldo facciamo una passeggiata sul tardi, verso le 9. È importante che con il caldo afoso i frenchie stiano al fresco ed escano di casa solo all’alba e alla sera tardi quando il sole è tramontato, per evitare che si affatichino troppo e di incorrere nel colpo di calore“, il quale risulterebbe altresì fatale. Se fa freddo passeggiamo in città per un’oretta circa, dipende dalla temperatura. Se c’è brutto tempo non c’è verso di smuoverlo. Solo dopo vari sforzi da parte mia cede e mi accontenta facendo giusto i suoi bisogni, per poi tirare dritto a casa. Nei weekend, tempo permettendo, andiamo al parco a fare lunghe passeggiate o al lago.

Statuario e imponente, veramente un bel esemplare di bouledogue francese Cisco!
Statuario e imponente, veramente un bel esemplare di bouledogue francese Cisco!

Cosa piace fare al tuo frenchie?

Gli piace mangiare. Mangerebbe qualsiasi cosa, a qualsiasi ora, sempre! Devo stare perennemente in guardia, perché in una frazione di secondo si getta su tutto ciò che è, o non è, commestibile e lo ingurgita. Portarlo con me al bar o in qualsiasi altro posto in cui sia presente del cibo è impossibile! Mentre prendo il caffè lui ripulisce il pavimento dalle briciole e ogni volta i baristi al bancone ci ringraziano. Se voglio godermi una bibita al tavolo lui va in esplorazione per raccattare tutto ciò che c’è in terra.

Raccontaci un episodio!

Una volta avvistò a due tavoli di distanza dal nostro, un pezzo di focaccia che un bambino fece cadere. Per un’ora cercai di farlo stare buono e di distrarlo, ma non c’era verso di tenerlo. Tirava il guinzaglio verso quella parte, gironzolava sotto e intorno al tavolo escogitando un modo per arrivarci. Alla fine si sedette a fissarlo, probabilmente cercando di attirarlo a sé con la forza del pensiero! Quando ci alzammo dal tavolo non mi diede neanche il tempo di mettermi dritta che mi strattonò così forte che quasi persi l’equilibrio. Lui si gettò a pesce sul pezzo di focaccia e lo mangiò. Stavo per rimetterci due dita quel giorno per estrarglielo dalle fauci ben serrate, ma alla fine decisi di rimanere incolume e glielo lasciai ingoiare.

Cisco in posizione! Bravissimo!
Cisco in posizione! Bravissimo!

Come stai educando il tuo frenchie?

Da subito appena arrivò a casa gli imposi delle regole. Da cucciolo imparò sin dall’inizio a fare i bisogni sulle traversine, da quando poté uscire a quattro mesi li fece sempre fuori, i mobili di legno sono sopravvissuti quasi indenni ai suoi dentini. Sotto questo aspetto devo dire che non ho faticato per niente con lui. Sotto altri aspetti è un cane abbastanza tosto. Cisco ha un carattere molto forte, è determinato e testardo. A casa è disciplinato e rispettoso nei confronti dei componenti della famiglia, fuori dobbiamo starci un po’ attenti. Si presenta calmo e tranquillo, è ubbidiente e quasi sempre mi ascolta. In presenza di altri cani si pavoneggia e fa il gradasso, non ha paura di niente e se c’è da far baruffa è il primo a partecipare. Insomma un frenchie al 100%. Con un frenchie simile bisogna essere in grado di conquistarsi la sua fiducia ed avere sempre il controllo della situazione prima che si cacci in qualche pasticcio.

Cosa proprio non sopporta il tuo frenchie?

Dal punto di vista caratteriale non sopporta essere prevaricato da chiunque. Diventa espansivo e si fa coccolare solo con persone che conosce bene. Questa è una cosa di lui che in parte mi piace. Se fosse un essere umano lo descriverei come una persona che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e si fa rispettare da tutti, portando a sua volta rispetto a coloro che ne ricambiano il favore. Per il resto, non sopporta essere visitato dalla veterinaria e fare il bagno dal toelettatore.

Momento di relax per Cisco che se la spassa al mare.
Momento di relax per Cisco che se la spassa al mare.

Cosa dai da mangiare al tuo frenchie?

Lui segue una dieta casalinga prescritta da una nutrizionista. Questi cani hanno una muscolatura pesante per le loro dimensioni ridotte e bisogna tenere in considerazione il peso. Quindi è molto importante non farli ingrassare e tenerli monitorati. Poi mangiare sano è l’inizio di una buona prevenzione.

Qual è il suo gioco preferito?

A casa adora giocare al tira e molla con corde e pupazzetti vari. Impazzisce per i palloni da calcio, da basket e per le bottiglie di plastica. Inoltre si diverte a rubare le ciabatte o i calzini e farsi rincorrere per casa.

Perché Cisco per te è speciale?

Come riassumere ciò che lui è per me? Tutto quello che fino ad ora ho scritto su di lui lo rende speciale. Ed è solo una minima parte di quello che Cisco rappresenta nella mia quotidianità. Sarà sempre unico, perché mi ha fatto scoprire un mondo di cui prima non sapevo nulla e di cui adesso ne vorrei fare parte, quello della cinofilia. Perché mi ha aiutata nel periodo peggiore della mia vita. A lui devo l’inizio di una nuova esistenza.

Scritto con il cuore,
Find the Frenchie

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Intolleranze alimentari nel Bouledogue. Intervista a Romina e Zeus

Intolleranze alimentari nel Bouledogue_Zues-posa-rana

Le intolleranze alimentari nel Bouledogue sono fonte di malessere e disagio per il nostro bullo e di preoccupazione ed ansia per noi umani. Vi raccontiamo il caso di Zeus, un nostro amico peloso, dolcissimo che ha avuto dei problemi di intolleranze alimentari. Ringraziamo di cuore Romina, la proprietaria di Zeus, che ha condiviso la sua storia, a beneficio dell’intera community di Find the Frenchie.

Intolleranze alimentari nel Bouledogue-Zeus-cucciolo
Una tenera immagine di Zeus che pisola

Come mai un Bouledogue Francese?

Nome: Napoleone Zeus di Casa Tecchio
Allevamento: Casa Tecchio Urbana Padova
Data di nascita: 16 /3/ 2017

Sono cresciuta in mezzo ai cani in una casa in campagna. Il mio primo cane è stato un bassotto tedesco femmina ma già all’epoca guardavo spesso il Bouledogue Francese.
Non era ancora molto conosciuto come ora, ma mi era simpatico per il suo muso rincagnato, mi colpiva la possenza in un corpo alla fine piccolo e compatto. Mi innamorai del Bouledogue Francese nel corso degli anni, vedendolo sempre di più in giro e mi dissi che dopo il bassotto il mio cane sarebbe stato lui!

Come hai scelto l’allevamento?

Era Maggio 2016, eravamo in Fiera a Padova. Abbiamo incontrato una ragazza con un cucciolo di Bouledogue Francese bellissimo. Le abbiamo chiesto informazioni e ci ha parlato molto bene di Casa Tecchio Bouledogue Francesi.
Nel corso di quell’anno ci siamo ben documentati sulla razza e su altri allevamenti. Un giorno abbiamo deciso di chiamare Casa Tecchio per avere delle informazioni e da lì a 15 giorni siamo andati a far visita all’allevamento. Ci colpì la disponibilità, gentilezza e chiarezza di Jackline Tecchio nel parlarci dei pro e i contro della razza.

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Zeus proviene dall’Allevamento di Casa Tecchio di Padova

Sappiamo che ci sono stati momenti di grande spavento.

Sì, ci​ siamo spaventati in diverse occasioni. Quando Zeus aveva 5 mesi è stato punto su una zampa da un calabrone! Siamo corsi in clinica la sera di Ferragosto… Da quel giorno Zeus ha paura degli insetti volanti soprattutto se entrano in casa. Lui per protezione, corre nel suo trasportino da viaggio.

Ci puoi raccontare gli episodi di intolleranze alimentari?

Si! Purtroppo Zeus ha avuto spesso delle intolleranze alimentari, delle reazioni molto forti al cibo che mangiava. Non la classica dermatite ma bensì ponfi di orticaria molto grandi sul muso e intorno agli occhi. Zeus si sensibilizza molto facilmente agli alimenti, è un cane molto reattivo anche semplicemente alle punture di zanzara si notano a vista d’occhio quando viene punto per quanto usiamo repellenti.

Che cosa è l’IBD del cane?

Da quando Zeus è con noi, ho sentito l’impellente necessità di documentarmi al meglio sulla razza. Oltre a seguire​ voi di Find the Franchie, mi sono iscritta al forum del CBFI (club bouledogue francese Italia). Spulciando il forum si trovano esperienze ed informazioni sulla salute del Bouledogue francese. Inoltre, abbiamo partecipato anche a dei raduni e stretto delle amicizie. Dell’IBD (​ in inglese “IBD”, inflammatory bowel disease ) me ne parlò una ragazza che poi diventò una mia cara amica, conosciuta appunto in questo contesto. Purtroppo lei ha il cane che ne soffre. L’IBD è una patologia, uno stato infiammatorio cronico dell’intestino con un conseguente malassorbimento intestinale. Solo delle corrette e profonde indagini lo possono riconoscere. Anche il mio veterinario di fiducia mi parlò dell’IBD per un susseguirsi di episodi ravvicinati di intolleranze alimentari in Zeus, era come se il suo sistema immunitario andasse sempre in allarme. Per fortuna non si sono palesati altri sintomi!

Intolleranze alimentari nel Bouledogue_Zues-posa-rana

Come è cambiata l’alimentazione di Zeus?

La dieta di Zeus ha subito diverse variazioni. Ha mangiato per un anno Simpson patate e salmone con cui ci siamo trovati sempre bene. Ma, ad un certo punto, si sono manifestate delle coliti e, su consiglio del veterinario, abbiamo cambiato crocchette e anche tipo di proteina. Siamo passati alla proteina all’anatra ma purtroppo le cose sono peggiorate. Allora siamo passati alle crocchette vegetali per un periodo di 5 mesi ma purtroppo Zeus aveva troppo scolo dagli occhi, tante feci e una dermatite interdigitale pigmentata. Tutti sintomi di intolleranza al cibo. A quel punto contattai una nutrizionista per una visita e per iniziare un’alimentazione casalinga che da lì a 5 mesi abbiamo sospeso per dare crocchette idrolizzate linea veterinaria.

Intolleranze alimentari nel Bouledogue - Zeus compatto

È faticosa seguire e mettere in pratica la cucina casalinga del cane?

Ci siamo affidati ad un nutrizionista per poter bilanciare correttamente l’alimentazione di Zeus. La dieta casalinga richiede più organizzazione e precisione ( nulla va messo a caso) e molto più tempo per la preparazione cottura e conservazione del cibo. Tutto questo sforzo viene ripagato perché vedi il cane meno appesantito e decisamente più vitale (con meno rigurgiti e meno feci) e con una lista davvero ridotta degli ingredienti rispetto ad un cibo industriale per cui con cani che soffrono di intolleranze si può capire prima cosa può creare fastidio.

Hai dei consigli da dare ai nostri utenti?

A chi deve approcciarsi a questa razza consiglio di non essere egoista, e di capire se realmente è la razza adatta al proprio stile di vita. I Bouledogue sono esseri speciali, come tutti i cani, ma loro sono molto più delicati e vanno rispettati per le loro caratteristiche fisiche. Ad esempio, hanno molti più limiti essendo brachicefali. Il mio consiglio è di fare una scelta di testa oltre che di cuore. Avere un bullo è quasi come avere un figlio e purtroppo chi non ce l’ha non può capire queste parole. Fate una scelta responsabile.

Perché è così speciale per te Zeus

Zeus è speciale perché ha cambiato la mia vita in meglio. Con lui ho imparato molte cose, tra le tante osservare la natura, i cambi delle stagioni perché lui ha necessità diverse proprio in base alle stagioni. Zeus riempie le mie giornate di gioia! Ama fare delle lunghe passeggiate e poi in casa ritorna ad essere un cane da sofà, lo amo per le sue diverse sfumature. Sa essere dolce ma a volte anche attacca brighe, soprattutto con cani grandi. Difende il territorio! Per quello dico che è piccolo e dolce e, solo per certi versi, impavido. Adoro Zeus! Ormai nella nostra vita si è guadagnato il posto di mascotte: adulti, anziani e piccini lo riconoscono e lo chiamano per nome!

Grazie a Romina per aver condiviso con noi la sua storia.

Zeus in braccio a Romina
Zeus in braccio a Romina

Find the Frenchie!
Scritto con il cuore

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Ritratti di Bouledogue. In questo articolo ti raccontiamo come l’amore per i cani può trovare voce ed espressione anche nella pittura. Abbiamo approfondito il tema con una nuova intervista a Barbara Miccoli dell’Allevamento Escalofrìo. Oltre alla passione per la cinofilia e per l’allevamento, Barbara riesce a trovare il tempo per esprimere la sua vena artistica e realizzare ritratti di cani curati e fedeli all’originale.

Ritratti Bouledogue Francese - Dante e Mia De Valoisse
Ritratti Bouledogue Francese – Dante e Mia De Valoisse – un bellissimo dono che ci ha fatto Barbara Miccoli

Realizzi solo ritratti di Bouledogue Francese oppure ti piace dipingere anche altre razze?

Io non guardo solo i Bouledogue Francese. Amo i cani, soprattutto certe razze che ho avvicinato nel corso del tempo. Amo i terrier, i barboni giganti. Sono in questo ambiente da tantissimi anni. Ho iniziato con la toelettatura per poi passare all’allevamento di Bouledogue Francese. Quando vedo una bella foto con dei cani mi viene voglia di reinterpretarla. Ed ultimamente ci sono tante belle foto! Devo solo trovare il tempo per mettermi all’opera.

Come e quando hai cominciato ad avvicinarti al disegno e a dipingere?

Ho fatto il liceo Artistico e l’Accademia di Brera. Ho sempre disegnato, soprattutto scenografie, anche se la mia grande passione è stata la matita. Un’amica – allevatrice di bouledogue francesi – mi ha regalato una scatola di acquerelli e così ho iniziato a dipingere. Non conoscendo la tecnica dell’acquerello ho provato, sperimentato, testato e sono andata avanti. Disegno anche su carta, cartoncino e su tela.

Ritratti Bouledogue Matty, Minilla, Pollon e Crash Acrilico su tela
Ritratti Bouledogue: Matty, Minilla, Pollon e Crash Acrilico su tela | Di Barbara Miccoli

Qual è il tuo imprinting artistico?

La formazione accademica ha lasciato il segno. Nella storia dell’arte erano soprattutto gli uomini ad essere artisti, le donne erano poche. Ho notato che le donne hanno sempre avuto la tendenza ad aggiungere, caricare, probabilmente c’è sempre l’attitudine a voler essere perfette nell’esecuzione, a voler dimostrare d’essere davvero brave. L’uomo invece trova più velocemente il suo personale tratto distintivo e lo trasporta sulla carta e sulla tela con un proprio stile. Ad esempio: c’è chi gioca con la luce, chi con l’intensità dei colori ed è questo mix che rende unico il lavoro dell’artista.

A mio avviso il valore artistico non è aggiungere ma togliere

Io preferisco ritagliarmi un’ora o poco più per staccare da quello che faccio abitualmente, non potrei stare tutto un pomeriggio a dipingere. Preferisco disegnare, staccare e ritornare sull’opera per guardarla con un’occhio diverso.

Sappiamo bene quanto il lavoro di un allevatore possa essere impegnativo, dove e quando trovi il tempo per creare le tue opere?

Il tempo me lo ritaglio nel vero senso della parola! Un’ora la mattina, un’ora la sera, per fortuna sono anche abbastanza veloce e questo è un gran vantaggio perché il tempo effettivamente è minimo. La vita dell’allevamento è impegnativa perché i cani hanno bisogno di me molto spesso. Da vera cinofila, invece di badare alla casa, preferisco disegnare e portare fuori i cani! 🙂

Che tecnica usi e sulla base di cosa scegli i soggetti da rappresentare?

Quanto mi approccio al disegno, non penso di riprodurre un disegno uguale ad una foto. Se c’è una foto dei miei cani che mi piace, la lascio così com’è, non cerco mai di rappresentarla al 100%. Se una foto mi piace così com’è la lascio così.
Cerco di mettere qualcosa di mio, altrimenti diventerebbe una sola esercitazione e non è un mio obiettivo, non avrebbe senso farla uguale.

Ci vuole trasporto per quello che vedi

All’inizio la maggior difficolta è stata trovare la mia strada, il mio tratto, il mio modo di disegnare. Così ho cercato di togliere più che aggiungere perché un tratto più istintivo comunica molto di più di una copia fedele. In tanti mi dicono che nei miei ritratti si nota il trasporto e che i soggetti sembrano vivi! Ed il pathos è una cosa che non si può calcolare... o ti viene o non ti viene. È come un cane quando catalizza l’attenzione su di se, non lo fa di proposito, è una cosa naturale. Quando faccio dei ritratti di Bouledogue devo essere io la prima a essere soddisfatta.

Sei circondata da Bouledogue (e non solo) tutto il giorno, li fotografi, li disegni, possiamo definirlo Amore con la A maiuscola?

L’amore è per i bei cani ed arriva da lontano. La mia passione per loro è iniziata più di 20 anni fa. Per fare un bel lavoro di selezione in allevamento bisogna conoscere bene lo standard, correggere piccole imperfezioni.

Quando si fanno ritratti di Bouledogue non basta la tecnica, bisogna avere conoscenza cinofila. A mio avviso un artista non può raggiungere quel pathos di cui parlavo poco fa, perché non conosce bene le caratteristiche della razza. A mio avviso per fare dei ritratti di Bouledogue fedeli, ed al contempo originali, l’artista deve avere conoscenza di quello che sta realizzando, poi può aggiungere qualcosa di suo.
Ad esempio, quando approccio una nuova razza, mi informo per bene sulle proporzioni e caratteristiche del cane. Come è la testa? Come sono le orecchie? Qual è la forma dell’occhio? Sono questi dettagli a far la differenza.
In linea generale, sia nelle foto che nei dipinti, cerco di fare in modo che il cane risulti meglio che dal vivo.

Se il cane è deceduto…

Adesso mi fai commuovere… In questo caso ho avuto molte più difficoltà, sono molto sensibile, e sento una forte responsabilità. Sono situazioni emotivamente complicate, ci metto molto più tempo a realizzare dei ritratti di Bouledogue. Ad esempio, la nostra Godzy (un baouledogue francese a cui Barbare era particolarmente legata ndr) non l’ho ancora dipinta perché non sono pronta.
Sono ferite che non si rimarginano più. Chi ama i cani non vede solo il cane, percepisce una personalità, un essere vivente unico. Ed è quello che ti conquista, il suo essere unico. Quanto mi chiedono di fare un ritratto io sento la responsabilità di riuscire a rappresentare questo “tutto”. È un gran lavoro perché – oltre ai tratti distintivi del cane come la forma come l’occhio, l’orecchio –  devo saper cogliere quella caratteristica speciale che fa dire al proprietario del cane “Ehi, ma è proprio lui!”
E ripeto, il ritratto non deve essere la copia esatta di una foto! Sennò l’opera diventa un’esercitazione… come quando a scuola mi facevano fare le copie dei capolavori di Michelangelo. Ma quello era solo un esercizio, un modo per allenare l’occhio e la mano. Occorre trovare la propria strada, il proprio stile ed è quello che mi interessa di più.

Cosa provi quando rappresenti i tuoi soggetti?

Quando hai amore per i cani e conosci bene la razza, trovo subito i loro tratti distintivi, li identifichi immediatamente. Ed è proprio questo mix di conoscenza, amore e professionalità che mi aiuta a tirare fuori quello che c’è di caratteristico nel soggetto. Amo i cani, il loro temperamento, lo sguardo, la mimica facciale, la toelettatura, la presentazione in expo, l”allevamento e la scelta del cucciolo.

C’è un ritratto a cui tieni più degli altri, legato ad una storia particolare? Ti va di raccontarcela?

Ritratti Bouledogue Allevamento Escalofrio

I ritratti sono di cani miei che adoro e che conosco molto bene. Ti posso assicurare che sono proprio loro. Se entri nella mia casa e vedi il ritratto di Minilla pensi proprio che il ritratto abbia vita propria. Gli altri ritratti sono per la mia amica Betty. Un regalo che le ho fatto a Natale e sono loro in tutto e per tutto. In questo caso mi sono riusciti così bene perché c’è quel phatos e feeling che ci lega.

Grazie mille a Barbara per questa bellissima intervista e per aver ritratto Dante e Mia nella loro essenza di Bouledogue e di fratello e sorella.

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Bambini e Cani. Intervista a Giulia dell’Allevamento Dei Bulli Invincibili

Bambini e Cani. Intervista a Giulia dell'Allevamento Dei Bulli Invincibili
Bambini e Cani. Intervista a Giulia dell'Allevamento Dei Bulli Invincibili

Bambini e cani. In questi tempi la vita scorre sui social network e sul web. E si legge di tutto anche sul rapporto tra bambini e cani. Cosa è giusto fare e cosa non lo è? Abbiamo voluto fare chiarezza con l’aiuto di Giulia Valente, neo mamma, e allevatrice di Bouledogue dell’Allevamento Dei Bulli Invincibili con il suo socio Matteo Pirisi. È noto che la presenza di un animale domestico – nello specifico qui parliamo di Bouledogue Francese – aiuta i bambini a comprendere l’empatia e il senso di responsabilità. Il cane di casa può anche diventare un amico importante per stimolare il bambino a superare, per esempio, le difficoltà emotive che si presenteranno durante l’adolescenza. Tutto ciò dipende però da un corretto e sano sviluppo del rapporto tra bambini e cani, cosa per cui l’intervento degli adulti è fondamentale.

Bambini e Cani. Intervista a Giulia dell'Allevamento Dei Bulli Invincibili
Bambini e Cani. Intervista a Giulia dell’Allevamento Dei Bulli Invincibili

Come è cambiato il rapporto tra te ed il tuo Bouldogue ora che sei neo mamma?

Il rapporto non è cambiato ma si è evoluto. Siamo una famiglia più larga dove ognuno ha le proprie esigenze e vanno rispettate quelle di tutti. Quindi i miei cani non sono assolutamente trascurati rispetto a prima che diventassi mamma ma logicamente le abitudini di tutti noi si sono dovute adeguare a quelle di un bimbo. Ogni volta che una famiglia decide di inserire un cane nella sua vita deve riflettere proprio su questo, ovvero sulla possibilità che la vita cambi e che, da proprietari responsabili, dobbiamo essere sempre in grado di garantire benessere al nostro cane.

Come stai educando tuo figlio nei confronti del Bouledogue?

Io vedo i miei cani come degli amici speciali di mio figlio. Più che pensare a come i cani interagiscono con lui penso a come lui interagisce con loro. Cerco in tutti i modi di fargli capire il rispetto verso il prossimo chiunque esso sia. Ora che Flavio è ancora piccolino le due cose che gli ripeto più spesso sono che ai cani si fanno solo le carezze e che quando mangiano vanno lasciati in pace.

Bambino e Bouledogue

Il tuo Bouledogue si è mai spazientito? Se sì, in quale occasione?

Il bouledogue francese è un cane da compagnia ovvero un cane selezionato per vivere in famiglia. Sono sempre molto giocherelloni e docili ma ogni cane ha delle sue sfumature caratteriali. Ogni mio cane ha un modo leggermente diverso di approcciarsi a Flavio. Ad esempio ne ho uno che quando vede che Flavio ha qualche arnese in mano che sia pure un cucchiaio… Scappa! Ne ho un altro invece che rimane impassibile qualsiasi cosa faccia mio figlio dallo strillo al lancio di giochi. L’unica che si è spazientita una volta aveva le sue ragioni perché Flavio pretendeva di salirci a cavallo, e avrei perso la pazienza anche io. E qui che deve subentrare un genitore prima di tutto per evitare che nessuno si faccia male secondo per imparare al bimbo che i cani non sono dei giocattoli. Sinceramente sono più apprensiva per i cani che per mio figlio, lavoro più per evitare che mio figlio gli dia fastidio che viceversa, questo perché penso che non esistano cani cattivi ma cani che reagiscono a stimoli esterni, che se sono scorretti per forza di cose possono portare a comportamenti negativi. In questo trovo molto comodo l’utilizzo del kennel che rappresenta per i miei cani il posticino dove andare quando non vogliono essere disturbati.

Bambino e Bouledogue

Che consigli daresti a chi è in dolce attesa ed ha già un Bouledogue in famiglia?

Di prendere un altro Bouledogue!!! Scherzo, ma io credo fermamente che i cani siano un valore aggiunto e non un limite nella famiglia. Consiglio quello che consiglio a tutte le persone che si rivolgono al nostro allevamento per prendere un cucciolo, i cani devono essere equilibrati, socializzati e ben educati alla vita di casa. Un cane educato e socializzato non crea difficoltà in nessun contesto, figlio o non figlio. Certamente i bambini richiedono tempo ed energia ma di certo non saranno sottratti ai cani, si rinuncia o si rimandano le cose superflue e tutto viene molto naturalmente. Un altro consiglio è di mantenere il cane in salute ma questo voglio dare per scontato che il lettore tipo di questa rubrica già lo faccia ampiamente. La scienza ha ormai largamente confermato come un cane in casa possa portare ai nostri figli tanti vantaggi sia dal punto di vista psicologico che della salute. Inoltre i cani imparano ai nostri figli il concetto di responsabilità sul prossimo. Per me i bambini che crescono con un cane hanno una marcia in più.

Ricordi il primo incontro tra il tuo Bouledogue ed il tuo bimbo?

Giulia in dolce attesa
Giulia in dolce attesa

I miei cani mi leccavano il pancione, vale come primo incontro? Noi viviamo in simbiosi è stato tutto naturale. Quando ho partorito avevo anche una cucciolata a casa e mio marito faceva avanti e indietro tra cani e ospedale. È stato un periodo intenso ma farei tutto se tornassi indietro. Per noi i cani sono parte integrante della famiglia. Inizialmente sembravano una sorta di bodyguards tutti intorno al passeggino, ora che Flavio è più grande sono sempre insieme a giocare quando ci riuniamo a casa. E indovinate quale è stata la prima vera parola di mio figlio? Quella detta con intenzione e mirata ad un individuo in particolare…. BAU

Bambini e Cani. Raccontaci la quotidianità…

La quotidianità è simile a quella di tante famiglie, si corre si lavora e ci sono tanti impegni. Noi ci ritroviamo tutti insieme nel tardo pomeriggio e poi per cena. Questo è il momento in cui riusciamo a passare tutti in famiglia un po di tempo in relax cani inclusi. Il week end siamo più liberi e cerchiamo di fare cose che piacciono un po’ a tutti, chi ha un figlio o un cane sceglie attività che rispettino le loro esigenze, vale lo stesso concetto quando si hanno entrambi.

Papà con passeggino e Bouledogue
Papà con passeggino e Bouledogue

Che rapporto si è creato tra il bimbo ed il Bouledogue?

Un rapporto di gioco. Flavio è un bimbo che non passa il tempo vedendo la tv o con i giochi. Lui vuole interagire con i cani. E si diverte un sacco.

Socializzazione Bambini e cani? Cosa ne pensi?

Penso che sia da fare. Qualsiasi cane va socializzato correttamente anche se non vive in casa con dei bambini e a sua volta ogni bambino deve imparare a rispettare chiunque, cani compresi. Per il cane ciò si traduce nel farli entrare il più possibile in contatto con i bambini da quando sono cuccioli, in questo modo per loro non saranno un qualcosa di ignoto di cui avere paura o peggio da scambiare per una preda. Il bambino invece deve capire che il cane ha delle sue esigenze ed emozioni che vanno rispettate, quindi non si alzano le mani, non si strilla, non si disturbano mentre mangiano ne si tenta di togliergli cose dalla bocca e così via. Si lasciano in pace se vogliono riposare o se non si sentono bene. In ogni caso i bambini e i cani non devono mai essere lasciati soli perché anche uno spintone per gioco può diventare un incidente.

Bimbi e cani

Perché è importante che il bimbo non sviluppi la paura del cane?

Mah io da mamma vorrei che mio figlio non avesse paura di nulla. Piuttosto vorrei che fosse prudente. Non voglio che si spaventi se vede un cane per strada ma voglio che chieda al proprietario se può accarezzarlo prima di saltargli addosso. Mi fanno così tenerezza i bambini che scappano quando mi vedono con un cane al guinzaglio….. Ma perché?! Che poi quelli che hanno paura hanno l’atteggiamento peggiore che si può avere per infastidire un cane ovvero movimenti bruschi e strilli. A tal proposito mi sento di nominare un’iniziativa dell’ENCI che ho sempre ammirato che porta i cani nelle scuole, proprio per insegnare l’educazione cinofila ai bambini. L’associazione si chiama “di te mi fido” e sulla loro pagina Facebook nella dicitura missione compare questa frase “Insegna ad un bambino a prendersi cura di un cane ed avrai piantato il seme per una migliore umanità”.

Grazie mille a Giulia, Flavio e tutti i Bouledogue per questa bella intervista!

Find the Frenchie!
Scritto con il cuore

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Bambini e Bouledogue

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Un Bouledogue è come un figlio. La storia di Gaetano e Cristiano.

Un Bouledogue è come un figlio. La storia di Gaetano e Cristiano, un’altra bella storia VIF – Very Important Frenchie.

Nome: Dick Dastardly aka Gaetano
Data di nascita: 06/03/2019
Allevamento:
Della Uida House Bouledogue di Max d’Addato e Dorothy Titonel
Via Maestra 94
27020 Breme (Pavia)
Compagni di vita: Cristiano, Ilaria e molto presto Tommaso ??

Perché hai scelto un Bouledogue Francese?

L’ho scelto perché mi sono innamorato della razza. La prima volta che ho visto la foto di un Bouledogue francese ho detto “Quello sarà il mio cane!”

Gaetano e Cristiano - Very Important Frenchie - Intervista per Find the Frenchie
Gaetano e Cristiano – Very Important Frenchie

Su quali basi hai scelto l’allevamento Della Uida House Bouledogue?

L’allevamento Della Uida House Bouledogue l’ho scelto perché Max e Dorothy mi hanno trasmesso fiducia, competenza. Mi avevano colpito i soggetti che avevo visto! Erano anni che seguivo diversi allevatori riconosciuti Enci, e quando ho fatto domande – anche solo per curiosità – Max d’Addato è sempre stato quello più gentile e affabile.

Gaetano, Cristiano e Max Della Uida House Bouledogue
Gaetano, Cristiano e Max Della Uida House Bouledogue

Chi ha scelto chi?

Ho fatto un primo incontro conoscitivo di persona con Max. Ero al corrente che aveva una cucciolata ed un cucciolo era ancora senza famiglia… Avevo però fatto un patto con la mia compagna: il cane l’avremmo preso appena cambiato casa, ma quando ero nell’allevamento Della Uida House Bouledogue ed ho preso in mano Gaetano non ho più smesso di pensarci!

Hai avuto altri cani prima di Gaetano?

Sì, ne ho avuti da bambino, tutti meticci. In seguito ho avuto una brutta esperienza con un simil Bouledogue francese. Anni anni fa ero neofita ed inesperto! Una ragazza nelle vicinanze aveva fatto una cucciolata casalinga, e mi aveva proposto un cucciolo total white e in più con un occhio azzurro/nero (caratteristiche non riconosciute nello standard di razza, ndr). Purtroppo dopo pochi giorni ho scoperto che il cane era albino e sordo e probabilmente portatore di cecità. Dopo questa lezione ho iniziato a informarmi il più possibile sulla razza, sul valore del pedigree e sui test genetici sui genitori!

Se sì, quali differenze hai riscontrato tra le diverse razze?

La differenza principale è che con i meticci era tutto un abbaiare! Invece con Gaetano è l’opposto: abbaia raramente ed è il cane più affettuoso che abbia mai avuto.

Cosa ti ha sorpreso di più di questa razza?

Sicuramente l’essere super affettuosi! Non faccio un passo senza che lui mi segua! Vi racconto un episodio. Sono stato in ospedale due giorni per un piccolo intervento. La mia compagnia mi mandava delle foto tenerissime… Gaetano mi cercava in ogni stanza, e nonostante avesse già fatto il giro della casa, se poi trovava una porta chiusa si sedeva di fronte sperando che io uscissi da lì! E poi i Bouledogue sono dei giocherelloni – ma allo stesso tempo dormiglioni – e sempre pronti a fare le feste appena si supera la porta dell’ingresso.

Un Bouledogue è come un figlio. Gaetano con il maglione

 

Come trascorri il tempo con Gaetano?

Cerco di dedicargli più tempo possibile, lo portiamo ovunque andiamo, tranne al lavoro … ma se potessi! Usciamo spesso in passeggiata: fa bene a lui e a me perché mi fa rilassare e staccare un pò la spina. Giochiamo spesso in casa, con vari giochi, ma la cosa che gli piace di più e giocare ad acchiapparello o guardia e ladri. Lo rincorro per tutta casa e lui scappa e si ferma suoi tappeti come se quella fosse una tana. Che spasso!

Come affronti Salute e Benessere?

Sono un pò ipocondriaco. Un Bouledogue è come un figlio! Per Gaetano cerco il meglio, Cibo, integratori e veterinario. Ho fatto anche una ricerca degli specialisti di Bouledogue nelle mie zone, attraverso un gruppo della razza su Facebook chiedendo consigli ai molti allevatori presenti! Fortunatamente oltre a voi che date ottimi consigli esistono ancora pochi gruppi dove si fa informazione giusta!

Un Bouledogue è come un figlio. La storia di Gaetano e Cristiano. In Posa

Perché Gaetano è così speciale per te?

Perché lui è speciale! Gaetano è il mio “primo” cane che ho, da quando sono diventato adulto. Da quando ho iniziato a prendere le mie decisioni giuste o sbagliate che siano!

Spazio aperto: consiglio spassionato ai nostri lettori

Il consiglio che posso dare ai lettori, sopratutto ai neofiti, è di informarsi bene prima di prendere un cane. È importante visitare diversi allevamenti, affidarsi ad allevatori che allevano cani con pedigree ENCI, chiedere di vedere i genitori del cucciolo e di vedere i test per le patologie di razza. Non basta che ti dicano che li hanno, bisogna leggerli con i propri occhi! Perché è ovvio che ogni allevatore ama il proprio cane, ma bisogna vedere cosa c’è dietro al cucciolo. Spesso la maggior parte delle volte il miglior offerente è un cagnaro che sfrutta le fattrici finché può! E ovviamente consegnerà il cucciolo a casa vostra, oppure in un parcheggio, perché questo povero essere i genitori magari non li hai manco mai visti!

Un Bouledogue è come un figlio. La storia di Gaetano e Cristiano

Un Bouledogue è come un figlio

Spero che quello che vi ho raccontato, vi abbia annoiato, perché se così è vuol dire che avete già sentito da altre persone queste parole. È significa che vi state informando nel modo corretto! Se invece non fosse così, queste mie parole devono essere il vostro punto di partenza! Riflettete e fate la scelta giusta perché il cane è un impegno e farà parte della vostra famiglia per molto tempo! Ma al contrario dei figli il vostro Bouledogue non diventerà autonomo resterà “bambino” per sempre e avrà sempre bisogno di noi in tutto e per tutto.

Un grazie di cuore a Cristiano per la bella, intensa e sincera testimonianza.

Find the Frenchie,
scritto con il cuore

Chiudiamo con una piccola curiosità. Il babbo di Gaetano è Cisco di cui potete leggere la sua storia nell’emozionante intervista con Giulia.

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Bouledogue Moujik & Yves Saint Laurent

Andy Warhol (1928-1987) Untitled (Moujik) signed and dated 'Andy Warhol 86' (on the overlap) and stamped three times with the Estate of Andy Warhol and the Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. stamps and numbered 'PA28.004' (on the overlap) synthetic polymer and silkscreen inks on canvas 18 x 20 in. (45.7 x 50.8 cm.) Painted in 1986. Provenance The Estate of Andy Warhol and the Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc., New York Sperone Westwater, New York Acquired from the above by the present owner, 2005
Andy Warhol (1928-1987) Untitled (Moujik) signed and dated 'Andy Warhol 86' (on the overlap) and stamped three times with the Estate of Andy Warhol and the Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. stamps and numbered 'PA28.004' (on the overlap) synthetic polymer and silkscreen inks on canvas 18 x 20 in. (45.7 x 50.8 cm.) Painted in 1986. Provenance The Estate of Andy Warhol and the Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc., New York Sperone Westwater, New York Acquired from the above by the present owner, 2005

Qualche giorno fa abbiamo messo ordine nei nostri hard disk e abbiamo trovato delle foto di un viaggio a Marrakech, una delle città più belle e romantiche del mondo. Guardando bene le immagini – e già in tempi non sospetti – il Bouledogue era con noi. Noi stessi siamo stati sorpresi!

Dietro le mie spalle si possono vedere tre poster con il Bouledogue Francese. Galerie Love all’interno dei Giardini Majorelle – Marrakech – Residenza di Yves Saint Laurent

Per San Valentino ti raccontiamo una bella storia, di quelle bullose che ci piacciono tanto… Così che tu possa sorprenderti e, abbia a tua volta, il desiderio di raccontarla a qualcuno di speciale. La storia si svolge tra Marrakech e Parigi, i protagonisti sono un genio della moda francese e i suoi quattro Bouledogue.

Yves Saint Laurent and his French Bulldog by Max Vadukul. Vogue 1994 (via Pinterest)
Yves Saint Laurent and his French Bulldog by Max Vadukul. Vogue 1994 (via Pinterest)

Bouledogue Moujik & Yves Saint Laurent

Trentanni fa il Bouledogue Francese non era così diffuso, soprattutto non lo era tra i personaggi più influenti della società. Tra le celebri eccezioni spicca Yves Saint Laurent, uno degli stilisti francesi che hanno fatto la moda del XX secolo, un uomo dalle infinite passioni e dalle grandi debolezze. Ha trascorso parte della vita a combattere contro la depressione e le dipendenze. Un ruolo molto importante lo hanno avuto i suoi amati Bouledogue chiamati tutti Moujik. Il suo primo Bouledogue Francese morì in seguito alla puntura di uno scorpione nella residenza di Majorelle a Marrakech. Il dolore per la perdita fu così devastante che si tentò di consolarlo con la promessa di cercarne subito un altro, molto simile a Moujik. Fu così che dopo Moujik arrivarono solo Bouledogue caille e lo stilista non volle mai cambiare loro il nome. Tutti Moujik con l’aggiunta di II, III e IV (quest’ultimo gli sopravvisse, ndr).

Yves Saint Laurent et Moujik, 1978 photo Martine Franck
Yves Saint Laurent et Moujik, 1978 photo Martine Franck (via pinterest)

Nel documentario “L’Amour Fou” YSL posa di fronte alla telecamera con Moujik III raccontando la sua vita e il suo lavoro. E, ovviamente, racconta aneddoti sui suoi Bulldog Francesi, amatissimi tanto da ritrovarli sotto forma di ritratti, oggetti e sculture nella sua casa parigina. Tutti i suoi quattro Bouledogue Moujik hanno fatto completamente parte della quotidianità dello stilista. Scorrazzavano per l’atelier e lo accompagnavano a feste mondane. Lui diceva “i Bouledogue sono dei cani molto vicini agli essere umani”.

Bouledogueterapia

Durante i giorni terribili della depressione e della lotta alla droga, i Bouledogue sono stati di grande aiuto. Lo stilista affermò “quando ho i miei momenti di depressione guardo Moujik, ed è un grande sostegno. Nelle giornate in cui non vado in studio (il suo posto preferito) lui mi mette il muso e rosicchia i miei polsini, spingendomi a reagire. È molto geloso, quando non sono in forma nessuno può avvicinarsi al mio letto”

Yves Saint Laurent working with his beloved french bulldog, Moujik.
Yves Saint Laurent working with his beloved french bulldog, Moujik (via pinterest)

Delle vere e proprie dichiarazioni d’affetto per i suoi bulli che gli sono stati vicini nei giorni  belli ma anche nei giorni della lunga malattia (cancro, YSL morì a Parigi il 1 giugno 2008, ndr).

Fondazione Yves Saint Laurent

Insieme al suo compagno di vita Pierre Bergé, Yves Saint Laurent raccolse in più di cinquant’anni una collezione di circa 730 opere d’arte, tra cui quadri di Picasso, Matisse, Van Gogh, Mondrian, Léger, Goya, sculture, reperti archeologici, mobili ed oggetti di arredamento. Alla morte dello stilista, Bergé decise di mettere all’asta la collezione, affidando il delicato compito a Christie’s, la più grande casa d’aste del mondo. Il 2009 fu un momento storico per il mondo dell’arte: sono state battute la maggior parte delle opere d’arte (tra cui i ritratti dei suoi quattro zampe) e dei mobili della meravigliosa residenza parigina dello stilista. Il ricavato fu un record di 374 milioni di euro di cui una parte è stata devoluta alla ricerca contro l’Aids e un’altra per finanziare la Fondazione Yves Saint Laurent. 

YSL moda, arte e bouledogue

Arte e Bouleodogue sono stati due pilastri per YSL, tanto che alcuni dei suoi Bouledogue, come Moujik II, hanno fatto da modelli ad artisti del calibro di Andy Warhol dal cui ritratto lo stesso Yves realizzò una serie di cartoline di auguri (cartes de voeux) per clienti ed amici firmate con l’esplicita didascalia “Lui è il mio cane Moujik dipinto da Andy Wharhol. Io sono Yves Sain Laurent”. Le cartoline sono oggi esposte alla piccola galleria Love della residenza  Majorelle a Marrakech e altre cartoline, poster sono esposti alla Fondazione Yves Saint Laurent. 

Andy Warhol (1928-1987) Untitled (Moujik) signed and dated 'Andy Warhol 86' (on the overlap) and stamped three times with the Estate of Andy Warhol and the Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc. stamps and numbered 'PA28.004' (on the overlap) synthetic polymer and silkscreen inks on canvas 18 x 20 in. (45.7 x 50.8 cm.) Painted in 1986. Provenance The Estate of Andy Warhol and the Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc., New York Sperone Westwater, New York Acquired from the above by the present owner, 2005
via Christie’s Andy Warhol (1928-1987) Untitled (Moujik)

Biglietti d’auguri Love di YSL

Per più di trent’anni Yves Saint Laurent ha creato e spedito a familiari ed amici “cartes de voeux” – ovvero biglietti d’auguri di buon anno – che stagione dopo stagione ribadivano lo stesso forte messaggio d’amore. Il ripetersi quasi ossessivo della parola Love ha reso questi biglietti d’auguri veri e propri messaggeri d’amore, portatori di uno slogan che ancora oggi non perde la sua forza. Creati precisamente dal 1970 al 2007 (con l’eccezione di 1978 e 1993 che non avevano amore, ndr) questi biglietti di auguri furono realizzati per la maggior parte in Marocco, in quello che è stato uno dei grandi amori di Yves Saint Laurent.

Biglietto d’auguri del 2002 con Moujik III . Galerie Love all’interno dei Giardini Majorelle – Marrakech – Residenza di Yves Saint Laurent

Art déco, ispirazione Matisse o Warhol, disegnati o realizzati con la tecnica del collage, colorati e dalla grafica ardita: i poster Love racchiudono gli oggetti vicini e cari allo stilista testimoniano l’incredibile poesia di Yves Saint Laurent.

Biglietto d’auguri Love 1991 con Moujik ritratto da Andy Warhol. Galerie Love all’interno dei Giardini Majorelle – Marrakech – Residenza di Yves Saint Laurent

Il loro fascino è indiscutibilmente senza tempo e il loro appeal sempre attuale tanto che in occasione di San Valentino in Francia è stato ripubblicato il libro LOVE/ Yves Saint Laurent con una raccolta di questi mini capolavori.

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Parigi e Marrakech

Ma se il web ci ha già educati a riconoscere il poster del 1982 con la scritta Love che si staglia sopra un mare blu o quelli in serie di Mougik, il fatto straordinario è che grazie alla Fondation Pierre Bergé – Yves Saint Laurent (Parigi e Marrakech)  tutte le oltre settanta creazioni originali intorno alla parola “Love”, inclusi i bozzetti preparatori, sono visibili.

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Scaldacollo per Cane

Scaldacollo per Cane - Dante - Findthefrenchie
Dante e lo scaldacollo del Perù in pura lana

Mia, la nostra Bouledogue, è una pigrona e ama stare in cuccia per la gran parte della giornata. Poi, per carità, ha i suoi 15 minuti di follia nei quali vuole correre e giocare. Nella sua cuccia c’è un bel calduccio, lei stessa è calda. Anche Dante ama il tepore di casa e adora passeggiare all’aperto. Pertanto, come già spiegato nel nostro Spiegone sul Cappottino, per evitare lo sbalzo di temperatura durante le passeggiate li proteggiamo con abbigliamento per cani. Recentemente abbiamo scoperto la praticità e duttilità dello scaldacollo per cane. Qui di seguito trovi la vetrina dedicata proprio allo scaldacollo per Bouledogue.

Scaldacollo per Cane - Dante - Find the Frenchie
Dante – Find the Frenchie

Ad esempio come questi modelli:

Scaldacollo per Cane - Dante e il gelo
Dante e il gelo

Scaldacollo per Cane

Molto tempo fa abbiamo acquistato per beneficienza uno scaldacollo del Perù, fatto a mano  in lana merinos, di un color verde brillante. Poi finito nel dimenticatoio… Quando sono arrivati i bulli – ed il primo freddo – abbiamo acquistato alcuni cappottini / maglioncini di una taglia in più per via della loro fisicità (torace e collo come sai sono importanti). Ma spesso il collo restava scoperto. Così ci siamo ricordati dello scaldacollo del Perù! Nelle giornate davvero fredde e con vento lo mettiamo a Dante e Mia per evitare sbalzi di temperatura repentini. A Mia piace e, a volte, se lo tiene addosso anche in casa.

Scaldacollo per Cane - Dante e Mia - Find the Frenchie
Dante e Mia – vicinivicini – Find the Frenchie

Scaldacollo e sciarpe per cane al posto del cappottino

Alcuni utenti ci scrivono che hanno difficoltà di far indossare il cappottino al proprio Bouledogue. Perchè non provare con lo scaldacollo per cane? Può essere una alternativa: è pratico, veloce ed almeno il collo è protetto nelle giornate molte fredde e ventose! Anche noi, per le brevi passeggiate-bisognini, mettiamo solo lo scaldacollo…

Abbiamo poi scoperto che ci sono tanti modelli di scaldacollo: classico tubolare, ma anche con gancetto regolabile, sciarpe e le bandane in tessuto pesante. Abbiamo sbirciato in rete e abbiamo trovato modelli davvero interessanti da acquistare soprattutto su Bauzaar.it con il brand Ferribiella (da notare anche ampia scelta di cappottini Made in Italy CrociCamon). Abbiamo raccolto anche tante altre idee, tra cui bandane e cappelli, nella nostra vetrina di Amazon.it

La sciarpa per cani Ferribiella Cipria è l'accessorio ideale per tutti i pet più freddolosi. Realizzata in pelliccia ecologica (80% poliestere e 20% acrilico), renderà elegante qualsiasi cane. Di facile utilizzo grazie alla pratica chiusura con un laccetto in morbido velluto nero.
La sciarpa per cani Ferribiella Cipria è l’accessorio ideale per tutti i pet più freddolosi. Realizzata in pelliccia ecologica (80% poliestere e 20% acrilico), renderà elegante qualsiasi cane. Di facile utilizzo grazie alla pratica chiusura con un laccetto in morbido velluto nero.
Scaldacollo Grigio Ferribiella
Ferribiella Scaldacollo Grigio è ideale per tenere il collo del tuo cane al caldo e protetto dal vento. Lo scaldacollo è impreziosito da una simpatica targhetta a forma di osso che rappresenta il marchio Fuss-Dog. Questo accessorio è realizzato in tessuto soffice di lana con un morbido elastico che lo rende facilmente adattabile a ogni misura di collo.

Se invece sferruzzi a maglia puoi provare a farne uno ad hoc per il tuo Bouledogue! Se ti piace l’idea del fatto a mano puoi dare un’occhiata ad Etsy. Ci sono tanti modelli fatti a mano in morbida lana o caldo pile.

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Cos’è Find the Frenchie? Riflessioni

Mia - Find the Frenchie - Bouledogue Francese
Mia - Find the Frenchie - Bouledogue Francese

Cos’è Find the Frenchie? Scriviamo questo articolo a seguito di una richiesta che ci è pervenuta e che ci ha fatto riflettere. In questo post trovi le nostre riflessioni ed i chiarimenti sul perché esiste questo Blog.

Find the Frenchie - Dante - Bouledogue Francese
Find the Frenchie – Dante

Cos’è Find the Frenchie?

Find the Frenchie è il Blog sul Bouledogue Francese con news, consigli e recensioni.  Avremmo potuto scrivere solo di Dante e Mia, i nostri Bouledogue, e pubblicare sui social solo le loro foto. Magari solo quelle più belle. Ma Find the Frenchie non è mai stato un blog incentrato solo su Dante e Mia (sennò avremmo dato vita a danteemia.com, ndr). Find the Frenchie  è scritto per chi – come noi – adora il Bouedogue e per chi non ne sa nulla e vorrebbe saperne di più. Ad esempio: puoi leggere i nostri articoli e spiegoni sul Bouledogue, vedere i nostri post, i reportage fotografici, le stories ed i video sui nostri social senza iscriverti ad un gruppo chiuso o a pagamento. Se ti va ci leggi, commenti, ti iscrivi alla nostra newsletter e se ti fidi di quel recensiamo, puoi acquistare i prodotti che ci piacciono. Se arrivano prodotti dalle aziende te lo diciamo.

Mia - Find the Frenchie - Bouledogue Francese
Mia – Find the Frenchie – Bouledogue Francese

Perché esiste Find the Frenchie?

Prima di acquistare i nostri Bouledogue Francese avevamo un sacco di dubbi ed infatti ci abbiamo messo due anni prima di fare il passo decisivo. Due anni non sono pochi… in due anni può succedere di tutto! Perché ci abbiamo messo così tanto tempo? Perché le informazioni sul Bouledogue erano tante, frammentate, contraddittorie. In realtà lo sono ancora….

Cos'è Find the Frenchie - Blog sul Bouledogue Francese
Estratto del numero di gennaio 2020 della Rivista Quattrozampe

Libri datati e noiosi, post sui social menzogneri, gruppi ad ingresso, associazioni a pagamento, esposizioni ENCI ma anche “esposizioni” cinofile nelle Sagre di paese. Insomma non c’era un posto virtuale, amichevole ma strutturato che raccontasse i pro e conto della vita con un Bouledogue, i costi per acquistarlo e mantenerlo, le malattie a cui può andare incontro senza però spaventare nessuno. Lo abbiamo immaginato e poi lo abbiamo creato.

Find the Frenchie e gli Allevamenti ENCI

Ci siamo impegnati a fornire informazioni sulla razza del Bouledogue. Abbiamo contattato alcuni allevamenti di Bouleodgue ENCI in una cosa semplice. Le interviste. Una chiacchierata in cui l’allevatore racconta online il suo lavoro di selezione. Uno spazio gratuito, destinato a chi vuole conoscere meglio la razza ma che non sa, oltre al prezzo, cosa chiedere. Ci sono stati casi in cui l’allevatore ci ha detto “noi non ne abbiamo bisogno, non ci interessa la pubblicità, le persone vengono da sole”. Abbiamo capito, senza fare sarcasmo, che c’è molto da fare in tal senso.

Sull’importanza delle informazioni

La verità è che le persone vanno dove trovano le informazioni. E se le informazioni che trovano non sono corrette? Se interpellato Google si ottengono carrellate di faccioni di bulli blu oppure di cuccioli e cucciolate, di coccarde e premi? Significa che quello spazio web è stato occupato dai furbacchioni, venditori, e dalle fake news. A nostro avviso era urgente cambiare passo perché il Bouledogue stava diventando una moda. Purtroppo ora lo è.

Immagini del Bouledogue

Le immagini del Bouledogue sono un elemento fondamentale per una buona informazione sulla razza. Per questo motivo abbiamo preso la decisione di andare alle Esposizioni ENCI, paghiamo il biglietto volentieri per vedere le gare, scattare tante foto per documentare l’evento catturando momenti interessanti. Gli scatti vengono poi caricati sui social a beneficio della community perché deve essere chiaro cos’è un Bouledogue Francese. Sembra una banalità ma non lo è. Ad esempio: non ci sono bulli blu alle Expo perché non rientrano nello standard FCI | ENCI. L’utente neofita potrà cogliere questo particolare così come le principali caratteristiche morfologiche che si ripetono. Ad esempio: le orecchie del Bouledogue sono dritte, i manti ammessi sono bringé, fulvo, caille, la corporatura è massiccia e compatta, il naso è schiacciato. Ci vogliono riferimenti reali (con pregi e difetti) in modo che le persone possano farsi un’idea chiara delle caratteristiche del Bouledogue. Capiamoci: non sta a noi giudicare gli esemplari ed il lavoro di selezione degli allevatori ma al Giudice.

Cinofilia Nazionale di Treviso
Scatto Expo di Treviso. Umanità del dettaglio, nelle piccole cose.

Lo scopo delle gallery fotografiche

Lo scopo delle nostre gallery fotografiche non è quindi di esaltare o fare pubblicità agli allevamenti o agli handler (infatti chiediamo su Facebook “se vi riconoscete taggatevi, fateci sapere il nome del cane”) ma di condividere con l’utente un reportage fotografico ampio, variegato e personale della manifestazione.

Liberatorie sulle immagini

Se sei un allevatore, un handler, il proprietario di un soggetto che vai alle Esposizioni e non condividi questo nostro utilizzo delle immagini scrivici a info@findthefrenchie.com così eviteremo di farti foto. Se invece condividi il nostro scopo e ti fa piacere vedere il tuo Bouledogue nei nostri social, allora seguici su Facebook, Instagram e Youtube. Menzionaci con il tag @findthefrenchie o gli hashtag (#findthefrenchie #findthefrenchieblog).

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56ª Esposizione Internazionale Padova 2020 – I Risultati

Esposizione Internazionale di Padova 2020 - Boris De Valoisse e Rita Toth
Esposizione Internazionale di Padova 2020 - Boris De Valoisse e Rita Toth

La 56ª Esposizione Internazionale di Padova si è svolta sabato 11 e domenica 12 gennaio 2020 all’interno dei padiglioni 7 e 8 di Padova Fiere. Come nelle precedenti edizioni abbiamo seguito con entusiasmo le gare che hanno visto come protagonisti i Bouledogue Francese (gruppo 9, cane da compagnia) e il gran finale con il Best in show. Se andate alla nostra Fanpage di Facebook potete vedere il nostro reportage fotografico con i migliori scatti ai Bouledogue Francese in esposizione.

Esposizione Padova 2020 – Gallery fotografica Bouledogue Francese

Reportage Fotografico Find the Frenchie Expo Padova 2020. Clicca sull'immagine per vedere altre immagini
Reportage Fotografico Find the Frenchie Expo Padova 2020. Clicca sull’immagine per vedere altre immagini

Purtroppo, essendoci stato a dicembre l’ENCI Winner 2019, non ci sono state molte iscrizioni (in totale 14 Bouledogue di cui 6 maschi e 8 femmine). La bella notizia è che la Bouledogue Nina si è piazzata al terzo posto del Gruppo 9.

Esposizione Padova 2020 – Risultati Gruppo 9

Risultati Categoria 9 Expo Padova 2020 - Fonte ENCI
Risultati Categoria 9 Expo Padova 2020 – Fonte ENCI

NINA SIMONE MARICOLO MIRACLE Bouledogue francese, caille e colore bianco fulvo Proprietario - SCORTEGAGNA ANDREA
Terzo Posto Gruppo 9 per NINA SIMONE MARICOLO MIRACLE
Bouledogue francese, caille e colore bianco fulvo
Proprietario – SCORTEGAGNA ANDREA

Risultati Bouledogue francese, fulvo e colore bringè

Classifica Expo Padova 2020 Bouledogue francese, fulvo e colore bringè - Fonte ENCI
Classifica Expo Padova 2020 Bouledogue francese, fulvo e colore bringè – Fonte ENCI

Risultati Bouledogue francese, caille e colore bianco fulvo

Risultati Bouledogue francese, caille e colore bianco fulvo - Fonte ENCI
Risultati Bouledogue francese, caille e colore bianco fulvo – Fonte ENCI

Esposizione Padova – Best in Show 2020

Ancora una volta, Padova ha accolto i cani più belli del mondo, con spettacoli cinofili e dimostrazioni offerti da allevatori provenienti da tutta Europa. A giudicare tutte le razze una giuria di 20 esperti internazionali provenienti da Canada, Germania, Romania, Norvegia, Slovenia e naturalmente Italia. I cani  in gara sono stati ben 1300 provenienti da tutta la penisola, appartenenti ai 10 gruppi di riferimento. Ricordiamo che l’organizzazione è svolta dal Gruppo Cinofilo Padovano | delegazione Enci per la Provincia di Padova. La competizione ha premiato i migliori soggetti di razza (BOB | Best of Breed), i primi tre classificati di ogni raggruppamento, coppie e gruppi di allevamento ed infine il Best in Show, il miglior soggetto assoluto della manifestazione.

Best In Show Expo Padova 2020 - Credits ENCI
Best In Show Expo Padova 2020 – Credits ENCI

Best in Show Expo Padova 2020 | Fonte ENCI
Best in Show Expo Padova 2020 | Fonte ENCI

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