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Riflessioni di fine anno

Dante e il tumore alla gamba. Riflessioni di fine 2022

Il 2022 si chiude fra pochi giorni. Lo ricorderemo come l’anno dell’estate più torrida di sempre e del tumore di Dante. Una fine d’anno che non ci aspettavamo e che conferma un trend che avevamo già individuato. Ovvero la sciatteria dirompente di un sistema (allevatori, veterinari, alimentazione industriale…) che dice di mettere al centro l’animale domestico quando invece sono proprio i professionisti coinvolti al centro di tutto. Certo non si può generalizzare, ma questo è il nostro blog e noi scriviamo della nostra esperienza. In questo articolo leggerai riflessioni puntuali ma scritte come flusso di coscienza.

Sciatteria sistema animali da compagnia
Dante durante le Feste di Natale 2022 – il calzetto è onnipresente e coordinato con la felpa. Che chic. Sotto il calzetto si nasconde il ponfone di merda che altro non è che il mastocitoma cutaneo.

La sciatteria di allevatori / cagnari

Partiamo con il botto.

La delusione più grande è stata l’allevamento di Dante e Mia. Non una telefonata per sapere come sta Dante. Scomparsi. L’atteggiamento la dice lunga sull’importanza di mettere al centro il cane. Il benessere del cane. Bla bla bla.

Non ci dilungheremo sugli allevatori perché abbiamo scritto tanti articoli su come sceglierli, su come stare alla larga dai cagnari che anche basta. Ognuno apra la mente, gli occhi e si prenda la propria responsabilità.

Fatti una domanda e datti una risposta.

Dal nostro punto di osservazione privilegiato (arrivano commenti, storie via email, chat) abbiamo raccolto così tante testimonianze che non si salva nessuno. Il sistema è malato e la razza del Bouledogue Francese è compromessa (tanto che nei paesi nordici l’allevamento della razza è bandito).

Come mai i rescue sono pieni di Bouledogue o simil bulldog?

Come mai in giro ci sono così tanti Bouledogue ‘strani’?

E perché dal veterinario ci sono soprattutto Bouledogue?

Perché gli allevatori non parlano mai abbastanza delle patologie di razza che fra l’altro, sono escluse dalle polizze assicurative? Di certo parlano del colpo di calore che guarda caso dipende dal proprietario e non certo dal cane, che di sua iniziativa non si mette sotto 40 gradi a friggersi il cervello.

E soprattutto:

A sorvegliare e tutelare la razza ci sarebbe un ente preposto. Cosa sta facendo? Mistero.

  • Perché non vengono fatti più controlli negli allevamenti a fronte delle nuove iscrizioni all’albo?
  • E come mai non si vigila con maggior attenzione sul numero annuale delle cucciolate?
  • Il pedigree è ancora attuale oppure è un certificato obsoleto ?
  • Al posto del pedigree dovrebbero essere pretesi test genetici a tutela dell’esemplare e della compravendita del cane?

La sciatteria dei veterinari

Dante e Mia sono sempre stati cani monitorati. Lo abbiamo ampiamente documentato in questo blog creando una ricca sezione ad hoc ‘benessere e salute’ (se fossi l’allevamento mi vergognerei a scorrere tutte le malattie che hanno avuto Dante e Mia). Scorrendo la sezione del sito si nota che entrambi hanno avuto diverse malattie poi fortunatamente risolte o tenute a bada con i farmaci. Nell’inverno 2022 avevamo in programma delle visite di controllo con il veterinario nutrizionista per terminare l’iter del cambio di alimentazione dalle crocchette industriali alla dieta casalinga. Un iter durato più di un anno. Lo abbiamo fatto con la promessa di vederci poi all’inizio della primavera per il richiamo del vaccino annuale e del vaccino trivalente. Così è stato fatto. Dante e Mia sono stati entrambi visitati. Con scrupolo? Il ponfino di Dante c’era. Era lì da due anni. Immobile. Mai un cenno sullo stato del ponfino in quell’occasione e nelle visite precedenti. Il ponfino avrebbe dovuto essere monitorato con maggior attenzione?

Sciatteria veterinaria.
Dante porta il collare elisabettiano di notte e quando gli umani escono di casa. Questo sacrificio è per proteggere i suoi occhi (si è procurato una lesione alla cornea dal fastidio / prurito causato dal ponfone di merda) e le medicazioni del tumore.

La nebulosa della diagnostica

La stessa valutazione ‘niente di che’ con l’aggiunta se ha prurito spruzza il Cortavance è stata fatta dal veterinario di campagna all’inizio di giugno 2022. Dopo due mesi, con i bulli al fresco – non sia mai che abbiano un colpo di calore – siamo finiti col fare una biopsia a fine agosto perché il ponfino non si cicatrizzava mai. Esisto positivo. Poi la colorazione. Esito positivo. Poi il circo infernale di trovare un chirurgo. Ci siamo dati da fare per trovare IL professionista. Ci siamo sentiti dire di tutto. Tagliamo la zampa (l’umana è scappata), basta una siringata al ponfone (ma che roba è?), vai a Milano dal chirurgo influencer (350 km a e 350 km al ritorno con un Bouledogue a 35 gradi a settembre). Poi ci siamo confrontati con una persona che studia medicina e che ci ha detto di fare tutta la diagnostica possibile perché è fondamentale per arrivare ad una cura valida, specifica per Dante. Abbiamo seguito il suo consiglio perché nella sua storia ci siamo ritrovati (il suo bellissimo bullo ha un linfoma, we love you Paride).

Non si perdona più la sciatteria

Così ci siamo affidati ad una struttura veterinaria a 35 km da noi, raggiungibile in giornata e per le emergenze. Abbiamo scelto un oncologo con esperienza e teniamo le dita incrociate. Ci ha spiegato che la chirurgia nel caso di Dante non si può fare per via della posizione del ponfone e che la malattia ha già coinvolto il linfonodo della gamba. Per gli aggiornamenti di Dante vai qui. L’umana con l’oncologo è una rompi coglioni, non si perdona più niente perché Dante ha un mastocitoma di secondo grado. Non tornerà mai più il Bouledogue di una volta che camminava per ore ed era pieno di entusiasmo. Dante è invecchiato di colpo, la sua malattia lo accompagnerà finché vivrà. Nostro compito è assicurargli una buona qualità di vita e possibilmente arrestare la malattia il più possibile.

Il senso di colpa

Spesso scatta il senso di colpa.

Flusso di coscienza. “Perché non l’ho portato da un altro veterinario? Perché non ho insistito? Perché… Perché ero in buona fede e mi sono affidata al professionista di turno. Erano due, hanno detto la stessa cosa. Non mi hanno mai deluso. E poi, faceva davvero troppo caldo già alle 9 del mattino, l’auto bollente, non un briciolo di ombra nei parcheggi del veterinario. Ero stanca.”

Tutti questi dubbi sono esplosi quando il veterinario di campagna, alla richiesta dell’oncologo di fare un esame specifico, ci ha detto che Dante era spacciato. (Ma il cane non è al centro di tutto?! ndr). Flusso di coscienza. “È spacciato perché tu veterinario di campagna non ti sei accorto subito che il ponfino si sarebbe trasformato in ponfone di merda? Se fossi stato scrupoloso forse oggi… “

Ci è arrivata anche una replica in medichese ma l’abbiamo archiviata (tradotto liberamente dal medichese…il mastocitoma se provocato si scatena e diventa più grande e nocivo) perché del passato non ci importa più niente. Se l’estate fosse stata piovosa invece che bollente, se Dante avesse avuto altri sintomi, se qualcuno dei due veterinari ci avesse messo la pulce nell’orecchio, se entrambi fossero stati meno sciatti nella loro valutazione forse... Con i se non si va da nessuna parte. Guardiamo avanti.

Dante ronfa beato in braccio al suo umano, un momento molto atteso perché si sente protetto e confortato.

Escalation della sfiga

La nostra esperienza è continuamente costellata da episodi grotteschi. Quando ci chiedono cosa ha il cane diciamo la verità. All’inizio eravamo restii (sono fatti nostri!) ma poi abbiamo accettato che Dante è un cane malato e così lo diciamo “Dante ha un tumore grave, non operabile al momento … ” Spesso veniamo interrotti e scatta l’escalation a chi ha avuto la sfiga più grande.

Flusso di coscienza. “Ah! il mio è morto” “Ah la mia bulla ha 80 punti”, “Ah il mio beagle dopo un anno di chemioterapia casalinga vomitava sangue ed è morto”. All’inizio eravamo scioccati. Non si dicono queste cose a chi si sta impegnando molto nel salvare un proprio caro. Non si sta parlando di un’entità astratta o di un lontano ricordo. Si sta parlando del nostro cane. Poi con il tempo, consapevoli che la gente spesso è in imbarazzo e non sa come gestire il dolore altrui, dice la prima cosa che gli passa per la testa. Spesso senza cattiveria. Allora sorridiamo e andiamo via che a sentir di sfighe anche no.

Ciao 2022

Questo post amaro saluta il 2022. Dante è stazionario, non parla quindi non sappiamo se ha dolori o se sta soffrendo in silenzio. La nuova cura è il Masivet 150 che verrà portato ad un dosaggio più basso per consentire a Dante di fermare la malattia e di tenersi buoni ed a livello i globuli bianchi. Noi stiamo facendo del nostro meglio. Siamo prudenti e ragionevoli. Questo è il nostro augurio per il 2023. Siate prudenti e ragionevoli con il vostro Bouledogue, valutate attentamente allevamenti e veterinari, confrontatevi con persone serie e disponibili al confronto. E non accettate mai la sciatteria.

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Mastocitoma cutaneo del cane

Mastocitoma cutaneo nel cane
Dante riposa con il mastocitoma cutaneo medicato e protetta.

Questo articolo viene continuamente aggiornato in fondo all’articolo.

Dante ha un mastocitoma cutaneo, aggressivo, localizzato nella parte alta della zampa. Al momento il mastocitoma non è operabile perché ha già coinvolto il linfonodo della gamba. Dante è seguito dall’oncologo veterinario e dal suo staff in una clinica veterinaria di Mestre. Per arrestare l’evoluzione della malattia Dante ha iniziato la chemioterapia, viene medicato più volte al giorno alla zampa, gli diamo tutte le medicine prescritte dall’oncologo.

È un brutto momento ma Dante è davvero il cane più buono del mondo. Non si lamenta mai, gli proponiamo di fare le solite passeggiate e lui spesso accetta, ha appetito e fa i suoi soliti ronfini.

Dante è il Bouledogue Francese più buono al mondo.
Dante con il calzettino colorato per proteggere il mastocitoma cutaneo. Qui era vestito a tema per Halloween e non sapevamo ancora l’entità della malattia. Fare prima tutti gli esami diagnostici e solo dopo valutare la chirurgia.

Cosa è il mastocitoma cutaneo?

Il mastocitoma cutaneo è una condizione della pelle in cui si sviluppano delle massette di cellule chiamate mastociti. Queste cellule sono normalmente presenti nella cute e hanno diverse funzioni, tra cui quella di difendere l’organismo dagli agenti esterni. Nel caso del mastocitoma cutaneo, però, queste cellule proliferano in maniera anomala e formano delle piccole tumefazioni rosse o marroni che assomigliano a dei piccoli ponfi. Questa condizione è benigna ma può causare prurito e fastidio. 

Come ci siamo accorti del mastocitoma cutaneo?

Dante aveva un piccolo ponfino sulla zampa, immobile da tre anni, é sempre monitorato dal veterinario. Poi, questa estate il ponfino ha iniziato a dargli fastidio e lo mordicchiava. Il campanello d’allarme è stata la non cicatrizzazione definitiva del ponfino. Guariva, poi ricaduta. Solo allora, con una chiara motivazione oggettiva, il ponfino diventato ponfo, il veterinario ha proposto la biopsia ed in seguito la colorazione del campione. Entrambi questi esami sono stati affidati ad un laboratorio veterinario esterno. Dante è stato a digiuno, con una leggera sedazione.

Quali sono gli esami previsti

Per la diagnosi del mastocitoma cutaneo è necessario eseguire una biopsia della massa cutanea. Questo esame consiste nel prelievo di un piccolo campione di tessuto da analizzare al microscopio. In alcuni casi può essere necessario eseguire ulteriori test, come la colorazione, in seguito un’analisi completa del sangue, una radiografia, per escludere altre condizioni della pelle che possono causare sintomi simili. 

Che cosa è la stadiazione

La stadiazione del mastocitoma cutaneo maligno è un processo che viene utilizzato per determinare la dimensione e l’estensione della massa cutanea. Questo processo viene eseguito utilizzando una scala chiamata “Sistema T”. Il sistema T viene utilizzato per misurare le dimensioni della massa cutanea e per determinare se la massa si è diffusa ad altre parti del corpo. 

La scelta dell’oncologo chirurgo veterinario

Dopo aver appurato che il ponfo è un mastocitoma cutaneo maligno con presenza di cellule tumorali, ci siamo confrontati con il nostro veterinario per la scelta dell’oncologo e della struttura veterinaria adatta alle esigenze di Dante. Nel dispiacere di dover affrontare una situazione dolorosa siamo fortunati perché nel raggio di 50 Km abbiamo delle cliniche veterinarie all’avanguardia. Ne abbiamo visitate tre.

L’oncologo che abbiamo scelto è stata la risultante di tre opzioni. Abbiamo scartato i veterinari che non ci avevano trasmesso empatia, cordialità, profonda conoscenza della malattia. Dante è in cura da un chirurgo veterinario specializzato in oncologia veterinaria. È stato molto chiaro: per darvi la cura migliore devo sapere esattamente lo stato di salute di Dante. Da cui sono seguite: prelievo del sangue, TAC, esami specifici ai linfonodi.

Dante rincoglionito dopo aver fatto tutti gli esami previsti dalla stadiazione che prevede anche la sedazione completa a cura dell'anestesista
Dante rintronato dopo gli esami previsti dalla stadiazione che prevede la sedazione totale.

Le cure oncologiche del cane

Dante ha un mastocitoma cutaneo aggressivo che, in neppure un mese e mezzo ha coinvolto anche un linfonodo. Dalla TAC si vedono anche due piccole macchie sui polmoni. A questo punto la cura migliore è la chemioterapia. Un ciclo classico prevede 8 sedute via endovena, con sedazione perché Dante non è collaborativo se gli si toccano le zampe. Non è un ciclo semplice da affrontare ma lo faremo ogni volta che l’oncologo ci darà il via libera. Esami del sangue poi check dei globuli bianchi. Se Dante sarà in grado di sopportare ogni seduta di chemioterapia noi gliela faremo fare. Alcuni mastocitomi cutanei possono essere trattati con cure sperimentali. Questi trattamenti però sono ancora in fase di sperimentazione e non sono ancora stati approvati dalla FDA. Escludiamo però l’accanimento terapeutico.

Aggiornamenti al 17 novembre 2022

Dante ha fatto la prima seduta di chemioterapia la scorsa settimana e tutto si è svolto bene. In seguito non ha avuto diarrea, vomito, nausea. Dante però è fiacco e purtroppo si è grattato un occhio per il prurito (la malattia scatena prurito) ed ha una lesione alla cornea. Lo abbiamo oportato dall’oculista veterinario perché, per suo stato oncologico, è opportuno andare da chi tratta la materia in modo approfondito. Infatti, stiamo seguiamo scrupolosamente una terapia di tre colliri. Dante porta sempre il collare elisabettiano e per facilitare la guarigione stiamo riducendo il cortisone. Domani, se gli esami del sangue lo consentiranno, farà una seconda chemioterapia.

Nel frattempo, in questa settimana, il mastocitoma cutaneo sta andando in necrosi e questo significa che le cellule tumorali vengono uccise dal farmaco usato per la chemioterapia (vinblastina).

Aggiornamenti al 23 novembre 2022

Dante ha potuto fare la seconda seduta di chemioterapia dopo 15 giorni dalla prima. Purtroppo il livello dei globuli bianchi era troppo basso in seguito alla prima somministrazione del farmaco. Così lo scorso venerdì ha fatto la seconda chemio con sedazione. Non ha avuto problemi come nausea, vomito, diarrea. Il ponfone continua a necrotizzarsi, speriamo sia un bene, perché medicarlo risulta davvero penoso. Puzza tantissimo. Giovedì sentiremo l’oncologo per programmare la terza seduta.

La lesione alla cornea è in miglioramento. Torneremo il 7 dicembre dal veterinario oculista per un nuovo controllo.

Mastocitoma cutaneo. Dante provato con brividi di freddo dopo la prima chemioterapia.
Dante provato, con brividi di freddo, dopo la prima chemioterapia.

Aggiornamenti al 9 dicembre 2022

Dante non ha fatto la terza seduta di chemioterapia per due motivi. Il primo è che purtroppo il farmaco utilizzato non è stato efficace come da valutazione dell’oncologo. Ha mandato in necrosi il ponfone ma non ha arrestato la malattia. Il linfonodo della gamba è ancora grosso e non si è ridotto, purtroppo l’estensione del ponfone è aumentata. La buona notizia è che la lesione all’occhio è in via di guarigione. Sono stati fatti nuovi esami del sangue, delle urine ed esami al fegato per verificare se Dante può seguire un’altra strada che presenta effetti collaterali. Lunedì 12 dicembre sapremo se Dante potrà prendere a casa il farmaco Masivet, utilizzato per il trattamento dei tumori di carattere grave (grado 2 o 3) e che non possono essere rimossi chirurgicamente. Si tratta di un trattamento altamente mirato progettato per agire in modo specifico e selettivo sui principali percorsi biologici che causano la crescita e la diffusione dei mastociti. E sotto attenta valutazione dell’oncologo.

Aggiornamenti al 3 gennaio 2023

Dante sta assumendo il farmaco Masivet 150 da lunedì 12 dicembre. Il farmaco deve essere maneggiato dagli umani con molta cautela e con preso in mano con un guanto di gomma per evitare contaminazioni. Il mastocitoma cutaneo sta regredendo, la ferita si sta rimarginando, sanguina sempre meno e non puzza più. Di contro il farmaco è potente e indebolisce costantemente i globuli bianchi per cui l’andamento è monitorato settimanalmente.

Su consiglio dell’oncologo il medicinale è stato ordinato e prontamente spedito alla farmacia galenica di Bibbiano per la manipolazione del Masivet in modo da ridurre il dosaggio.

Dante fiero nonostante il mastocitoma cutaneo
Dante fiero nonostante il mastocitoma cutaneo

Aggiornamenti del 17 gennaio 2023

Dante ha fatto un nuovo controllo settimanale per monitorare il mastocitoma cutaneo, esami del sangue e del fegato. Il mastocitoma si sta riducendo di volume e l’ulcera si sta cicatrizzando. È stato tolto anche l’antibiotico a scopo preventivo. Purtroppo però il livello dei globuli bianchi è sempre basso e per questo motivo Dante deve essere monitorato attentamente. Una banale ferita può essere fonte di infezione. Il medicinale Masivet è la principale causa di questo abbassamento repentino di globuli bianchi ed in generale il tumore e le cure oncologiche stanno mettendo a dura prova il sistema immunitario. È comparso anche prurito e perdita di pelo massiccia. È stato necessario fare una visita dermatologica che ha diagnosticato la malassenzia, un lievito che è presente nell’organismo ma che in situazione di stress compare e da molto fastidio. Per fortuna il fegato regge bene e pertanto è possibile continuare con il Masivet e iniziare una cura per bocca e spray per la malassenzia.

Aggiornamenti del 20 gennaio 2023

Dante ha fatto l’ultima visita dall’oculista e l’ulcera all’occhio è guarita.

Aggiornamenti del 23 gennaio 2023

Dante ha fatto un nuovo controllo dei globuli bianchi ed una visita dermatologica perché sta perdendo tanto pelo e si mordicchia le zampine. Purtroppo, essendo i globuli bianchi drasticamente ridotti, il fungo malassenzia lo ha colpito con prurito e rossore. Seguirà una terapia adeguata. Il ponfone di merda ha ripreso a gonfiarsi.

Dante ossessionato dal cibo

Aggiornamento del 30 gennaio 2023

Dante ha fatto un nuovo controllo e purtroppo dovrà abbandonare il Masivet 150 riformulato perché non funziona adeguatamente e la malattia ha ripreso con vigore la sua forza distruttrice. Al posto del Masivet 150 l’oncologo ha prescritto il Palladia. Deve esserci un periodo di transizione di una settimana.

Aggiornamento del 2 febbraio 2023

Dante è senza Masivet 150 da qualche giorno e la situazione è precipitata rapidamente.

Aggiornamento del 5 febbraio 2023

Dante ha iniziato a prendere il Palladia a giorni alterni. Il mastocitoma cutaneo è esploso.

Aggiornamento del 10 febbraio 2023

Dante ha fatto un nuovo controllo e purtroppo il ponfone è difficile da medicare. Le analisi sono buone ma il dolore è tanto. Viene prescritto un potente antidolorifico. Dante cammina lentamente.

Aggiornamento del 14 febbraio 2023

Dante non tollera bene il nuovo farmaco ed è necessario associare un antinausea.

Aggiornamento del 18 febbraio 2023

Dante è molto sofferente.

Uno delle ultime foto di Dante. Molto provato dalla malattia, il viso scavato, gli occhioni grandi e la fasciatura oramai enorme... Impossibile trovare una buona posizione per dormire in santa pace!
Uno delle ultime foto di Dante. Molto provato dalla malattia, il viso scavato, gli occhioni grandi e la fasciatura oramai enorme… Impossibile trovare una buona posizione per dormire in santa pace!

Aggiornamento del 20 febbraio 2023

Dante ci ha lasciato la mattina del 20 febbraio. Purtroppo la situazione è precipitata, le medicazioni del mastocitoma cutaneo ingestibili. Abbiamo dovuto addormentare Dante per sempre. Abbiamo fatto tutto il possibile e nelle nostre capacità per tenere con noi Dante il più a lungo possibile. Dante è stato un cane fantastico, amatissimo. Ci mancherà molto. Ciao Dante!

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Cucciolo di Bulldog Francese, cosa serve davvero? La nostra guida.

Cucciolo di Bulldog Francese, cosa serve davvero? La nostra guida.
Cucciolo di Bulldog Francese, cosa serve davvero? La nostra guida.

Cucciolo di Bulldog Francese, di cosa ha davvero bisogno?

In questo articolo trovi elencato solo l’indispensabile, ciò che serve davvero per accogliere al meglio il tuo cucciolo di Bulldog Francese. All’inizio abbiamo fatto degli errori, ci è scappata la mano con acquisti sbagliati, presi dalla gioia e l’euforia dell’arrivo di Dante e Mia. Per questo, e per rispondere ai tanti di voi che ci chiedono ancora oggi chiarimenti, abbiamo creato questa guida per l’arrivo del cucciolo.

In cima alla lista però ci sono tre cose che non si possono comprare. Devi averle tu, dentro di te e donare al tuo nuovo compagno di vita. Sono Amore, Pazienza e Consapevolezza. Ricordale sempre, soprattutto quando capiteranno degli imprevisti e quando il tuo cucciolo non capirà subito i tuoi comandi. Buona lettura!

Cucciolo di Bulldog Francese: cibo, ciotole e snack

  • Procurati le stesse crocchette per cucciolo che ha utilizzato l’allevatore. In tenera età è fortemente sconsigliato cambiare repentinamente la tipologia di cibo.
  • Procurati anche degli snack per gli esercizi di educazione (noi usiamo le abituali crocchette) come premio per il rinforzo positivo (ad esempio quando farà i bisognini sulla traversina igienica).
  • Ti consigliamo di acquistare una volta e per sempre un supporto con 2 ciotole in acciaio regolabile in altezza. Così il tuo Bulldog Francese potrà mangiare e bere comodamente. Ricorda: il Bulldog Francese è noto anche per mangiare voracemente :-).
  • Regolare l’altezza delle ciotole faciliterai i suoi pasti. Il tuo bullo manterrà una postura ‘ben piantata a terra’ senza dover piegare troppo il testone. Inoltre, regola l’altezza ottimale della ciotola man mano che si farà alto, così riduci il rischio che qualcosa gli vada di traverso. Le ciotole rialzate per cani in acciaio inossidabile sono igieniche, facili da lavare, anti-rovescio e indistruttibili. Eccole qui:

Cosa serve davvero al Cucciolo Bulldog Francese? Supporto per ciotole acciaio
Supporto per doppia ciotola: cibo e acqua sempre fresca. Il supporto è molto resistente, le ciotole sono in acciaio. Si compra una volta e dura per sempre.

Cucciolo di Bulldog Francese: cura ed igiene

Il cucciolo, essendo tale, ha la necessità di fare i bisognini ogni 3 / 4 ore. Per conciliare lavoro, bisognini del cucciolo e l’igiene in casa, per le prime settimane ti consigliamo delle traversine igieniche per cani per poi passare a dei tappetini igienici lavabili super resistenti. Qui sotto le varianti in base all’utilizzo e alle dimensioni:

  • Il tappetino igienico lavabile è una  soluzione è ecologica ed economica. Non compri più traversine per cani usa e getta, non riempi più il bidone del secco. Al massimo ti suggeriamo di comprare due tappetini lavabili per avere sempre il ricambio! In caso di emergenza e, fino ai 4 mesi, puoi utilizzare anche i classici fogli di giornale ma poi dovrai abbandonarli. I fogli di giornale, così come le traversine igieniche usa e getta verranno morsicate, rosicchiate, fatte a brandelli con la possibilità di essere anche ingoiate. Gli educatori cinofili sconsigliano qualsiasi tipo di traversina ma a noi, lavoratori fuori casa, hanno facilitato la vita semplificando le operazioni di pulizia. Poi, con tanta pazienza e rinforzi positivi nel tempo, i nostri bulli hanno imparato perfettamente a tenersi la pipì durante tutta la notte, in nostra assenza ed a farla sempre sull’erba.
  • Ricordati di avere sempre a portare di mano dei sacchetti igienici per la raccolta pupù. Noi abbiamo scelto i Pogi resistenti e biodegradabili di cui hai abbiamo scritto la recensione. Scegli quello che fa per te. Noi avendo due Bouledogue abbiamo preso la confezione da 50 🙂

  • Acquista dei prodotti per la pulizia della casa privi di ammoniaca (l’ammoniaca scatena la pipì del cucciolo). I neutralizzatori di odori non ci sono stati utili. Ad esempio

  • Procurati un disinfettante specifico per animali domestici per uso topico con clorexidina di gluconato al 4%. È da usare con attenzione, ad esempio per leggere lesioni interdigitali alle zampe (ne basta uno spruzzo, una volta al giorno, in caso di effettiva necessità). Da non usare ovviamente su mucose e occhi. In alternative le salviettine da passare sulle zampe (no occhi, bocca, naso, orecchi, parti intime). Se hai dubbi, noti che il bullo si lecca o mordicchia sistematicamente le zampe  rivolgiti al tuo veterinario di fiducia per una terapia adatta.

      • Per la pulizia delle orecchie del cane e, la prevenzione delle otiti ceruminose del tuo bullo, è utile avere una lozione micellare naturale specifica.

    • Fondamentale una comoda cuccia dove il tuo cucciolo si possa sentire protetto. Ad esempio una di queste potrebbe fare al caso tuo e ricordati le copertine!

    • Fondamentale avere un recinto per cuccioli, per evitare che il cucciolo entri in zone vietate. Ancora oggi per noi è davvero una manna dal cielo, utile a dir poco! Il recinto è fondamentale perché è diventata la loro tana, la loro camera da letto, il loro rifugio. Per noi è molto utile anche quando dobbiamo pulire casa oppure quando Mia è in calore o se uno dei due non sta bene.
Recinto per i nostri Bulldog Francese. Funge da “camera da letto”, da tana. Utile nei giorni di convalescenza o quando puliamo a fondo la casa.

Assolutamente da avere per l’auto un trasportino rigido per cani calcolato per le dimensioni da adulto in modo da permettere al cane di rimanere in piedi e girare su se stesso. Avendo due Bouledogue abbiamo preferito una gabbia zincata per cani, resistente, areata, che fa anche da cuccia quando puliamo il recinto e in casa i pavimenti sono bagnati. Recentemente abbiamo acquistato anche un telo per l’auto per proteggere l’abitacolo.

Area Cani con il Bulldog Francese. Come comportarsi? Una guida
Dante e Mia pronti a scendere dalla gabbia trasportino in auto.

Cucciolo di Bulldog Francese: abbigliamento e giochi

    • Indispensabile un collare regolabile e un guinzaglio fisso. Sono sconsigliati il collare a strozzo, il guinzaglio estensibile e la pettorina (a meno che non cammini già senza tirare, nel qual caso è preferibile il modello ad H).

    Ad esempio questo della Hunter disponibile in tanti colori e dimensioni:

    • Il cappottino per cani è fortemente consigliato per i cuccioli per proteggerli dagli sbalzi di temperatura.

    • Procurati dei giocattoli come delle palline, delle trecce in corda, ottimi i giochi di attivazione mentale. Vietati i giochi in legno (rischia di ingerire le schegge) e sonori.

  • Corna di cervo o di daino per passare il tempo rosicchiando e per lenire i dolori e la sofferenza della dentizione. Il tuo arredamento ringrazierà!

Find the Frenchie!
Scritto perché provato

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Educazione del Cucciolo

Educazione del cucciolo di Bouledogue Francese. Esperienze e consigli
Educazione del cucciolo di Bouledogue Francese. Esperienze e consigli

Un cucciolo senza educazione sarà in futuro un Bouledogue tiranno e gli umani che vivono con lui saranno i suoi maggiordomi. Dunque, l’educazione del cucciolo è fondamentale. Il rispetto e la fiducia però si conquistano con modi gentili, pazienza, pratica&costanza. Da cuccioli, Dante e Mia, hanno fatto 10 lezioni con l’educatore cinofilo a cui sono seguite delle sessioni di socializzazione e tanta pratica a casa. Anche per questo motivo i nostri Bouledogue rispettano le regole imposte in casa, la routine e come interagire in società.

Per importi sul tuo Bouledogue dovrai essere fermo e risoluto, usare più i gesti che le parole ed essere tu il primo a rispettare le regole.

Un intenso primo piano di Mia, soldatino quando si tratta di dar seguito ai comandi

Educazione del cucciolo: controllo della situazione

Iniziamo con il comportamento.

Abbiamo scritto che dovrai essere fermo e risoluto. Cosa vuol dire? Significa che dovrai essere percepito dal tuo cane come l’umano autorevole.

Dagli errori si impara

Chiamavamo indistintamente DanteeMia e infatti nessuno dei due ci badava sul serio. Avevamo commesso due errori in un colpo solo. Il primo errore era urlare DanteeMia, il secondo ripeterlo più volte. Grazie all’addestratore abbiamo imparato che l’educazione del cucciolo deve essere impartita singolarmente e non in coppia. Dante e Mia sono due Bouledogue, distinti, con caratteristiche e caratteri diversi. Ognuno ha le sue peculialità. Il Bouledogue deve entrare in empatia con noi e viceversa, ci si deve conoscere, con pregi e difetti. E soprattutto è necessario trovare il modo di comunicare efficacemente. Ripetere più volte il nome del cane (es. Dante, Danteee, DANTE) non funziona perché il comando perde di valore ed efficacia.

Dante e Mia passeggiano con l’umana ma capiscono al volo il comando dell’umano che li sta fotografando “Vieni!”

A volte usiamo l’accoppiata Dante, vieni e per fermarlo un sonoro Stop! È fondamentale che il tuo cucciolo riconosca e identifichi il suo nome come una richiesta di massima attenzione, un vero e proprio comando. Ricordiamo ancora quando Dante venne attaccato dall’Amstaff… Il suo padrone non ne aveva minimamente il controllo.

Esercizio del richiamo

Esercizio da fare ogni giorno con il tuo Bouledogue: prima in casa (più facile), poi all’aperto dove ci sono più distrazioni. Pronuncia il suo ‘nome’ in modo secco, solo una volta mentre ti abbassi. Il tuo bullo verrà da te e tu lo premierai con una crocchetta, in seguito con una carezza, fino a che il tuo cane verrà da te con facilità senza ricevere premi ma solo perché ti considera autorevole e meritevole di attenzione. (ovviamente se lo chiami per motivi futili perderai lo status)

Zone di privilegio

Per i nostri Bouledogue il letto, il divano e il bagno sono zone di privilegio. Accedervi per loro è il massimo perché entrano nel nostro cerchio. Ovviamente l’educazione del cucciolo è fondamentale. Non si entra in bagno da soli, non si sale in autonomia sul letto o sul divano. Sono abituati a chiedere il permesso: noi li prendiamo in braccio e salgono su di noi. Se lasciassimo campo libero sul divano/letto si allargherebbero subito e noi finiremmo per terra. Queste regole non sono automatiche, ci sono costate tempo e pazienza. In un mondo ideale a tutti noi piacerebbe avere il cane oggi sul letto/divano per 3 minuti per poi scenderlo. Ma lui non capirebbe il comando. Non esiste per il Bouledogue il comando snì – oggi si sale, domani no. Oppure non si sale sul divanetto del vicino e al bar; sul nostro divano sì ma a giorni alterni. Devi stabilire una routine e dovrai essere coerente.

Bouledogue guarda piatto con salmone affumicato
Dante, da bullo educato, si avvicina al piatto di salmone ma non si avventa famelico. Sa che non gli spetta!

Un altro esempio. Dante e Mia mangiano sempre agli stessi orari due volte al giorno (con cambio alimentazione in estate per via del caldo), ciascuno ha la sua razione nella sua ciotola, non si rubano il cibo, si mangia subito tutto e non a spizzichi e bocconi.

Le regole del gioco

Recensione Palline da tennis Kong Squeak Air
Mia con la Pallina da tennis Kong Squeak Air

Il gioco e le piccole passeggiate devono essere sempre presenti nella routine del tuo Bouledogue. Certo, il Bouledogue in estate è limitato dal caldo e dovrai portarlo in passeggiata con il fresco. È importante che gioco e passeggiate ci siano sempre, per permettere il completo sfogo delle energie in accumulo e prevenire comportamenti sgraditi, generati dallo stress.

Decidi tu quando si inizia e si finisce un gioco e di non assecondare la richiesta del tuo cucciolo. Ignoralo finché non smette di insistere, per poi invitarlo tu a giocare: in questo modo gli insegni a non pretendere, a non essere prepotente, a gestire la frustrazione, la rinuncia e a rispettare la gerarchia. Certo, non tutto verrà bene al 100%. Per esempio, Dante rispetto a Mia è possessivo nei nostri confronti. Mia invece rispetto a Dante è indipendente e sempre misurata.

Gestione delle attenzioni

Se il cucciolo si approccia con educazione ben vengano le coccole e le lodi. Ma non va bene assecondarlo sempre, anzi non badarlo subito se cerca la tua attenzione. Ignoralo momentaneamente, per prevenire la morbosità nei tuoi confronti (ad esempio: se accarezziamo un altro cane o stiamo parlando con una persona). Se invece le attenzioni sono richieste tramite salti, zampate, musate, abbai, etc. meglio ignorare il cucciolo, senza parlargli o spingerlo, girando su noi stessi per farlo scendere, finché non si calma e a quel punto premiarlo con il nostro saluto.

Consigli

Un umano è autorevole agli occhi del proprio Bouledogue quando impartisce insegnamenti utili. Chiamare il cane 100 volte per scemenze non va bene. Invece, se chiami il cane per consumare i pasti il comando acquista valore ed è un rinforzo positivo (il cibo è il motore di tutto, ndr). Nel dubbio di far casino, educa il cucciolo avvalendoti dell’aiuto di un professionista. Poi però devi far pratica ogni giorno utilizzando pochi comandi ma ben detti. Ricorda, il cane non capisce l’italiano né l’inglese quindi evita monologhi 🙂 Utilizza invece lo sguardo e qualche carezza per comunicare e trasmettere protezione, dolcezza e amore. Con il tempo diventerai la sua guida, l’umano a cui prestare ascolto, perché si prende cura di lui, insegna dei comportamenti con ricompensa (cibo, carezza) e proporre attività divertenti (giochini e piccole passeggiate).

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Recinto per cani da interno. La nostra esperienza e i nostri consigli!

Recinto interno per cani bouledogue francese
Recinto interno per cani bouledogue francese

In questo articolo aggiornato ti raccontiamo perché utilizziamo un recinto per cani da interno per Dante e Mia, i nostri Bouledogue Francese. In rete e sui social si discute spesso se sia giusto o meno tenere il cane in un recinto. Molte persone lo considerano un maltrattamento, una privazione della libertà del cane che merita di essere libero. Di posizione completamente opposta chi reputa il recinto uno strumento educativo e utile per evitare che il cane distrugga casa, specie nel primo anno di vita.

recinto per cani

Qui di seguito trovi 4 soluzioni che si differenziano per colore (grigio o nero), misure e prezzo. Noi abbiamo scelto il secondo recinto, quello nero a forma rettangolare. In questo articolo ti spieghiamo come abbiamo fatto questa scelta.

Recinto interno per cani bouledogue francese
Recinto interno per cani bouledogue francese

L’esuberanza nel cucciolo di Bouledogue Francese

Se vedi spesso immagini di Bouledogue Francese che dormono o che stanno pacifici nelle loro cucce, bene, devi sapere che non passano tutto il tempo a sonnecchiare … soprattutto quando sono piccoli!

Come tutti i cuccioli, anche il cucciolo di Bouledogue Francese è molto attivo e te ne renderai subito conto quando lo porterai a casa. Inizierà ad esplorare l’ambiente, a mordicchiare una sedia, un mobile, le ciabatte, un cuscino e qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Il mordicchiare, rosicchiare, addentare gli oggetti è un’attività naturale per il Bouledogue Francese. É curioso, esploratore e poi, lo farà perché avrà bisogno di lenire il dolore dovuto al cambiamento dei denti. Inoltre, armati di pazienza con il tuo cucciolo: fino a quando non gli avrai insegnato a fare i bisognini sull’erba lascerà “ricordini” in giro.

L’educazione al recinto: come evitare che il cane ne abbia paura

In alcune discussioni sui Gruppi Facebook dedicati al Bouledogue, il recinto viene descritto come uno strumento di cui il cane ha paura e nel quale non vuole stare, portandolo al pianto e anche alla disperazione. Questo accade perché il cane non è abituato ad utilizzare il recinto e si trova di punto in bianco a farlo, anche forzosamente.

Rinforzo positivo e premi al cucciolo

Se hai intenzione di utilizzare un recinto per cani, ti consigliamo di farlo in modo graduale, cercando sempre il rinforzo positivo, senza forzature. Il recinto per il cane deve diventare la sua tana ovvero il luogo dove sa che nessuno potrà disturbarlo. Come si ottiene questo risultato? Prima di tutto dovrai avere pazienza! In secondo luogo premia il cucciolo con degli snack (o qualche crocchetta che usi per i pasti) quando si trova all’interno del recinto in modo che lo associ a qualcosa di positivo. Entraci anche tu e giocaci insieme! Oppure all’interno del recinto fagli trovare il suo giochino preferito e se resta all’interno del recinto senza piangere, premialo.

Recinto per cani da interno: quale scegliere?

Nel video qui sotto puoi vedere come abbiamo allestito il recinto per Dante e Mia.

Il recinto per il tuo Bouledogue Francese deve essere solido, avere la maglia della recinzione fitta, tanto da impedire che il cucciolo ci possa infilare dentro la testa ed essere abbastanza alto per evitare che il Bouledogue Francese lo scavalchi. Non ci devono essere spuntoni o parti in metallo appuntite e sporgenti che possano ferirlo. Ovviamente non deve mancare la porta per consentire al tuo bullo di entrare o uscire dal recinto.

La nostra scelta

La nostra scelta è ricaduta su questo recinto da interno ora disponibile nelle varianti colore grigio e nero. Eccolo

Ad essere precisi ne abbiamo uniti due dello stesso modello (il primo che vedi nella gallery qui sotto) in modo da avere un’area calpestabile adeguata per Dante e Mia. Le misure del nostro recinto sono 120 cm larghezza x 155 cm di lunghezza per un’altezza di 69 cm. Nell’area del recinto trovano spazio la cuccia grande, una ciotola d’acqua e inizialmente la traversina ecologica. La qualità e la resistenza dei materiali è ottima essendo il recinto in ferro, ha resistito anche ai mordicchi di Mia cucciola. Ai lati del recinto abbiamo inserito dei pannelli di poliplat bianco per proteggere le pareti del nostro studio.

Il recinto per cani da appartamento è la soluzione ideale per proteggere casa se ti assenti per qualche ora, se hai necessità di pulire a fondo casa o se hai più di un cane e uno di questi è convalescente.

Recinto per cani da appartamento: risposte veloci

Posso lasciare il mio Bulldog francese nel recinto otto ore al giorno?
Assolutamente no! Se non hai il tempo necessario per accudire il tuo cane, dovrai farti aiutare da una persona di fiducia o da una dog sitter.

Ho lasciato il mio Bulldog francese nel recinto ma ha fatto un disastro!
Il cane va abituato in maniera graduale al recinto, va quindi lasciato al suo interno per poco tempo in modo che si abitui pian piano. Prima di lasciarlo nel recinto il tuo bullo deve sentirsi “appagato” dalle attività appena fatte, come una lunga passeggiata o una sessione di gioco. In pratica bisogna “stancarlo”.

Recinto interno per cani
Il recinto interno per cani posizionato nel nostro studio. É una soluzione molto utile per evitare che il cucciolo mordicchi gli oggetti ed i mobili di tutta casa. Inoltre sarà per il tuo bullo la sua tana.

Posso lasciare dei giochi all’interno del recinto?
Se il tuo bouledogue francese è ancora cucciolo sarebbe meglio evitare di lasciare giochini nel recinto: potrebbe ingoiare parti del gioco e soffocare. Per lo stesso motivo evita di lasciare al tuo bullo le corna di cervo o daino. Ti consigliamo di utilizzare snack e giochi sempre sotto la tua supervisione.

Se sei stato assente per un paio di ore ed il cucciolo è agitato?
Aspetta un attimo e fallo calmare. Non badarlo, non agitarti 🙂 non fare le feste, non chiamarlo urlando il suo nome o altri vezzeggiativi. Fai calmare il tuo cucciolo, parlagli con tono calmo senza agitarlo ulteriormente, una volta calmato potrai farlo uscire e premiarlo.

Pavimentazione per il recinto per cane: cosa non utilizzare.

Il recinto da interno di Dante e Mia è posizionato nel nostro studio, con la pavimentazione in parquet. Fin da subito abbiamo capito che parquet e recinto non potevano andare d’accordo. Il parquet, essendo delicato e prezioso, non è adatto ad accogliere un recinto in ferro per cani! I nostri bulli avrebbero potuto fare i bisognini o ribaltare la ciotola dell’acqua (infatti è successo…) oppure graffiare il parquet durante i loro giochi. Abbiamo quindi pensato di mettere una pavimentazione di plastica a protezione del parquet. Per la precisione il materiale scelto inizialmente è stato quello delle tovaglie lavabili, che si acquista al metro nei negozi di bricolage. Per capirsi è la pavimentazione bianca che vedi nel primo video di questo articolo. Pensavamo bastasse… Morale della favola: la scelta si è rivelata sbagliata! Il materiale non è resistente, i nostri cuccioli sono riusciti a forarla scavando con le zampine. Sembra incredibile ma è andata proprio così. Inoltre, il materiale non era neppure così impermeabile. Tutto da rifare!

Pavimentazione per il recinto per cane: usa il linoleum

Dopo varie ricerche ed altri esperimenti fallimentari (sigh!), abbiamo finalmente trovato la soluzione definitiva! Il linoleum è il pavimento del nostro recinto! Si tratta di un materiale che viene utilizzato proprio per le pavimentazioni, ha vari gradi di calpestabilità e resistenza ed si trova di diversi motivi e spessori.
Noi abbiamo scelto un motivo che richiama quello del parquet e il pavimento si mimetizza alla perfezione! Il linoleum è resistente ai giochi di Bouledogue francese, all’acqua, ai bisognini, si pulisce con la scopa elettrica, si disinfetta con acqua e detergente e non assorbe i liquidi. 

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Razza Bouledogue Francese: facciamo chiarezza.

Razza Bouledogue Francese: facciamo chiarezza. Find The Frenchie
Dante e Mia, i nostri amatissimi esemplari della razza Bouledogue Francese

In questo lungo articolo torniamo a parlare dello standard di razza Bouledogue Francese, sfatando alcuni miti e sull’importanza di affidarsi ad allevatori seri. Purtroppo, in queste ultime settimane, abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti che hanno subito dei raggiri e, a volte, vere e proprie truffe riguardo l’acquisto di un (simil) Bouledogue Francese. Inoltre, ci sono pervenute richieste di supporto da privati sulla gestione dei cuccioli fatti nascere in casa senza essere allevatori.

Allevamento De Valoisse Denise
Denise De Valoisse Campionessa di bellezza San Marino, Ungheria e Romania. Parenti: Int Ch FILIBERT DE LA VALLEE DE L’IROISE e CH Josephine De Valoisse

Prima di iniziare la lettura

Find The Frenchie è un magazine online non un allevamento di Bouledogue Francese. Nasce con lo scopo di creare consapevolezza nei confronti di chi come te si sta avvicinando a questa razza canina. Condividiamo la nostra vita bullosa, le esperienze di Esposizioni Cinofile, il confronto con esperti professionisti del settore (allevatori, veterinari, nutrizionisti, farmacisti) in modo che il nostro know how possa facilitare la tua conoscenza sulla razza, valutandone i pro e i contro.

Pensi di acquistare un Bouledogue Francese ma ti spaventa solo l’idea di proseguire la lettura di questo articolo? Non sei interessato ad approfondire l’argomento perché credi che in fondo un Bouledogue è un cane come un altro? Se hai risposto di sì ad entrambe le domande dovresti lasciar perdere. A nostro avviso non sei ancora pronto per portare nella tua vita un Bouledogue.

Razza Bouledogue Francese: la selezione come valore fondamentale per la salute del cane

Il Bouledogue Francese è una razza canina riconosciuta. Cosa vuol dire questo? Che risponde ad uno standard che ne elenca le caratteristiche. Lo standard è definito dalla F.C.I. (Fédération Cynologique Internationale) ovvero: Gruppo 9 Cani da compagnia Sezione 11, Piccoli Molossoidi Senza prova di lavoro.

Il Pedigree per un cane di razza non è un optional

Il pedigree in un cane di razza non è una scelta. Spesso gli utenti cercano un Bouledogue Francese senza pedigree perché vogliono spendere poco oppure perché non hanno intenzione di partecipare ad esposizioni canine ENCI. In questi casi il pedigree viene considerato un pezzo di carta inutile. Niente di più sbagliato.
Prima cosa: non è il pedigree a determinare il prezzo del cane. Il pedigree, rilasciato solo ed esclusivamente dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), è un documento fondamentale perché illustra la genealogia del cane e gli esami a cui è stato sottoposto.

In sintesi

Un cane di razza Bouledogue Francese è solo con pedigree ENCI o FCI. Stai per essere raggirato se:

  1. Ti sono state proposte altre tipologie di pedigree, con denominazioni differenti a ENCI o FCI
  2. Ti è stato chiesto di concludere l’acquisto del cane con o senza pedigree con costi differenti

Per approfondimenti su Pedigree e le caratteristiche del Bouledogue:

Clicca > Pedigree Bouledogue Francese. La guida.
Clicca > Caratteristiche Bouledogue Francese. La guida

La differenza tra commerciante e allevatore di Bouledogue Francese

Molte persone si lasciano intenerire dalle immagini dei cuccioli di Bouledogue. É davvero facile innamorarsene e avere il desiderio di portarseli a casa il prima possibile. I commercianti lo sanno benissimo e sfruttano questa forte componente emotiva per vendere cuccioli in batteria. Il commerciante ha tutto l’interesse di venderli velocemente e di incassare subito il denaro per trarre massimo profitto. Il commerciante non presta attenzione alla selezione dei genitori. Anzi, è solito importare i cuccioli razza Bouledogue Francese  dall’estero per contenere i costi. Questo piano diabolico porta allo sfruttamento delle Bouledogue-fattrici e arreca forte stress al cucciolo che, strappato troppo presto dalla madre, porterà con sé problemi di salute e di comportamento.

L’allevatore serio invece non vende i suoi cuccioli a chiunque, indistintamente, tanto meno tramite telefono o su siti di annunci compro/vendo. Prima deve conoscere e valutare i possibili acquirenti e verificare che abbiano la giusta consapevolezza per garantire al cucciolo una vita serena e felice. Gli allevatori seri non hanno cuccioli sempre disponibili e rispettano le loro fattrici.

In sintesi

Conosci davvero chi ti sta vendendo il cucciolo? Sai come lo alleva? Cosa sai sui genitori del tuo cane e dei test di salute che ha fatto? Non farti prendere dall’entusiasmo di avere un cucciolo e basta, quest’ultimo crescerà e potrebbe manifestare patologie o disturbi che dovrai gestire al meglio. Informati sempre in maniera scrupolosa.

Abbiamo già scritto degli articoli di approfondimento che ti invitiamo a leggere. Meglio investire del tempo nell’informazione ora che pentirsene quando è troppo tardi. Purtroppo, esistono anche i rescue razza Bouledogue Francese e abbiamo notizie che sono affollati. I loro padroni si sono rivelati incapaci di gestirli o perché affetti da malattie.

Approfondimento: clicca > Commerciante e allevatore: le differenze

Razza Bouledogue Francese: facciamo chiarezza. Find The Frenchie Mia
La nostra Mia in tutto il suo splendore! Compatta, testa quadrata, orecchi ben distanziati, zampe in appoggio parallele.

Bouledogue Francese Blu, Merle, Chocolate: i così detti colori esotici

Sfatiamo anche questo mito. I così detti Bouleodgue esotici, sono una invenzione dei commercianti di cani per creare un “prodotto” da spacciare come raro ed esclusivo quando in realtà non lo è. Intanto i cani con questa colorazione non sono Bouledogue Francese, non dovrebbero neppure essere chiamati in questo modo, ma ancora una volta i commercianti sfruttano l’ignoranza sul tema delle persone per poter rifilare questi cuccioli, spesso incrociati con altre razze per ottenere manti differenti, importandoli.

In sintesi

Un Bouledogue (e qualsiasi altra bestiola di razza) non è una moda e non si sceglie per colore o per rarità. Diffida sempre da chi ti propone tali esemplari e che ti raggira sventolando garanzie fittizie, carta straccia e parole al vento.

Approfondimenti:

clicca > Bouledogue Francese Blu: come riconoscere il commerciante di cani
clicca > La storia di Federica e della sua disavventura
clicca > Perché dobbiamo dire No ai colori rari (blu, merle, esotico)?

Dove si acquista un cucciolo di Bouledogue Francese?

Un cucciolo di razza Bouledogue Francese si acquista solo in un allevamento ENCI. Informati sulle caratteristiche della razza e, dopo aver verificato che le sue peculiarità sono idonee al tuo stile di vita, ricerca e visita più di un allevamento ENCI.

Il cucciolo di razza Bouledogue Francese non si acquista sul web, non viene consegnato a casa, in aeroporto, in stazione o in autostrada fidandosi solo delle parole di chi sul web ti propone il cane e poi sparisce. Pensi che questo non succeda? E invece purtroppo sì. Ce lo scrivono tanti utenti per poi chiederci come possono rimediare e se è possibile denunciare il fatto.

In sintesi

Un cucciolo non è un pacco, è una vita che cresce con te, con la tua famiglia e che ti accompagnerà per almeno 10/12 anni (spesso molto meno per cani affetti da patologie). É quindi molto importante la scelta dell’allevatore, di colui che segue il cucciolo fin dalla sua nascita e che sarà disponibile ad ascoltarti se avrai qualche dubbio o necessità di supporto. Se hai fatto una buona scelta l’allevatore diventerà un tuo amico fidato, lo stesso chiaramente non si può dire del commerciante che sparirà appena venduto il cane.

Approfondimenti:

Clicca > Guida all’acquisto del Bouledogue Francese: come evitare fregature
Clicca > Cuccioli di Bouledogue Francese: cosa serve davvero

Dante in punta e di profilo.
Dante in punta e di profilo.

Improvvisarsi allevatori di Bouledogue Francese: come rovinare la razza e non solo

Una delle domande che ci vengono fatte più spesso è la razza Bouledogue Francese è delicata? Molte persone ci raccontano la loro esperienza, o quella dei propri amici, riportando esperienze “negative” per le patologie riscontrate o le malattie contratte. Andando a fondo delle singole questioni spesso risultava che tali cani in realtà non erano di razza ma di dubbia provenienza (il più delle volte importati e con età inferiore rispetto a quella dichiarata).

Se viene fatto un buon lavoro di selezione il Bouledogue Francese non è problematico e non presenta particolari problemi rispetto ad altre razze (a parte l’essere brachicefalo).
Per non parlare dell’equazione ho un Bouledogue Francese maschio, cerco fidanzatina per fare tanti cuccioli rischia di essere estremamente deleteria se non fatta in maniera consapevole. Stessa cosa parlando di gestione di cucciolate, non ci si può improvvisare!

In sintesi: allevatori non ci si improvvisa, non si fanno cuccioli senza le dovute conoscenze e il supporto continuo di un veterinario (tra l’altro esperto conoscitore dei molossi). Tali pratiche sono estremamente complesse, dalla scelta dei giusti esemplari, dal pre e post parto, al rimettere in salute la Bouledogue-fattrice. Spesso chi ci rimette solo “solo” i cuccioli o mamma Bulla e si attribuisce alla sfortuna la loro morte.

I cani non si acquistano! Si prendono in canile…

Quando si tratta di cani di razza c’è sempre più di una persona che inneggia all’immoralità di acquistare un cane.
A queste persone rispondiamo che siamo i primi a sostenere (anche economicamente enti come l’ENPA) e a elogiare e supportare i volontari che ne fanno parte. Ma chiediamoci anche perché i canili sono pieni di cani abbandonati. Spesso lo sono perché chi ha cani non si prende cura di loro (ad esempio non li vaccina annualmente, non li sterilizza se necessario) o perché non è in grado di gestire un cane (ad esempio con la nascita di un bambino o in caso di un cambio di residenza ecc.). Avere un cane che sia di razza o meno è una grande responsabilità! Siamo chiamati a garantire il meglio a queste creature, così come faremmo con qualsiasi componente della nostra famiglia.

Perché noi abbiamo scelto la razza Bouledogue Francese

Abbiamo scelto la razza Bouledogue Francese perché siamo in perfetta armonia con i nostri Dante e Mia. Una gran sintonia che, chi ama ed accetta questa razza per le sue peculiarità, può ben comprendere. Per i loro atteggiamenti, per il loro carattere, per il modo in cui riescono a farsi capire. Dante e Mia sono entrati a pieno titolo nella nostra famiglia.

Approfondimento: clicca > Le abitudini del Bouledogue Francese da copiare subito.

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Alimentazione del cucciolo

Alimentazione del cucciolo_Bulldog Francee - Find the Frenchie
Utilizza sempre la bilancia per avere il controllo della grammatura. Non andare a caso: gioverà alla crescita corretta del cucciolo

Alimentazione del cucciolo di Bouledogue Francese.

Il tema dell’Alimentazione del cucciolo di Bouledogue Francese è uno dei più richiesti sulla nostra FanPage ed anche uno dei temi più spinosi perché ogni cucciolo è a se stante, con la sua piccola grande storia alimentare alle spalle. In questo articolo ti riportiamo la nostra esperienza con Dante e Mia, i nostri Bouledogue Francese, e ti daremo alcuni consigli di base sull’alimentazione del cucciolo. Buona lettura!

Alimentazione del cucciolo: nozioni di base

Per una serena convivenza con il tuo Bulldog Francese ti consigliamo di abituarlo fin da piccolo a mangiare a orari prestabiliti. In linea generale i pasti consigliati sono 3 fino ai 6 mesi per poi passare a 2, preferibilmente di mattina e di sera, così da consentirgli una digestione corretta. L’alimentazione del cucciolo che ci sentiamo di consigliarti è quella secca, di qualità, per noi la soluzione più pratica, veloce e che garantisce l’apporto nutrizionale di cui ha bisogno il cucciolo ed in futuro il cane adulto. La crocchetta è un alimento per cani completo, bilanciato in tutti i valori nutrizionali. La cosa importante quando si deve valutare la crocchetta per il proprio Bouledogue è saper leggere correttamente l’etichetta riportata sul retro della confezione in modo da scegliere consapevolmente quello che si da da mangiare al proprio cane, liberi da condizionamenti pubblicitari, mode e scelte dettate dal prezzo. Ti diamo un piccolo consiglio: ricordati di aggiungere nella ciotola del tuo cucciolo una tazzina di acqua a temperatura ambiente in modo da inumidire le crocchette. Il tuo bullo lo apprezzerà! Poi, dopo il pasto, abitualo a rimanere tranquillo nelle seguenti 2-3 ore, evitando le corse e le richieste di gioco.

Alimentazione del cucciolo_Bulldog Francee - Find the Frenchie

Procurati due ciotole con supporto e regolabili così faciliti al cucciolo il pasto e di abbeverarsi senza piegarsi con il capo, spostare la ciotola e bagnare a terra. Ad esempio guarda questi modelli su Amazon.it

La tabella nutrizionale

Lo ammettiamo. All’inizio non capivamo come leggere la tabella nutrizionale delle crocchette. Non capivamo proprio quale fosse la razione giornaliera né tantomeno la razione in grammi di un pasto. Di conseguenza ci siamo fatti dare una mano dall’allevatrice che prima ci ha dato ragguagli, ed in seguito, nel momento di portare a casa i cuccioli, ci ha regalato una confezione delle stesse crocchette che aveva somministrato fino a quel momento. Questo è stato un gesto corretto oltre che gentile. Infatti, è consigliato mantenere il più possibile costante l’alimentazione del cucciolo, evitando di cambiare la marca delle crocchette per non stressare l’apparato digerente.

Come leggere la tabella nutrizionale

Alimentazione del cucciolo - Tabella Nutrizionale Simpsons Puppy
Tabella nutrizionale di riferimento: Simpsons Puppy

La tabella nutrizionale la trovi sul retro della confezione delle crocchette che hai scelto. A scanso di equivoci noi facciamo riferimento alle crocchette Puppy Simpsons ma in generale anche le tabelle delle altre marche vanno interpretate nello stesso modo. Hai la tabella nutrizionale sotto mano? Ottimo! Ora trova il range di peso del tuo bullo (solitamente il tuo bulletto è da ‘collocare’ nel range che va da 1-5 Kg o da 5 a 10 Kg) e in base ai mesi (3 / 4 / 5 / 6 ) trovi l’indicazione corrispondente dei grammi da dare al tuo cucciolo. Ovviamente, viene indicato il valore globale di grammi da un minimo ad un massimo questo perché devi considerare che le crocchette sono adatte per un Bouledogue Francese ma anche ad esempio ad un Bull Terrier, Boston Terrier o a un Bulldog Inglese.

Alimentazione del cucciolo_Bulldog Francee - Porzione cibo pasto
Utilizza sempre la bilancia per avere il peso corretto delle crocchette. Non andare a caso: gioverà alla crescita del tuo cucciolo.

A questo punto fai una media e suddividi il peso totale in 3 porzioni. Per darti un riferimento pratico: inizialmente, Mia e Dante mangiavano rispettivamente 30 gr. e 40 gr. 3 volte al giorno, poi, man mano che prendevano peso abbiamo aumentato la razione portandola a 40 gr. e 50 gr. fino ad assestarci, intorno ai 9 mesi ai 50/60 gr. (Mia) e 80/100 gr. (Dante). Ora che sono diventati adulti e pesano rispettivamente 12 Kg. e 15 Kg., fanno regolare esercizio fisico, ai pasti mangiano Simpsons Sensitive Salmone e Patate oppure Anatra e Patate con queste grammature 70/80 gr. e 100/110 gr. (mattino presto e sera verso le 19).

Le trovi in vendita su Zooplus.it oppure su Ciam.it . Se clicchi sui banner scopri le offerte del giorno. Noi acquistiamo molto spesso su entrambi i siti online perché convenienti, hanno diversi formati espressi in Kg. (noi prendiamo l’offerta da 24Kg perché abbiamo due cani ma tu magari preferisci provare la confezione da 2 Kg )e non abbiamo mai avuto problemi di consegna oppure con il prodotto.

La gestione del cibo del cucciolo

Un altro punto importante dell’alimentazione del cucciolo è la gestione del cibo in relazione al fattore tempo. A nostro avviso è fondamentale dare al cucciolo un tempo massimo per finire il pasto (non più di 20 minuti), dopodiché devi levare la ciotola, sia che abbia finito o che abbia lasciato qualche crocchetta. Non lasciare mai a sua disposizione le crocchette 24 ore su 24, altrimenti il tuo Bouledogue imparerà a sbocconcellare a suo piacimento durante il giorno, col risultato che gestirà il cibo come gli pare, senza essere mai del tutto sazio, né del tutto a digiuno. Noi conserviamo le crocchette in appositi contenitori ermetici così non si sente l’odore delle crocchette aperte. Tipo questo prodotto di diverse misure:

Il ruolo del capo branco durante il pasti

Il cucciolo dipende da te e deve vederti sempre come capo branco a cui ubbidire e portare massimo rispetto. Per questo motivo abitualo ad accettare la tua vicinanza durante i pasti, affinché non mostri in futuro aggressività possessiva al cibo. Lodalo e accarezzalo se si mostra tranquillo. Inoltre, fagli capire che non sei una minaccia per il suo pasto, ma anzi, sei prezioso! Non solo non rubi il suo cibo ma, mentre sta mangiando la sua razione, sei solito aggiungere dentro la sua ciotola una manciata di crocchette. Ti amerà!

Razza Bouledogue Francese: facciamo chiarezza. Dante in Punta_Profilo
Dante in tutto il suo splendore 😀

La competizione del cibo

Invece, è completamente diverso il caso in cui ci sono due o più cani in casa. In questa situazione, fissare un tempo massimo entro il quale i cuccioli devono terminare il pasto non avrebbe senso. Istintivamente negli animali scatta la competizione sul cibo, una gara a chi mangia di più e più velocemente! Dante e Mia da sempre consumano i pasti insieme. A causa dell’istinto di competizione Dante da cucciolo era voracissimo e non contento si fiondava sulla ciotola di Mia rubandole quasi tutto il pasto.

Regole di comportamento durante i pasti

Un’altro aspetto importante dell’alimentazione del cucciolo è il comportamento tra cani. A Dante abbiamo dovuto insegnare a non rubare il cibo della sorella e di mangiare solo quello che gli spetta. Primo insegnamento: la sua razione è sempre e solo nella ciotola a destra del supporto in acciaio. Pertanto si deve posizionare a destra della ciotola. Secondo insegnamento: gli spetta solo quella porzione di crocchette, e che la ottiene solo se è tranquillo. Terzo insegnamento: può mangiare in seguito al il comando “seduto”. É stato difficile? No, ma è stato impegnativo perché ci vuole pratica e costanza.

No al cibo sotto la tavola

Ora vi diamo un consiglio che vale oro. Mai e poi mai prendere la malsana abitudine di dare da mangiare al cucciolo dalla tavola o mentre stai mangiando. Il tuo nobile gesto sarà interpretato dal tuo cane come la possibilità di prendere liberamente del cibo dal tuo piatto. Fra cani questo succede solo quando ci si relaziona con esemplari deboli. Tu non sei debole, sei il capo branco! Il risultato di dare da mangiare al cane dalla tavola è che perderesti autorità e che avresti fra i piedi (nel vero senso del termine) il tuo Bouledogue Francese per tutto il tempo del pranzo o della cena, in stato di ansia ed in attesa di poter accedere al tuo cibo. Pertanto, non incentivare mai questi atteggiamenti durante i tuoi pasti. Anzi, ti consigliamo di scoraggiarli sempre. Se il cucciolo prova a saltarti in grembo mentre stai mangiando dagli le spalle e girati con la sedia, non rispondere a zampate con carezze e sguardi dolci ma mostrati indifferente, freddo e distaccato… non avendo la tua attenzione la smetterà di stazionare in cucina. In generale, il cane apprezza di più il cibo guadagnato di quello gratis, così si sente utile.

Non dare gli avanzi al cucciolo

Altro consiglio che vale una visita in meno dal veterinario: è sconsigliato dare gli avanzi del pranzo o della cena a tuo cucciolo. Gli avanzi casalinghi sono un di più e potrebbero pregiudicare la formulazione delle crocchette, già bilanciate per la sua crescita. Oppure il tuo cucciolo potrebbe essere intollerante a qualche ingrediente, o alla frutta oppure la verdura e sentirsi male con diarrea e vomito. Se vuoi invece affidarti alla cucina casalinga puoi andare a leggere questo articolo oppure farti aiutare da un bravo nutrizionista. In alternativa qualche libro interessante

Il cucciolo in forma e del giusto peso

Lo sapevi che l’80% della crescita del Bouledogue Francese avviene nel primo anno di vita? É quindi molto importante tenere sotto controllo la crescita del tuo cucciolo, che dovrà aumentare di peso in modo proporzionale alla sua mole da adulto che per una maschio è di massimo 14Kg. e per la femmina è di 12/13 Kg. Pertanto, regola sempre l’alimentazione e l’attività fisica del tuo cucciolo, tenendo presente che il peso forma prevede che il punto vita sia visibile, con un rientro addominale poco pronunciato. Un Bouledogue Francese in peso forma allontana patologie come displasia dell’anca e problemi alla schiena.

Alimentazione del cucciolo Dante 9 mesi
Dante a 9 mesi

Di seguito una lista delle cose da tenere a mente:

  • non farlo ingrassare;
  • non farlo cadere;
  • in passeggiata usa una pettorina modello ad H o il collare;
  • non fargli prendere colpi troppo forti (ad esempio se tira il guinzaglio in passeggiata);
  • non farlo saltare in verticale (tipo se vuole giocare alla palla);
  • non fargli fare le scale, soprattuto in discesa, entro l’anno di età;
  • non farlo correre mai in bici;
  • non fargli fare salite e discese impervie (dune o sentieri di montagna);
  • non farlo giocare con cani troppo grossi e irruenti.

La PICA

Hai mai sentito il termine Pica? La Pica è un disturbo alimentare che porta il cane a ingoiare oggetti non commestibili. Ovviamente è un disturbo molto pericoloso se pensi a materiali come il vetro, lattine aperte, puntine, chiodini, bottigliette che contengono solventi. D’altro canto, il cucciolo nei primi mesi di vita è nella fase di esplorazione orale e prende in bocca qualsiasi cosa per capire se è commestibile oppure no. Cosa fare allora? A nostro avviso il cucciolo deve essere lasciato libero di analizzare gli oggetti che incontra e al contempo il proprietario deve essere vigile e prevenire l’insorgere della Pica. Ti consigliamo quindi di lasciare che il cucciolo analizzi ogni cosa senza però strappargliela repentinamente dalla bocca (ovviamente salvo siano cose mortali). In caso contrario, questo tuo gesto anche se a fin di bene, verrebbe interpretato dal cucciolo come cibo super ambito e la volta successiva anziché farselo rubare dalla bocca preferirà ingoiarlo. Meglio dunque ignorare questi episodi. Se sei in passeggiata continua a camminare a ritmo sostenuto, se sei in casa distrai il cucciolo mostrandogli un giochino. Alla fine il cane sputerà l’oggetto non commestibile di sua iniziativa!

Evita di cambiare spesso le crocchette

L’alimentazione del cucciolo è quindi di primaria importanza e nel caso del Bouledogue Francese deve essere fatta davvero con attenzione. Infatti, se alimentato alla buona, con crocchette di scarsa qualità o con gli avanzi dei tuoi pasti, il Bouledogue Francese può incorrere a problemi di salute. Per tanto, privilegia sempre crocchette di buona qualità, evita le schifezze e leggi bene l’etichetta riportata sul retro della confezione. Fino ai nove mesi (e alcune marche anche un anno) scegli crocchette pensate per il cucciolo, si chiamano Puppy, e non cambiare marca, se non per evidenti problemi di salute. Se nel cucciolo dovessi riscontrare inappetenza, vomito, calo di peso, perdita di pelo, forte dermatite rivolgiti subito al tuo veterinario di fiducia.

Come fare il cambio di crocchette nel cucciolo

Il cambio di crocchette va fatto con gradualità. Nell’arco di una settimana togli 20 gr. di crocchette abituali e inserisci 20 gr. di crocchette nuove, fino a ribaltare la composizione. Se si presenta la diarrea non ti allarmare! Il cambio di crocchette in soggetti così piccoli può provocarla. Una valida soluzione è acquistare dei fermenti lattici per cani. Ti consigliamo questi prodotti che abbiamo utilizzato e che riteniamo validi per bloccare la diarrea e sistemare l’intestino del cane.

I sintomi della dermatite nel cane

Se il veterinario ha riscontrato una dermatite nel cucciolo devi sapere che individuarne la causa scatenante è complicato: potrebbe essere il cibo, o un agente esterno (ad esempio il polline, le graminacee, l’acaro) o banalmente le condizioni igieniche in cui vive il tuo Bouledogue. I sintomi della dermatite nel Bouledogue Francese sono: un forte prurito alle zampe tale che il cane le morsica insistentemente, procurandosi anche delle ferite; un latente prurito al sedere (anche se le ghiandole perianali sono state svuotate) con conseguente “piroetta” su se stesso per trovare sollievo; un prurito dietro le orecchie e, grattandosi con la zampa, il cane si può ferire; perdita di pelo. Nello specifico, se la causa della dermatite è l’intolleranza alimentare, sei in presenza di un’intolleranza del cane a qualche ingrediente specifico contenuto nella crocchetta (di solito ai cereali, ndr) ma solo un esame specifico effettuato in laboratorio e molto costoso (parliamo di € 325,00 ndr) può individuare. Abbiamo scritto un articolo ad hoc sulla dermatite del Bouledogue in base alla nostra esperienza.

L’intolleranza alimentare può essere la causa della dermatite nel cucciolo?

Alimentazione del cucciolo - La dermatite alla zampe
Tipico aspetto delle zampe del Bouledogue con dermatite. Le zampe sono di un color marrone, effetto della saliva e del continuo morsicarsi per trovare sollievo dal prurito

La causa scatenante della dermatite del cane è di difficile individuazione e non è riconducibile immediatamente al cibo. Gli effetti però sul cucciolo possono essere devastanti perché scatenano un insistente prurito nel corpo del cane che se non curato, può portare allo sviluppo di infezioni come la pio-dermite e all’otite. Dante e Mia, intorno ai 6 mesi, hanno avuto proprio una dermatite sfociata rapidamente in pio-dermite ed otite. E solo dopo una serie di esami per esclusione fatti dal veterinario, abbiamo optato per il cambio di crocchette. Noi abbiamo scelto le crocchette Simpson di cui abbiamo anche fatto anche la recensione completa e che ci sentiamo di consigliarti al gusto delicato di Salmone. Quando il cucciolo sarà adulto potrai alternare ogni 6 mesi il gusto Salmone con il gusto Anatra e Patate.

Se sei arrivato fino a qui… Complimenti! Anche tu hai a cuore il tuo Bouledogue Francese e sei consapevole che l’alimentazione del cucciolo è una cosa molto importante per il suo benessere e la sua crescita.

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Pedigree Bouledogue Francese. La guida

Pedigree bouledogue francese
L'importanza del pedigree nel bouledogue francese

Pedigree Bouledogue Francese è un documento molto importante per te e per il tuo cane. Il pedigree è il certificato genealogico del cane, l’unico certificato che attesta che il tuo Bouledogue è un Bouledogue Francese, ovvero ne certifica la razza canina.

Niente se, niente ma. Informati per bene prima di acquistare un Bouledogue Francese sia in termini di caratteristiche della razza, di allevamenti, e sull’importanza di avere il pedigree.

Pedigree Bouledogue Francese: le bufale in rete

Sicuramente avrai sentito o letto su qualche gruppo Facebook frasi di questo tipo:

Il pedigree serve solo per le mostre di bellezza

Ah! il pedigree è una sciocchezza per spillare soldi

Io al mio bullo gli voglio un bene immenso anche senza pedigree

Quelli del pedigree sono tutti snob

Il mio bullo è figo anche senza pedigree

Ecco, se sei tentato di cedere alle facili parole da bar e al prezzo di favore di chi ti propone un cane XXX come Bouledogue Francese senza pedigree, devi sapere che stai per essere vittima di una truffa. Vuoi davvero essere truffato? Sei davvero disposto a dare €800,00 o più euro all’amico dell’amico che millanta che con amore e passione vende presunti Bouledogue Francese? Ma chiediti … Se lo fa con amore e passione perché non lo fa gratis? Allora lo faremo tutti, no? Oppure, se lo fa con tanto amore e passione perché non si adopera per bene e si qualifica come allevatore a tutti gli effetti? Perché fare l’allevatore non è un hobby è un lavoro, duro e serio.

Che cosa è il Pedigree?

Il pedigree è il certificato genealogico del tuo cane di razza, è un documento ufficiale rilasciato dall’ENCI che attesta e certifica l’iscrizione del tuo cane ai libri genealogici. L‘ENCI (Ente nazionale cinofilia italiana) è l’Ente che in Italia si occupa dell’iscrizione di un cane ai libri genealogici, è affiliato alla FCI (Federazione cinofila internazionale), che raggruppa le federazioni cinofile di oltre 80 paesi.

Il pedigree garantisce che l’iscrizione del tuo cane abbia seguito l’iter previsto dalla normativa emanata per decreto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Inoltre, in caso di smarrimento, l’iscrizione al Libro genealogico tenuto dall’ENCI aiuta la rintracciabilità del tuo cane indipendentemente dalla Regione in cui è stato smarrito. 

Per la legislazione italiana la vendita di cani proposti come “di razza”, senza che questa qualità sia attestata dal pedigree, è vietata dal Decreto Legislativo n. 529 del 30 dicembre 1992.

Un cane sprovvisto di pedigree emanato dall’ENCI non può essere considerato un “cane di razza”, anche se morfologicamente simile e non potrà partecipare alle manifestazioni ufficiali (esposizioni, prove di lavoro, ecc). 

Nel pedigree trovi queste informazioni:

  • il numero d’iscrizione ROI (Registro Origini Italiano)
  • i dati anagrafici del cane (la razza, il nome, il sesso, quando è nato, il colore del mantello, il numero di microchip e la genealogia del cane)
  • la genealogia del cane (vengono indicati i genitori, i nonni, i bisnonni fino ad arrivare ai trisnonni);
  • chi, tra gli antenati, è stato campione di bellezza in Italia o all’estero e ha conseguito risultati in prove, brevetti, selezioni e/o è stato sottoposto a controlli sanitari per le displasie.
  •  i dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore.
  •  I diversi passaggi di proprietà avuti del tuo bulldog francese

In sostanza, il Pedigree è una sorta di carta d’identità del tuo Bouledogue Francese dove, oltre a tutti i suoi dati identificativi, è riportato l’albero genealogico del tuo bullo fino a ai trisnonni, gli eventuali titoli degli antenati ed eventuali esami sanitari; perciò è una certificazione dell’appartenenza del soggetto ad una razza pura.

bouledogue francese mentre gioca
L’importanza del pedigree in un cane di razza

Come si legge il pedigree?

Nella parte in alto troviamo tutti i dati identificativi del cane come

  • gruppo di appartenenza della razza
  • numero di iscrizione al Registro delle Origini Italiano (ROI)
  • data di iscrizione
  • nome del cane
  • data di nascita
  • sesso
  • razza
  • numero di microchip
  • colore del mantello
  • nome dell’allevatore.

Nelle note in alto a destra vengono riportati i timbri ufficiali per displasia e dna. Segue la genealogia del cane con a fianco tutti i titoli degli avi (ove ci siano), con una semplice legenda esplicativa a fondo pagina.

A cosa serve il pedigree?

Il fatto che un Bouledogue Francese abbia il pedigree non significa che sia necessariamente un cane da esposizione, ma semplicemente che è figlio di bulldog francese con pedigree. Il pedigree permette di risalire agli antenati del tuo bullo e avvalla la serietà dell’allevatore. Quest’ultimo è tenuto a rispettare il regolamento ENCI ed a seguire delle regole precise come garantire il benessere e la salute dei propri cani, impegnarsi a far riprodurre cani sani, senza malattie manifeste e patologie ereditarie, a non far riprodurre femmine troppo giovani o troppo anziane e rispettare i calori di riposo.

Quanto costa il Pedigree Bouledogue Francese?

Come si può leggere dal prospetto delle tariffe istituzionali consultabile nel sito ENCI il costo del pedigree varia da €41 a € 44,50 comprensivi dei diritti di segreteria. Per tanto, se ti stanno raccontando la storia che il pedigree costa tanto e giustifica il prezzo del Bouledogue allontanati subito, perché chi ti sta di fronte non è un allevatore serio. Allo stesso modo, prendi subito le distanze se ti stanno proponendo l’acquisto di un Bouledogue ad un prezzo inferiore rispetto al consueto (dai €1500 ai €2000) perché sprovvisto di pedigree. Se il cane è di razza (qualsiasi essa sia) il pedigree accompagna sempre il cane.

Alcuni consigli prima dell’acquisto del Bouledogue Francese

Se sei arrivato a leggere fino a qui significa che sei davvero intenzionato ad acquistare un Bouledogue Francese con pedigree. Per tua comodità abbiamo riportato la lista degli allevatori riconosciuti dall’Enci suddivisa per regione così prima di spostarti e fare chilometri fai una telefonata all’allevatore più vicino a te. Non essere timido e non avere esitazioni! Sulla base delle informazioni che abbiamo riportato in questo articolo, sei in grado di interloquire con l’allevatore e di capire immediatamente la sua serietà e professionalità. La cosa migliore che tu possa fare, è quella di fissare un appuntamento e visitare personalmente l’allevamento. Ad esempio:

  • chiedi se vengono fatti regolarmente i test sulla salute dei bulli (esame della patella, esame del cuore)
  • se gli esemplari presenti in allevamento partecipano ad Esposizioni Nazionali ed Internazionali
  • quale alimentazione è stata scelta
  • quali prodotti sono usati per la cura dei bouledogue e l’igiene della struttura.

In seguito avrai a disposizione tutti gli elementi per valutare l’allevatore, l’allevamento, i genitori dei cuccioli, la struttura in cui vivono, l’igiene e l’amore con cui vengono allevati.  

In questo articolo sul pedigree bouledogue francese siamo stati diretti, forse brutali nell’esposizione, ma lo abbiamo scritto davvero con sincerità e passione.

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Boston Terrier o Bulldog Francese?

Guida alla scelta della razza canina boston terrier o bulldog francese.
Guida alla scelta della razza canina boston terrier o bulldog francese.

Boston Terrier o Bulldog Francese? Sei indeciso e non sai ancora quale razza canina fa per te? Abbiamo creato una guida facile facile per aiutarti a prendere la decisione giusta in base alle caratteristiche di entrambi i cani e considerando il tuo stile di vita. 

L’aspetto fisico

Il Boston Terrier e Bulldog Francese sono così simili a prima vista ma non potrebbero essere più diversi! Molte persone li confondono e si chiedono quali sono le principali caratteristiche. Eccole!

Il Boston Terrier ed il Bulldog Francese hanno in comune:

Il muso, la coda e la schiena corta; gli occhi scuri, grandi e tondi; il sorriso adorabile;  le orecchie verticali; il pelo è corto, liscio e lucente.

Il Bulldog Francese rispetto al Boston Terrier

Il Bulldog Francese ha le zampe più corte e curve, una costruzione muscolosa, una testa grande e quadrata, una struttura ossea più grande e le orecchie a pipistrello, erette ed arrotondate a conchiglia. Il Bouledogue è più piccolo del Boston Terrier, raggiunge un’altezza che si aggira intorno ai 28-31 centimetri (contro un massimo di 38/43 cm del Boston Terrier). Il peso dei maschi si aggira dagli 8 kg e non dovrebbe superare i 14 Kg per non essere considerati obesi; le femmine invece raggiungono un peso leggermente inferiore, massimo i 10 kg. Il Bouledogue Francese è compatto, muscoloso, un piccolo ‘carroarmato’ – e se vuoi saperne di più ne abbiamo parlato con dovizia. Il colori del mantello del Bouledogue Francese sono caille (bianco con pezzature nere), caille fauve (bianco con pezzature fulve), fulvo (di varie tonalità), bringèe (tigrato).

Boston Terrier o Bulldog Francese? Un confronto di razza di cani.
Una perfetta gang di Bulldog Francese.

Il Boston Terrier rispetto al Bouledogue Francese

Ha una circonferenza più sottile, le zampe sono dritte, lunghe e magre, la testa è larga, arrotondata e priva di rughe, e le orecchie sono appuntite. È un cane più attivo, atletico e longilineo – merito anche del suo peso più leggero – rispetto al Bouledogue. I colori del mantello del Boston Terrier possono essere grigio striato con pezzature bianche, oppure nero sempre con pezzature bianche, ma anche grigio con pezzature nere. Di norma il muso è bianco con una fiamma bianca che continua anche sulla testa, sul collo, sul petto e sugli arti anteriori; anche sulle zampe posteriori vi è del bianco. 

Coppia di Boston Terrier in allenamento.
Coppia di Boston Terrier in allenamento.

Il temperamento 

Boston Terrier o Bulldog Francese? Ogni cane ha il suo carattere distintivo che lo differenzia rispetto all’altro cane. Il Boston Terrier è affettuoso, gentile, amichevole, intelligente e vivace. Il Bulldog Francese è affettuoso, allegro, giocoso, leale, sociale e silenzioso. Quando si tratta di abbaiare, il Boston Terrier abbaia di tanto in tanto, mentre il Bulldog Francese abbai raramente. Se stai cercando un cane tranquillo, il Bulldog Francese è la scelta migliore.

Tre Bulldog Francese
Boston Terrier o Bulldog Francese? Con questi 3 bulli non si scherza eh!

Vita in casa con Boston Terrier o Bulldog Francese?

Sia il Boston Terrier che il Bulldog Francese richiedono minime cure giornaliere: mangiano due volte al giorno, le passeggiate possono essere anche brevi, il pelo è corto e non è necessario spazzolarli ogni giorno. Entrambi quindi sono un ottimo compromesso per chi non ha molto tempo e non intende spendere soldi per la toelettatura settimanale del suo nuovo amico peloso.

Il Boston Terrier ed il Bulldog Francese si adattano molto bene alla vita in appartamento. Sono capaci di controllare la loro energia all’interno dell’appartamento e sono molto adattabili alle nuove situazioni di vita. I Bulldog Francesi sono felici di stare in casa, amano vivere in un piccolo spazio.

Boston Terrier detto anche American Gentlemen
Boston Terrier detto anche American Gentlemen

L’Addestramento del cane

Se questo è il tuo primo cane o se non hai molto tempo da dedicare alla sua educazione, il Boston Terrier è il cane che fa per te. Il Boston Terrier è molto più facile da addestrare, educare ed allenare rispetto al Bouledogue Francese.  Se invece sei paziente e sei constante nell’addestramento, puoi optare con il Bulldog Francese. Il Boston Terrier impara velocemente e regala grandi soddisfazioni al suo “umano”. Il Bulldog francese, invece, dato che è testardo e cocciuto, potrebbe richiedere una formazione costante per ottenere i risultati che stai cercando.

Stare in forma

Il Boston Terrier e il Bulldog francese richiedono esercizio leggero. A differenza di alcune razze, questi due cani non hanno bisogno di corse lunghe e vigorose. Una breve passeggiata è sufficiente per renderli felici!

I Boston Terrier sono cani molto attivi e possono facilmente essere coinvolti in un gioco di recupero. Amano saltare, correre, giocare e inseguire, e talvolta anche nuotare. Alcuni Boston Terrier possono diventare ossessionati da palle da tennis e possono voler giocare senza interruzioni!

I Bulldog Francesi sono più pigri e rilassati considerata loro costruzione più pesante, che li rende meno agili quando. Una passeggiata lunga e tranquilla o un’escursione lieve è un buon esercizio per il Bulldog Francese e dovrebbe essere fatta regolarmente per evitare l’obesità.

Boston terrier o bulldog francese? Un confronto tra due razze canine all'apparenza simili.
Boston terrier o bulldog francese? Un confronto tra due razze canine all’apparenza simili.

Cani da guardia

Il Boston Terrier è un ottimo cane per segnalare la presenza di intrusi in casa. Se c’è un ospite indesiderato, il Boston Terrier correrà per avvertiti che c’è qualcuno. Non cercherà tuttavia di difendere te e la tua famiglia. Lo farà invece il Bulldog Francese, perennemente innamorato di te e della tua famiglia tanto da proteggerti anche in situazioni al limite del pericolo.

Aspettativa di vita

Il Boston Terrier è conosciuto per vivere più a lungo del Bulldog Francese. L’aspettativa di vita media del Boston Terrier è tra i 13-15 anni, mentre l’aspettativa di vita media del Bulldog Francese è compresa tra i 10 e 12 anni.

Il Costo di un Boston Terrier o Bulldog Francese

A seconda dell’allevatore scelto – e sottolineiamo riconosciuto ENCI – i prezzi possono variare. Per un Bulldog Francese, i prezzi medi si aggirano dai  €1.500 ai €2.000 mentre i Boston Terrier il range di prezzo è dai € 1.800 ai € 2.500. Precisiamo che i prezzi riportati sono una media, fonte di indagine in rete e di riscontro e segnalazioni della nostra community online. 

Alcune doverose precisazioni. In Italia non si possono vendere cani (o gatti) di razza senza pedigree: non è illegale vendere un cane o un gatto senza pedigree, ma è illegale farlo se questi animali vengono venduti come “di razza”. L’allevatore o il venditore è responsabile se vende un animale come “di razza” e invece non lo è. Prestate molta attenzione quando un allevatore o un venditore promettono un cucciolo ad un prezzo notevolmente più basso rispetto a quello di mercato. Potrebbe trattarsi di un animale di provenienza illecita, ossia di contrabbando o di importazione illegale. La legge vieta questi comportamenti introducendo un apposito reato: quello di traffico illecito di animali da compagnia. 

Soprannomi: Gentlemen, Frenchie e Bullo

Il Boston Terrier, di razza nativa americana, è soprannominato il Gentleman americano, perché sembra indossare, con stile e grazia, una giacca nera e che resti impettito nel suo petto bianco senza alcuna macchia. Il Bouledogue Francese, è soprannominato Frenchie (soprattutto negli Stati Uniti), diminutivo simpatico della razza French Bulldog. In Italia, il Bouledogue è soprannominato Bullo per la sua irresistibile arroganza e spavalderia negli approcci con gli altri cani (anche se molto più grandi di lui): sguardo dritto in tono di sfida, tutto il corpo proteso in avanti, dei piccoli carro armati di simpatia!

"Boston

Conclusioni: Boston Terrier o Bulldog Francese?

Sei ancora combattuto tra Boston Terrier o Bulldog Francese? Se conosci qualcuno che ha un Boston Terrier o un Bulldog Francese, chiedigli di trascorrere un pò di tempo con il loro cane, oppure partecipa ad un incontro specifico su entrambe le razze canine. Questo ti permetterà di incontrare diversi cani e di ottenere informazioni preziose sul campo.

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Caratteristiche del bulldog francese

Dante e Mia da cuccioli

Vediamo insieme le caratteristiche del Bulldog Francese: è un cane di taglia media, compatto nelle sue proporzioni, ha il pelo corto, abbaia di rado e con moderazione, è affettuoso e giocherellone con grandi e piccini, è ideale per chi vive in un appartamento. Entrate in sintonia con lui: fatelo sentire come uno dei componenti della vostra famiglia. Testardo, vispo, intelligente: scoprirà subito i nostri punti deboli e, se non gestito correttamente fin da cucciolo, li userà per farvi “capitolare” ad ogni sua richiesta. Non vorrete ritrovarvi in casa un piccolo adorabile tiranno, vero?

Caratteristiche del bulldog francese
Dante e Mia i Bouledogue di Find the Frenchie

Il bouledogue francese rientra nella categoria dei molossi: cani affettuosi e forti, sempre vicini al padrone, sensibili e leali. Il Bouledogue è perennemente innamorato del proprio “umano” e della sua famiglia: socievole, affettuoso, giocherellone ed al contempo molto geloso. Non permetterà a nessuno di mettere i piedi in testa al suo padrone: coraggioso fino ad essere incosciente. Lo dimostra questo video: un bulldog francese difende la propria casa da due orsi!

Caratteristiche del bulldog francese: orecchie dritte, posa della rana, irresistibile grufolare

Le orecchie dritte a conchiglia sono una delle principali caratteristiche del Bouledogue tanto che spesso si accosta a Batman, l’eroe dei fumetti. Le sue orecchie secondo molti sono le più belle in assoluto o almeno le più simpatiche: quando vi ascolta il bulldog francese le estende al massimo. E non dimentichiamo che, essendo un cane compatto, spiccano e lo rendono speciale!

Caratteristiche del bulldog francese
Inteso primo piano di Mia

Un’altra peculiarità è la posa della rana: una posa unica al mondo – chiamata anche a pelle di mucca – che i bulli adottano quando sono stanchi, hanno caldo e vogliono riposare. Ed infine il loro caratteristico “verso”: un irresistibile grugnito, che si sposa perfettamente con la sua identità. Il bulldog francese grufola, proprio come un maialino!

Alimentazione_ Bouledogue Francese in estate_ Mia
Mia in una sua abituale posa plastica 😀

Caratteristiche del Bulldog Francese: Ozio e Pigrizia ma non solo!

Il Bouledogue francese è un simpatico cane da compagnia che ama vivere in ozio tra tappeti e morbidi cuscini ma non disdegna affatto lunghe passeggiate in compagnia. Possente e muscoloso, a causa del muso schiacciato non è certo adatto agli sport estremi, ma necessita di movimento per mantenere in forma la sua eccezionale muscolatura. Tranquillo, simpatico, egocentrico estroverso adora giocare anche con i bambini. Il bulldog francese è un cane sicuro di sé, gioioso ma testardo che non ama essere ignorato. Inoltre è un cane intelligente e riesce prima o poi a far breccia nel padrone e ad ottenere quello che stava cercando… Rapirci definitivamente il cuore! La verità è che il Bouledogue Francese è un cane che si fa voler bene.

In lui troviamo l‘equilibrio perfetto tra la dolcezza del cane da compagnia e l’impetuosità del cane da guardia.

Caratteristiche del bulldog francese
Dante il nostro amatissimo Bouledogue Francese

Conoscere la razza Bouledogue francese

I cuccioli di bouledogue francese sono buffi e tanto simpatici, diventa facile innamorarsene, ma bisognerebbe fare uno sforzo ed ad andare oltre la simpatia. Sarebbe perfetto se prima di acquistare un cucciolo di bulldog francese ci si informasse in modo da conoscere leprincipali caratteristiche della razza Bouledogue francese.

Oltre ai libri sul Bouledogue Francese, è fondamentale visitare anche uno o più allevatori riconosciuti ENCI in modo da vedere sia i cuccioli ma anche i bouledogue adulti. Importante anche conoscere lo standard della razza, ma di questo ne parleremo in un altro articolo!

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Come cambia la vita con un Bouledogue Francese?

Mia
Mia

Come cambia la vita con un Bouledogue Francese? Eh, bella domanda! Magari te lo stai chiedendo perché vorresti un cane in famiglia e stai valutando la razza Bouledogue Francese. In questo nuovo articolo rispondiamo alla domanda condividendo la nostra esperienza con i nostri Bouledogue Dante e Mia.

Come cambia la vita con un Bouledogue francese?
Dante e Mia da cuccioli

Ma veniamo a te! Tu che tipo sei? Che vita fai? Sei spesso a casa? Oppure al contrario sei sempre con il trolley pronto per un nuovo viaggio? Il Bouledogue Francese è un cane che necessita di poche ma costanti cure ed attenzioni, così abbiamo pensato di farti una domanda. Sei pronto? Eccola

Perché vuoi proprio un Bouledogue Francese?

  1. É il cane del momento! Lo hanno la Ferragni e Fedez
  2. Mi sento un pò solo quando torno dal lavoro
  3. Mio figlio ha bisogno di un compagno di giochi
  4. Ho paura dei ladri in casa, potrebbe proteggermi!
  5. Vorrei un cane figo da portarmi in centro e all’happy hour
  6. È troppo simpatico!

Tu chiamale se vuoi … Emozioni!

Le risposte che hai letto sono emozionali. Non giudichiamole. Ognuno ha i proprio bisogni, dettati dalla propria vita e dal proprio passato. Volutamente le abbiamo proposte in modo ‘secco’, andando al punto, se vuoi anche provocatorio. Rendono bene il contesto. È importante fare una scelta ponderata e consapevole quando si sceglie di portare a casa un animale domestico. Una scelta dettata dalle emozioni non è consapevole, è appunto emotiva, irrazionale, sull’onda del momento. E, purtroppo sono all’ordine del giorno le tristi storie di Bouledogue (di razza o meno) abbandonati, perché non ci si aspettava che la vita con un bullo potesse essere impegnativa e, in certi casi, anche costosa.

Come cambia la vita con un Bouledogue Francese per punti.

Hai visto un Bouledogue Francese su Instagram o  su Youtube. Dorme beato e sembra la creatura più tranquilla del mondo, questo è vero, ma solo un pò. Di seguito, per punti, come Dante e Mia hanno modificato la nostra vita.

1. La gestione del tempo: le passeggiate e i bisognini

Se vivi in appartamento devi sapere che il Bouledogue Francese deve scendere in giardino per passeggiare e fare i bisognini almeno 3 volte al giorno. Quando è cucciolo anche più spesso perché dovrai insegnargli subito a fare i bisogni all’aperto. Ti ritroverai a raccogliere sempre la sua cacca e quest’ultima non è né profumata né una emoticon simpatica.

Come cambia la vita con un Bouledogue Francese_ FIndtheFrenchie.com_Passeggiata
Le passeggiate con il proprio Bouledogue sono fondamentali per il cane e per instaurare un buon rapporto di fiducia.

Noi al mattino ci svegliamo alle 6.30 (sempre, tutto l’anno!) sono due (abbiamo perso Dante da pochi mesi, ndr). Hanno ritmi diversi e necessità diverse: Dante ha bisogno di passeggiare di più, per marcare e annusare il suo territorio, Mia invece fa tutto subito perché è pigra e affamata! Il giretto per Dante è 20/30 minuti, Mia 15 minuti. Poi prepariamo le ciotole per la pappa. Alle 14 secondo giretto, alle 19.30 terzo giretto con secondo pasto del giorno. Alle 23 circa ultima chiamata per i bisognini e poi nanna. Per tanto devi porti il problema di essere davvero presente per i tuoi Bouledogue oppure di incaricare qualcuno di fiducia quando non potrai esserci.

2. La gestione del cibo: i pasti

Il Bouledogue Francese quando è cucciolo deve mangiare tre volte al giorno: mattino, mezzogiorno e sera. Quando sarà diventato più grande, attorno all’anno di età, potrai passare a due razioni: mattino e sera. Quasi sicuramente preferirai anche tu le crocchette , sono pratiche, portano via poco tempo, ma, se il cane inizia ad avere problemi alimentari, probabilmente dovrai passare a una dieta casalinga studiata da un nutrizionista.

3. Tempo per l’educazione ed il gioco

Le passeggiate non bastano per instaurare un buon rapporto con il tuo Bouledogue Francese, dovrai giocare con lui ed educarlo (almeno i comandi base utili per quando lo porterai in passeggiata). Noi ci siamo organizzati nel week end: alterniamo passeggiate in area cani, in aree verdi e a volte anche in città in modo che siano a loro agio in diversi ambienti. Fondamentale la socializzazione con altri cani e con gli umani.

4. Le spese del veterinario

Per quanto tu sia stato attento nella scelta dell’allevamento dove hai preso il tuo cucciolo , dovrai mettere in conto che dovrai affidarti ad un veterinario di fiducia e a specialisti.

Come cambia la vita con un Bouledogue Francese_ FIndtheFrenchie.com_il veterianario
Il Dott. Enrico, il nostro veterinario di fiducia, durante una visita approfondita all’orecchio di Dante

Dovrai portare il tuo Bouledogue dal veterinario per:

  • la visita di controllo annuale
  • il richiamo obbligatorio vaccino annuale L4
  • la profilassi contro la filaria (noi la facciamo ad aprile)
  • il trattamento antiparassitario può essere mensile o trimestrale, dipende dalla soluzione che ti viene suggerita dal veterinario.
  • Il Bouledogue Francese è soggetto a dermatite, otite e al famigerato colpo di calore.

5. La gestione della casa: lo spazio e la pulizia della casa

Il bouledogue francese è un cane di taglia media. Il maschio adulto arriva ai 14 Kg. Quindi un bel tortello! Hai già pensato dove lo farai dormire? Farà parte della tua famiglia – che considera come il suo branco – e non potrà dormire fuori (in aggiunta soffre caldo, freddo, umidità). Dovrai quindi trovare uno spazio in casa che lui possa considerare la sua tana, per sentirsi tranquillo e protetto. Vivendo in casa va da sé che la pulizia e l’igiene di tutti gli ambienti, dovrà essere continua e metodica. Noi abbiamo adottato questa routine: passiamo la scopa elettrica ogni giorno. Lo scorso Black Friday ci siamo regalati l’Aspirapolvere senza filo Dyson 226397-01 Cyclone V10 Absolute ed è davvero potente ed è una benedizione soprattutto per aspirare i peli e polvere che si incastrano sui tappeti runner in cucina, sotto il lavello ed i fornelli. Non contenti lanciamo il robottino due volte la settimana, poi passiamo il mocio a terra con detergente non troppo profumato.

6. La gestione dell’auto: il trasportino, la gabbia, il telo

Hai un’auto abbastanza grande per farci stare un trasportino? Quando andrai in vacanza, dovrà starci il tuo Bouledogue, le sue cose, il trasportino, e ovviamente tu e le tue valige! Attenzione ai viaggi, specie quelli lunghi che si fanno in auto con il caldo. Il tuo cane potrebbe essere soggetto a colpi di calore oppure mal d’auto e quindi vomitare… Devi pensarle tutte per evitare che questo accada, non farti trovare impreparato!

rea Cani con il Bulldog Francese. Come comportarsi? Dante Felice
Dante distrutto ma felice dopo essere stato in area cani.

Caro Bouledogue Francese…ma quanto mi costi?

Come cambia la vita con un Bouledogue Francese? Oltre al costo iniziale per acquistare un cucciolo di Bouledogue Francese in allevamento, occorre mettere in conto anche queste voci:

  • Spese sanitarie: analisi delle feci, vaccini, radiografie, esami del sangue, sterilizzazione etc. Qui un post specifico su quanto abbiamo speso per il tumore di Dante
  • Cura del cane: toelettatore, spazzola, forbice specifica per le unghie del cane, shampoo
  • Giochi:vuoi non prendergli almeno una pallina, una corda, un kong?
  • Alimentazione: crocchette, corna di cervo da sgranocchiare oppure cucina casalinga
  • Vacanze: pensione o supplemento in hotel (se lo porti con te), dogsitter
  • Oggetti distrutti: specie fino all’anno di età il Bouledogue avrà tendenze distruttive, rosicchierà qualsiasi cosa incontri sul suo cammino. É la dentizione ed il suo caratteristico modo di giocare.

Conclusioni

Se sei arrivato a leggere fino a qui… Sei sulla strada giusta! Non avere fretta di portare a casa un Bouledogue e valuta bene se le sue necessità (e costi) si adattano al tuo stile di vita. Il cane dipenderà da te, sempre. Per il cibo, per le passeggiate, per i bisognini, per il gioco, la salute. Il Bouledogue però ti ricambierà con tutto il suo affetto e si creerà un rapporto davvero speciale, perché lui farà parte della tua famiglia!

Find The Frenchie

Scritto con il cuore

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Bouledogue francese e skateboard

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Bouledogue Francese e skateboard creato appositamente per animali domestici

Il bouleodgue francese e skateboard è un vecchio tormentone per chi come noi ha un bullo in famiglia. Basta andare online e ci sono tantissimi super video di Bouledogue Francese che sfrecciano, curvano perfettamente, di giorno e di notte. Ultimamente abbiamo visto anche la pubblicità di una compagnia assicurativa che utilizza il Bouledogue francese sullo skateboard!

In questo articolo, esploreremo come insegnare al tuo Bouledogue Francese ad andare sullo skateboard, aprendo così una nuova avventura di divertimento per te e il tuo fedele amico peloso.

Bouledogue francese sullo skateboard

Come spesso accade, sembra tutto facile con un Bouledogue… Così, per curiosità, abbiamo cercato dei tutorial che ci dicano come insegnare al cane ad andare sullo skateboard. Ce ne sono tantissimi, addirittura un wiki che con un approccio semplice e schematico ci dice passo passo come addestrare un bulldog inglese a utilizzare uno skateboard.

Bouledogue Francese e skateboard

Come insegnare al cane ad andare sullo skateboard?

Prima di immergerci nel mondo dello skateboarding, è importante capire le caratteristiche del proprio Bouledogue. Solitamente questa razza è nota per il suo temperamento gioioso, la sua intelligenza e il suo attaccamento ai loro proprietari. Sono cani abbastanza energici e curiosi che amano partecipare a nuove attività. Poi ci sono le eccezioni, di cui Mia è l’emblema. È dolcemente pigra e paciosa. Scatta per la pallina di tennis ma il gioco vero è sempre con il suo umano. Le vuole interazione ed essere coinvolta in attività con noi.

Wiki | Bouledogue Francese sullo skateboard

Abbiamo esaminato diversi tutorial ed in generale i passaggi sono organizzati in modo da consentire una progressione graduale, che include la presa di confidenza del Bouledogue allo skateboard, l’insegnamento dei comandi di base, l’aggiunta di comandi avanzati e l’incoraggiamento positivo durante tutto il processo. Seguendo precisi passaggi (che sono comuni a tutti i giochi con il cane, ndr), è possibile insegnare al proprio bullo a divertirsi sullo skateboard in modo sicuro e divertente. Poi, i video che vedi in rete, spesso sono manipolati ed accelerati, non credere a tutto.

Poi ovviamente ci vuole costanza, tanta pratica e tanta pazienza. Considera che il livello di attenzione del cane è di massimo una decina di minuti. Poi ovviamente è importante che l’umano sappia andarci sullo skate per far vedere al cane che ci si diverte e che ci si potrebbe divertire insieme…

Elenco attività

Preparazione dell’equipaggiamento

Per far iniziare il tuo Bouledogue Francese con lo skateboard, dovrai procurarti l’attrezzatura giusta. Questo include uno skateboard adatto alle dimensioni del tuo cane (oppure di un bambino), un guinzaglio lungo, crocchette o premi per cani come incentivo e un ambiente sicuro e privo di distrazioni per le prime sessioni di addestramento. Assicurati che l’area in cui svolgi l’addestramento sia sicura, priva di ostacoli e lontana dal traffico o da pericoli (un parcheggio vuoto, un piazzale). In rete ci sono bulli che sfrecciano in città, meglio evitare.

Fasi di addestramento

L’addestramento a cavalcare lo skateboard richiede pazienza, coerenza e gradualità. Inizia introducendo il tuo Bouledogue Francese allo skateboard, lasciandolo familiarizzare con l’oggetto. Successivamente, inizia a farlo salire sullo skateboard, utilizzando comandi chiari e positivi per incoraggiarlo. Scegli tu la parola chiave: skateboard, sali, scendi…

I premi come incentivo

I Bouledogue Francese rispondono bene ai premi e agli elogi. Assicurati di ricompensare il tuo cane con crocchette o snack speciali quando esegue correttamente un comando o sale sullo skateboard. Questo rafforzerà l’associazione positiva tra l’attività e il comportamento desiderato.

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Gradualità e sicurezza

Ricorda di procedere gradualmente nell’addestramento. Inizia con brevi sessioni di addestramento e aumenta gradualmente il tempo man mano che il tuo Bouledogue Francese si abitua allo skateboard. Le fasi più difficili sono: lo skate che si allontana dalle sue zampe, la fase di equilibrio e assestamento, la frenata. Ma sono tutte fasi che il cane assimila facendole, acquisendo confidenza, sicurezza e che poi, ripetendole, fa sue.

Consolidamento delle abilità

Una volta che il tuo Bouledogue Francese si sente a suo agio sullo skateboard, puoi iniziare a incoraggiare movimenti più complessi come girare o fermarsi. Ricorda che ogni cane apprende a ritmi diversi, quindi sii paziente e persistente durante il processo di addestramento. Non insistere, non demotivarlo con urla e sbuffi. Deve divertirsi, se non gli va non fa per lui.

In questo video si nota che il cane è confidente con lo skate e, importante, sta interagendo/giocando con il proprio padrone

Conclusione

Insegnare al tuo Bouledogue Francese ad andare sullo skateboard può essere un’esperienza divertente e gratificante per entrambi. Ricorda di adottare un approccio positivo, utilizzando premi e incoraggiamenti per motivare il tuo cane lungo il percorso. Assicurati sempre di mantenere la sicurezza come priorità durante l’addestramento. Con il tempo e la pratica, il tuo Bouledogue Francese potrebbe diventare un vero e proprio skater e un compagno di avventure ineguagliabile.

Facci sapere!

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Spese veterinarie fuori controllo

Mia Bouledogue Francese Find the Frenchie

Un caso emblematico di spese veterinarie fuori controllo.

Costretti a pagare 37 mila dollari al veterinario per salvare il loro cane Bulldog francese: Questa razza è una bomba a orologeria. E ancora Siamo stati costretti a vendere borse firmate per pagare il conto del veterinario. (fonte la Stampa)

Spese veterinarie fuori controllo

Quando abbiamo letto la disavventura della coppia australiana costretta a vendere le borse firmate per pagare il conto di 37 mila dollari alla clinica veterinaria a Sidney, abbiamo sorriso amaramente e ci siamo detti Ci risiamo. L’articolo è emblematico di un fenomeno in rapida ascesa: sempre più spesso Bouledogue Francesi vengono portati d’urgenza in clinica veterinaria per gravi patologie che richiedono cure costose tra cui esami clinici, diagnostici, chirurgia, degenza e post operatorio.

Le spese veterinarie di Dante

Dopo il tumore di Dante abbiamo fatto i conti e tirato le somme Non ci siamo tirati indietro. Abbiamo scritto e documentato tutto, magari a qualcuno può anche servire per capire se, di fronte ad una malattia grave, è in grado di far fronte a spese veterinarie fuori controllo.

Riflessioni

Il crescente aumento di popolarità del Bouledogue Francese ha portato ad una richiesta fortissima di cuccioli. È così, da anni, assistiamo ad un fiorire di allevatori improvvisati, casi di pessima selezione, cucciolate casalinghe, veterinari accondiscendenti… Il mix è fatale. Sono sempre più i Bouledogue con serie problematiche di salute (ernie, traumi, sindrome brachicefalica, cardiopatie, dermatite che sfocia in piodermite profonda…) che poi necessitano di visite specialistiche in cliniche veterinarie all’avanguardia.

La razza del Bouledogue Francese è compromessa?

Il fenomeno che stiamo raccontando è in crescita e, oltre a mettere in pericolo la salute dei cani, c’è preoccupazione per l’evoluzione della razza del Bouledogue Francese. Noi stessi siamo indecisi se riprendere in mano l’elenco degli allevatori e aggiornare i nominativi. Dal 2017 sono triplicati. Come è possibile?

Appello dell’associazione dei veterinari

Negli ultimi anni la selezione delle razze brachicefale, sia nel caso di cani, gatti e conigli, ha spinto verso caratteri sempre più estremi, che comportano seri problemi di salute in questi animali. I problemi che questi animali incontrarono possono essere a carico di vari sistemi, e.g. cardio circolatorio, respiratorio e digerente (i.e. problemi di dentizione, prensione dell’alimento e buccali), e per alcune specie hanno reso l’intervento chirurgico correttivo una prassi.
Trenta organizzazioni (che includono ONG e società scientifiche e professionali veterinarie), insieme a 683 veterinari liberi professionisti e altri operatori del settore, provenienti da 50 paesi a livello mondiale, si sono associati in una iniziativa volta a sensibilizzare il pubblico e i decisori politici verso i problemi di salute derivanti dalla brachicefalia negli animali da compagnia, per porre fine alle pratiche di allevamento che comportino la selezione di animali brachicefali. (fonte FNOVI)

Spese veterinarie fuori controllo
Mia ha subito un primo intervento al palato molle da piccola e recentemente un intervento BAOS completo

Conclusioni

L‘articolo pubblicato su La Stampa il 17 maggio 2023 porta alla ribalta la tendenza preoccupante delle spese veterinarie fuori controllo. I bulldog francesi sono diventati una razza molto popolare negli ultimi anni, ma presentano numerosi problemi di salute a causa di una selezione genetica sbagliata. Alcuni allevatori irresponsabili, i cagnari e le cucciolate in casa hanno portato la razza del Bouledogue Francese al limite. Concentrandosi principalmente sull’aspetto estetico dei cani, ignorando le conseguenze per la loro salute, si stanno normalizzando interventi come la BAOS.

D’altro canto emergono forti critiche anche lato veterinari che, forti e consapevoli del fenomeno, traggono profitti più che ragguardevoli su cani compromessi.

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Bulldog Inglese e Bouledogue Francese

Bulldog Inglese e Bulldog Francese
Bulldog Inglese e Bouledogue Francese

Bulldog Inglese e Bouledogue Francese, ancora oggi c’è chi li confonde nonostante siano così diversi. Succede anche con il Boston Terrier ed il Carlino eh…

Bulldog Inglese e Bouledogue Francese

Il Bulldog Inglese e il Bouledogue Francese hanno origini diverse, sebbene ci sia una certa influenza dell’inglese nel Bouledogue Francese. Il Bulldog Inglese è una delle razze canine più antiche e viene considerato il cane nazionale della Gran Bretagna. Originariamente, veniva utilizzato per combattere i tori, ma nel corso del tempo è diventato un amato cane da compagnia, apprezzato per la sua morfologia unica e il suo carattere straordinario.

Bulldog Inglese e Bouledodgue Francese. Un confronto
Foto di Antonio Magrì

Il Bouledogue Francese, come lo conosciamo oggi, è il risultato di vari incroci, tra cui il Bulldog Inglese e il Terrier. Inizialmente, il Bouledogue Francese era il cane dei lavoratori dei mercati generali, come scaricatori, macellai e cocchieri. Poi come cane da compagnia per le operaie tessili inglesi trasferitesi nel nord della Francia. Tuttavia, grazie al suo aspetto fisico particolare e al suo carattere affascinante, conquistò l’alta società e il mondo degli artisti.

Bulldog Inglese e Bouledogue Francese a confronto

Origine

Il Bouledogue Francese ha origini francesi (anche se gli inglesi continuano a contendersi la paternità, ndr) ed è stato allevato come cane da compagnia alla fine del XIX secolo. Il Bulldog Inglese ha origini britanniche ed è una razza molto più antica, risalente al XV secolo, inizialmente allevato per la lotta contro i tori e per la caccia al bestiame.

La bellezza di Mia, bouledogue francese di quasi 7 anni

Aspetto fisico

Il Bulldog Inglese è massiccio, ha un muso più pronunciato rispetto al Bouledogue Francese, che ha una testa più grande rispetto al corpo. Il Bulldog Inglese ha un aspetto imponente, con zampe corte e un grande torace. Il Bouledogue Francese è compatto, muscoloso, il muso corto e quadrato, le orecchie a pipistrello, la testa grande il naso schiacciato.

Orecchie

Il Bulldog Inglese ha orecchie a forma di rosa, che sono più piccole, cadenti e piegate all’indietro. Il Bouledogue Francese ha orecchie a forma di pipistrello, che sono grandi, erette e ben distanziate.

Dimensioni

Il Bulldog Inglese è generalmente più grande del Bouledogue Francese. Il Bulldog Inglese pesa in media tra i 22 e i 25 kg e un’altezza di circa 35/40 cm, mentre il Bouledogue Francese pesa in media tra i 8 e i 14 kg con un altezza di circa 25/30 cm.

Bulldog Inglese
Foto di Sébastien Lavalaye

Manto

Il Bouledogue Francese ha un mantello corto e liscio, richiedendo cura e spazzolatura minima. Il Bulldog Inglese ha un mantello corto, ma richiede una regolare spazzolatura per controllare la caduta dei peli. Spazzolare il pelo una o due volte alla settimana aiuta a rimuovere i peli morti e a mantenere la pelle sana.

Problemi respiratori

A causa del loro muso corto e schiacciato, sia il Bulldog Inglese che il Bouledogue Francese possono soffrire di problemi respiratori come la BAOS (sindrome brachicefalica). Per tanto evitare l’esposizione alle alte temperature ed evitare l’esercizio intenso durante le giornate calde.

Sensibilità al caldo: Il Bulldog Inglese è particolarmente sensibile al caldo a causa delle sue caratteristiche anatomiche. È importante fornirgli un ambiente fresco e ombreggiato durante i periodi caldi dell’anno.

Il Bulldog Inglese è noto anche per problemi di salute come la displasia dell’anca e le malattie cardiache.

Longevità

Il Bouledogue Francese ha una vita media compresa tra gli 8 e i 12 anni. Il Bulldog Inglese ha una vita media compresa tra i 8 e i 10 anni. Va da sé che alcuni esemplari possono vivere più a lungo con una corretta alimentazione, cure veterinarie adeguate e uno stile di vita sano.

Temperamento

Il Bouledogue Francese è generalmente più socievole e amichevole rispetto al Bulldog Inglese, che può essere più testardo e indipendente. Il Bouledogue Francese è famoso per il suo atteggiamento gioioso e amichevole, mentre il Bulldog Inglese può essere più riservato o semplicemente è più calmo e tranquillo, ma pur sempre affettuoso e leale.

Mia in passeggiata

Esercizio fisico

Il Bulldog Inglese ha un livello di attività più basso ed è spesso considerato un cane pigro. Il Bulldog Inglese è un cane relativamente pigro e ha bisogno di esercizio moderato. Una breve passeggiata quotidiana e qualche sessione di gioco sono sufficienti per mantenerlo in salute.

Il Bouledogue Francese è un cane ideale per la vita in appartamento. Non ha bisogno di molto spazio per muoversi ed è generalmente tranquillo all’interno della casa. Tuttavia, richiede regolari passeggiate e attività fisica per mantenere la sua salute e il suo peso. Passeggiate giornaliere, giochi interattivi e sessioni di addestramento possono soddisfare le sue esigenze di attività fisica e mentale.

Addestrabilità

Il Bouledogue Francese è generalmente più facile da addestrare rispetto al Bulldog Inglese. Il Bouledogue Francese è noto per la sua intelligenza e per la sua facilità di apprendimento. Il Bulldog Inglese può essere più testardo e richiedere un addestramento più paziente.

Attitudine alla famiglia

Sia il Bulldog Inglese che il Bouledogue Francese sono amati per la loro personalità affettuosa e il loro attaccamento alla famiglia. Entrambi i cani sono adatti a famiglie con bambini, hanno caratteri meravigliosi. A nostro avviso però il Bouledogue Francese si adatta maggiormente a famiglie che vivono in appartamenti ridotti con bambini piccoli. Resta il fatto che il Bulldog Inglese è noto anche per il suo atteggiamento protettivo verso i bambini, mostrando affetto e instaurando forti legami con loro.

Bulldog Inglese e Bulldog Francese
Bulldog Inglese e Bouledogue Francese

Popolarità del Bouledogue Francese

Il Bouledogue Francese è diventato sempre più popolare negli ultimi anni ed è una delle razze più amate al mondo. Tuttavia, questa popolarità ha portato anche a un aumento della domanda, il che ha sollevato preoccupazioni sulla salute e sul benessere della razza. È importante scegliere un allevatore responsabile e impegnarsi a prendersi cura adeguatamente di questa razza speciale. Il Bulldog Inglese è una razza storica e ha una grande popolarità in molte parti del mondo.

Conclusioni

In generale, il Bulldog Inglese e il Bouledogue Francese sono delle razze molto amate, apprezzate per le loro qualità distintive e nel tempo sono diventati cani da compagnia. Non finiremo mai di ripetere che, come per qualsiasi razza, è importante scegliere un allevatore responsabile e prendersi cura del cane in modo adeguato per garantire la sua salute e felicità a lungo termine.

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BAOS – La sindrome brachicefalica del Bouledogue

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Mia con la sua umana.

BAOS è l’acronimo di Brachycephalic Airway Obstruction Syndrome; tradotto è Sindrome ostruttiva delle prime vie respiratorie spesso ridotta a sindrome brachicefalica. La BAOS è una patologia che colpisce le razze brachicefale tra cui il Bouledogue Francese. In questo articolo, esploreremo cosa è la sindrome brachicefalica, i sintomi correlati e le considerazioni importanti per i proprietari di Bouledogue affetti da questa condizione.

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A due mesi dall’intervento BAOS, abbiamo portato in passeggiata Mia a Bassano del Grappa. Con il suo ritmo è riuscita a passeggiare tranquillamente. D’obbligo delle piccole soste e temperatura accettabile.

Cos’è la BAOS?

La Baos è causata principalmente dalle caratteristiche anatomiche particolari delle razze brachicefaliche, tra cui il muso schiacciato, il palato allungato e le narici strette. Queste caratteristiche anatomiche contribuiscono a ostacolare il flusso d’aria e rendono la respirazione difficile per il Bouledogue. La BAOS si manifesta con una serie di sintomi che possono causare problemi respiratori, digestivi, cardiaci e può coinvolgere diverse anomalie anatomiche, tra cui stenosi delle narici, palato molle allungato, e trachea stretta.

Sintomi della sindrome brachicefalica:

I cani affetti da BAOS possono mostrare una serie di sintomi correlati ai problemi respiratori. Alcuni dei sintomi comuni includono:

  1. Dispnea (respiro affannoso) durante le passeggiate o in situazioni di stress
  2. Russare o fare rumori respiratori forti durante il sonno
  3. Affaticamento e difficoltà a recuperare dopo le passeggiate o il gioco
  4. Respirazione rumorosa o sibilante
  5. Intolleranza al rialzo delle temperature e all’umidità
  6. Gengive e lingua di colore bluastro a causa della mancanza di ossigeno (attenzione è in corso un possibile colpo di calore)

I sintomi della sindrome brachicefalica posso quindi includere difficoltà respiratorie, tosse, affanno, vomito, rigurgito e problemi di alimentazione. Questi sintomi possono variare in gravità e possono peggiorare con l’età del cane.

Come accertare la BAOS?

La sindrome brachicefalica può essere indagata mediante accertamenti ematologici, radiografici del torace e della gola, endoscopia delle vie respiratorie. Una volta diagnosticata, il trattamento può includere cambiamenti nella dieta e nello stile di vita del cane, farmaci per alleviare i sintomi, e in alcuni casi, intervento chirurgico.

La chirurgia

La chirurgia è necessaria per correggere in primis il palato molle allungato o le narici strette, che sono comuni nei cani affetti da BAOS. L’intervento chirurgico può migliorare significativamente la qualità della vita del Bouledogue, attenuando i sintomi respiratori e aumentando la sua capacità di respirare normalmente. Tuttavia, è importante notare che la chirurgia comporta anche rischi e che non tutti i cani sono candidati ad essa (ad esempio l’anestesia ed eventuali altre patologie in corso).

Mia sorvegliata speciale dopo l'operazione BAOS
Mia sorvegliata speciale dopo l’operazione BAOS

L’intervento BAOS di Mia

La nostra Mia è stata operata due mesi fa, a quasi 7 anni.

L’intervento è stata una correzione chirurgica importante (narici, palato molle, laringe), tutto per fortuna è andato bene. Operata d’urgenza al mattino e portata a casa al pomeriggio.

Mia era già stata operata al palato molle da piccola, intorno ai 9 mesi, su indicazione dell’allevatrice. Purtroppo il veterinario era di campagna, non attrezzato, non fece un’endoscopia e quindi operò solo il palato molle. È sconsigliato operare sotto i due anni perché il testone del Bouledogue è ancora in formazione ed è l’ultima parte che si sviluppa. (lo abbiamo scoperto rcentemente, ndr)

Siccome l’esame endoscopico è da farsi sotto anestesia, il chirurgo veterinario ci ha consigliato l’ottimizzazione. Quindi di fare l’endoscopia e, se necessario, di correggere chirurgicamente nello stesso momento. L’anestesia totale è sempre un momento molto delicato e il risveglio può essere causa di stress, sforzi, rigurgiti e quindi problemi respiratori in zone dolenti, con punti.

Qui trovi il post su Instagram

Considerazioni per i proprietari di Bouledogue Francese affetti da BAOS

Se possiedi un Bouledogue Francese o stai pensando di prenderne uno, è importante essere consapevoli della sindrome brachicefalica e delle sue implicazioni. Ecco alcune considerazioni da tenere in mente:

  1. Monitora i sintomi. Fai attenzione ai sintomi respiratori nel tuo Bouledogue e segnalali al tuo veterinario. Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato possono migliorare la qualità della vita del tuo bullo. Tieni un registro dettagliato dei sintomi e delle situazioni in cui si manifestano per condividere queste informazioni con il veterinario durante le visite di controllo.
  2. Evitare situazioni stressanti. Cerca di ridurre le situazioni che possono causare stress al tuo cane, poiché lo stress può peggiorare i sintomi della sindrome brachicefalica.
  3. Controlla il peso. Il sovrappeso può aggravare i problemi respiratori nei cani brachicefali. Assicurati che il tuo Bouledogue Francese mantenga un peso sano attraverso una dieta bilanciata e regolare attività fisica. Evita cibi che possono causare flatulenza o problemi digestivi. Controlla attentamente le porzioni per evitare l’eccesso di peso, poiché l’obesità può aggravare i sintomi respiratori.
  4. Consulenza veterinaria. È fondamentale consultare un veterinario specializzato in BAOS per ottenere una diagnosi accurata e un piano di trattamento appropriato per il tuo cane. Il veterinario sarà in grado di valutare la gravità dei sintomi e consigliarti sulle opzioni di gestione, compresa la possibilità di intervento chirurgico.
  5. Attività fisica moderata. Evita di sottoporre il tuo bullo a esercizio fisico intenso o a temperature elevate. Le razze brachicefale possono avere difficoltà a regolare la temperatura corporea e possono soffrire di affaticamento e stress durante l’esercizio prolungato.
  6. Ambiente confortevole. Fornisci al tuo cane un ambiente fresco e ben ventilato. Evita di esporlo a temperature estreme, umidità elevata o fumo di sigaretta, che possono peggiorare i sintomi respiratori.
  7. Cura delle vie respiratorie. Presta attenzione alla pulizia delle narici e delle pieghe cutanee intorno al muso del tuo cane. Queste aree possono accumulare sporco, batteri o secrezioni, che possono ostacolare la respirazione. Consulta il veterinario per ottenere indicazioni su come pulire correttamente queste aree.
  8. Supporto emotivo. La BAOS può causare disagio e frustrazione al tuo Bouledogue, quindi è importante offrire supporto emotivo e comfort. Stabilisci una routine rilassante e crea un ambiente tranquillo per il tuo cane, offrendo un posto sicuro e confortevole in cui riposare.
  9. Comunicazione con l’allevatore. Se hai preso il tuo Bouledogue Francese da un allevatore, informalo dei sintomi del BAOS nel tuo cane. Un allevatore responsabile dovrebbe essere interessato alla salute dei propri cuccioli e potrebbe essere in grado di fornire ulteriori informazioni o supporto.
  10. Ricorda sempre di seguire le indicazioni del veterinario. Monitora attentamente la salute e il benessere del tuo cane. Con una gestione adeguata e attenta, è possibile migliorare la qualità della vita del tuo Bouledogue Francese affetto da BAOS.
BAOS - sindrome brachicefalia del Bouledogue Francese
Mia con la sua umana.

Note finali e prevenzione

In conclusione, la sindrome brachicefalica del Bouledogue Francese è una patologia purtroppo comune tra le razze brachicefale, ma può essere gestita con il giusto trattamento e prevenuta con l’attenzione alla selezione dell’allevatore e alla salute del cane.

Per prevenire la sindrome brachicefalica del Bouledogue Francese, è importante selezionare un allevatore che si preoccupi della salute dei cuccioli e che non utilizzi la riproduzione selettiva per ottenere cani con caratteristiche brachicefale esagerate (nanismo, muso eccessivamente schiacciato).

È anche importante mantenere una dieta sana ed equilibrata e assicurarsi che il cane sia sottoposto a esami regolari per monitorare la sua salute. Se noti i sintomi della BAOS nel tuo cane, è importante consultare una clinica attrezzata per una diagnosi e un trattamento adeguati.

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Terza palpebra del cane non pigmentata

Il primo Natale di Dante con papillon
Il primo Natale di Dante con papillon

La terza palpebra del cane, conosciuta anche come membrana nittitante o membrana semilunare, è una struttura sottile e trasparente che si trova nella parte interna dell’occhio, accanto alla palpebra superiore e inferiore. Questa membrana è presente in molti animali, inclusi i cani, ed è responsabile della produzione di una sostanza lubrificante che protegge l’occhio.

Terza palpebra dell'occhio del cane non pigmentata
Il primo Natale di Dante – qui a 6 mesi – con il papillon. L’occhio sinistro ha la caratteristica di non aver la terza palpebra pigmentata che solitamente è di color scuro, come gli occhi.

La terza palpebra del cane non pigmentata

La pigmentazione della terza palpebra del cane può variare a seconda della razza e dell’individuo. In alcuni casi, la membrana terza del cane può essere non pigmentata, il che significa che non ha colore. Questo è un tratto comune in alcune razze di cani, come il Dobermann e il Weimaraner.

Il caso di Dante può esserti utile

Quando Dante era cucciolo, non ci davamo pace per l’aspetto del suo occhio perché si arrossava con facilità e a volte era un pò gonfio. Ovviamente lo abbiamo portato dal veterinario di campagna che ci ha dato un collirio antibiotico ma, solo in seguito, con una visita specialistica (siamo testardi) abbiamo avuto la risposta corretta. Dante aveva la terza palpebra dell’occhio sinistro non pigmentata con una lieve congiuntivite follicolare da trattare con un collirio specifico.

Caratteristiche della terza palpebra del cane

Ovvero, l’occhio non si presenta tutto scuro, pupilla e palpebra, ma si vede la palpebra bianca che, sotto sforzo, può diventare rossa. Poi, che il suo occhio fosse un pò sporgente e Dante un pò pagliaccio, lo si vede anche dalla foto. Si faceva male da solo, semplicemente strofinandosi alle copertine per attirare la nostra attenzione, oppure quando eravamo in passeggiata mettendo il muso nell’erba o fra i cespugli.

La terza palpebra del cane non pigmentata
In questa foto si vede bene che la terza palpebra dell’occhio di Dante è trasparente e non pigmentata

Quello che ci preme è dirti che la mancanza di pigmentazione della terza palpebra dell’occhio non è da considerare una condizione patologica o anormale, a meno che non sia accompagnata da altri sintomi o segni di malattia o infezione. Quindi fai attenzione e vai su questo articolo per l’ulcera oculare del cane.

Consigli per preservare la salute dell’occhio del cane

I nostri consigli sono di buon senso.

Quando sei in passeggiata con il tuo Bouledogue cerca di evitare anfratti, angoli pisciati da altri cani, cespugli e rovi. È difficile lo sappiamo perché se provi a spostarlo senti che fa resistenza, si incaponisce e non vuol muoversi. Il tuo istinto di dice di tirare bruscamente il guinzaglio tipo strattone… Ecco, evita. Basta un filo d’erba per ‘ferire’ l’occhio, una punta di un rovo o una spina di una rosa… Aspetta che lui abbia finito di odorare e se proprio non hai tempo e pazienza spostalo di peso.

Dante e la terza palpebra del cane non pigmentata

La stessa cosa in altri luoghi. In casa ed in auto evita di lasciare alla sua portata oggetti piccoli piccoli ed appuntiti, gli asciugamani troppo ruvidi o copertine che rilasciano peletti. I detersivi mai lasciarli a terra (tipo in bagno).

La Pulizia della zona perioculare

Ci sono alcune pratiche igieniche da tener presenti nel Bouledogue Francese. La principale è di tener pulita la zona perioculare con della soluzione fisiologica sterile ed in caso di necessità (tipo di occhio secco, al rientro dalle passeggiate) può essere utile istillare 2 gocce di collirio all’acido ialuronico. Dante ha sofferto di ulcere all’occhio scatenate da dermatite e dal tumore e ha trovato sempre giovamento proprio da colliri all’acido ialuronico, in buona percentuale ad uso umano, e colliri antibiotici specifici.

Va da sé che se noti un cambiamento nella forma o nella funzione della terza palpebra del tuo cane, o se il tuo cane sembra avere un’irritazione o un’infiammazione dell’occhio, è fondamentale portarlo dal veterinario per una valutazione completa.

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Invecchiamento del Bouledogue Francese

Mia ha 6 anni e 10 mesi. A giugno il suo 7 compleanno
Mia ha 6 anni e 10 mesi. A giugno il suo 7 compleanno

Invecchiamento del Bouledogue Francese. ll tuo bullo è adorabile e affettuoso, ma, come tutti noi, invecchia con il tempo. Secondo le statistiche recenti l’età media del Bouledogue Francese è di 10-12 anni, sempre che non abbia problemi di salute.

Invecchiamento del Bouledogue Francese
Mia ha 6 anni e 10 mesi. Celebre per la sua indole paciosa e pigrizia biblica

Come proprietari, è quindi importante essere consapevoli dei primi segnali ed eventuali sintomi dell’invecchiamento del proprio Bouledogue Francese in modo da poter prendere le misure necessarie per garantirgli una vita confortevole e sana. Le sfere d’azione sulle quali noi proprietari possiamo agire sono essenzialmente tre: alimentazione corretta, visite ed esami di controllo, stimoli nuovi.

Invecchiamento del Bouledogue Francese

Indicativamente il Bouledogue Francese è anziano con il compimento dell’ottavo anno ma già al quinto anno è possibile vedere qualche filo bianco sul muso.

Di seguito alcuni segnali e sintomi comuni dell’invecchiamento del Bouledogue Francese.

Invecchiamento del Bouledogue Francese.

Cambiamenti nell’appetito

Un significativo cambiamento nell’appetito è un segnale importante che il tuo bouledogue francese sta invecchiando. In generale i cani anziani possono avere difficoltà a masticare e deglutire e, udite udite, perdere interesse per il cibo.

Svogliati e pigri

Fai attenzione ad alcune attività abituali. Il tuo bullo fa fatica a percorrere le solite distanze, non ha piacere a fare i soliti giochi? Per esempio Mia non ha più piacere di fare i giochi di intelligenza mentale. Inoltre, i cani anziani possono perdere forza e mobilità a causa di artrite o altre condizioni di salute. Per tanto i bouledogue anziano può diventare lento, meno attivo e avere poca energia. Possono anche diventare più tranquilli e meno socievoli con gli estranei.

La leggendaria pigrizia di Mia

Pelo, udito e vista

I primi segni di invecchiamento riguardano soprattutto il pelo. Il cambiamento visivo più immediato (e tenero) è la comparsa di qualche pelo bianco sul muso. Se il tuo bullo è bringé o fulvo lo noterai subito. In altri casi la muta del pelo è meno copiosa del solito e il pelo risulterà opaco. Nei casi peggiori o inclini a sviluppare dermatite l’invecchiamento accentua eczema o altre problematiche del derma.Anche unghie potrebbero essere fragili. Purtroppo, comune ai cani anziani, anche il Bouledogue potrebbe avere difficoltà a sentire o vedere bene.

I bisognini

Il bouledogue anziano potrebbe avere problemi di incontinenza, difficoltà a controllare la pipì e la pupù. Per tanto, se anche tu vivi in appartamento, sarà importante correre ai ripari dotandoti di Petzolla e traversine igieniche riutilizzabili (noi di traversine ne abbiamo di diverse misure, acquistate quando i nostri Bouledogue erano cuccioli, ed utilizzate di recente per le medicazioni di Dante).

L’età che avanza richiede nuove strategie

Tenere d’occhio questi segnali e sintomi dell’invecchiamento può aiutare a identificare eventuali problemi di salute fin dalla loro comparsa. È importante consultare regolarmente il veterinario per verificare lo stato di salute del proprio cane e adottare un piano di trattamento adeguato. Personalmente noi ti consigliamo di valutare un cambio dieta (su indicazione del nutrizionista) adatto ad un cane anziano e di fare uscite in luoghi nuovi per stimolarlo e renderlo sempre attivo, nonostante l’età.

Mia ama curiosare in posti nuovi
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La solitudine del Bouledogue Francese

La solitudine del Bouledogue Francese

La solitudine può essere dura per tutti, compresi i nostri amici a quattro zampe. Mia è sola da quasi due mesi, i primi giorni ha accusato la perdita del fratello. Ma tutto sommato notiamo che è fedele alla sua routine. Ha sempre appetito, poca voglia di camminare, tanta voglia di ronfare! Ha a disposizione diversi modelli di cuccia: brandina, tappeto, cuccia relax, divanetto. La sua cuccia preferita è la cuccia relax rosa. Del resto fa ancora freddo e probabilmente le piace il tepore che si crea e si sentirà più protetta. Ama stare in casa e, tempo permettendo, in terrazza a prendere il sole.

La solitudine del Bouledogue Francese

Quando siamo in studio, o parliamo al telefono, Mia si avvicina per sentirsi parte del gruppo. La solitudine del Bouledogue, o meglio di Mia, si manifesta alla sera… l’umano la fa salire sulle sue ginocchia, per guardare la TV e pisolare un pò. Del resto i Bouledogue sono cani da compagnia, hanno bisogno del contatto umano per essere felici e sani. Come proprietari, ci assicuriamo che Mia non si senta sola e abbattuta. In diversi ci chiedono se prenderemo un altro Bouledogue… No, non lo prenderemo.

La solitudine del Bouledogue Francese. Gestione e consigli pratici
Mia, dolcissima, nel divanetto

La solitudine del cucciolo

Se il tuo Bouledogue è piccolo puoi leggere la nostra guida alla gestione della solitudine del cucciolo, è gratuita e ricca di consigli. Di seguito invece le cose che facciamo con e per Mia in ordine di gradimento.

1. Incoraggiare la compagnia umana

I primi giorni dalla morte di Dante, Mia stava in cuccia e ci dava la schiena. Mangiava sempre di gusto, non cercava nessuno, non aspettava sulla porta di casa il nostro rientro… però accettava le nostre coccole. Probabilmente era molto triste e cercava la solitudine. Noi abbiamo rispettato il suo dolore, le abbiamo dato spazio e tempo. Al contempo abbiamo incoraggiato la reciproca compagnia fornendole attenzione e coccole.

2. Organizzare giornate divertenti

Mia è una bouledogue francese pigra, paciosa ed indipendente. Le piace stare in compagnia ma a debita distanza, contatto sì ma a sua discrezione. Quando scendiamo per i bisognini le facciamo capire che potremmo fare una passeggiata più lunga. A volte accetta il nostro invito e ci spingiamo in piazza (come facevamo con Dante, ndr). La portiamo con noi al ristorante o in pizzeria per poi fare un giretto. Inizialmente era un pò restia perché odia l’auto ma poi questi stimoli le piacciono e rientra a casa soddisfatta.

3. Fare amicizia con altri cani

Quando scendiamo per bisognini / passeggiata incontriamo dei cani e se lei ha piacere ci fermiamo e lasciamo che facciano conoscenza. A volte le piace chi si trova davanti e cerca il gioco, a volte non le va di socializzare e ignora tutti.

4. Fornire attività mentale

I cani hanno bisogno di mantenere il loro cervello attivo e stimolato, ne abbiamo parlato qui e qui. I giochi interattivi funzionavano quando Mia era piccola, ora non li ama più. Proprio li snobba.

La solitudine del Bouledogue Francese. Gestione e consigli pratici

Conclusioni

Mia ha una routine consolidata fatta di piccole cose ripetitive che scandiscono le sue giornate. Certo che, quasi 7 anni appiccicata al fratello, non si dimenticano facilmente. Mia è sempre con noi, non sta spesso sola. Anche la notte dorme nella sua cuccia e noi teniamo la porta aperta della stanza da letto solo per precauzione. Lei non viene mai nel nostro spazio. È molto rispettosa e ben educata.

Del resto ogni Bouledogue è a sé con esigenze e personalità diverse. Dante era morbosetto, quasi molesto ed invadente nel voler stare sempre appiccicato all’umano. Eppure sono stati educati nello stesso modo. È quindi importante considerare i bisogni del proprio cane e adattare i trucchi e i suggerimenti per soddisfarli al meglio. In generale è fondamentale fornire amore, attenzione e compagnia al proprio Bouledogue in modo che possa vivere una vita felice e soddisfatta. Se passa molte ore da solo valuta la figura di un dog sitter (ne abbiamo scritto qui e qui).

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Come scegliere il dog sitter giusto?

Cane dorme sul tappeto di casa
Mia è una Bouledogue Francese tranquilla ed indipendente.

Scegliere il dog sitter può essere un compito impegnativo e stressante. Dopo aver scritto cosa fa il dog sitter e quanto può costare affidargli il nostro Bouledogue, ti forniamo 7 passaggi per una ricerca mirata e scegliere il dog sitter giusto per prendersi cura del tuo cane.

Come scegliere il dog sitter giusto per il proprio cane
Mia attende il rientro del suo umano

Scegliere il dog sitter in 7 passaggi

Inizia la ricerca

Potresti anche affidarti al passaparola di amici e conoscenti ma è riduttivo e fortemente soggettivo. Quindi amplia la ricerca e inizia a cercare dog sitter nella tua zona. Vai su google e digita dog sitter vicino a me filtrando un raggio di km che ti permetta di organizzarti facilmente e contenere le spese. Puoi utilizzare anche google maps oppure spostati su account e pagine social che possono aiutarti nella ricerca di dog sitting. Scegli sempre siti, profili, app, servizi che riportano recensioni e testimonianze lasciate da precedenti clienti.

Valuta più profili di dog sitter

Controlla la reputazione del dog sitter. Leggi le recensioni online e cerca feedback dai loro clienti precedenti. Fai una rosa di potenziali dog sitter. Almeno 3 nomi vicini a te o al luogo di lavoro.

Incontra di persona i dog sitter

Fissa un incontro con ognuno dei dog sitter che hai selezionato per chiedere informazioni sul loro background e la loro esperienza. Chiedi se hanno esperienza con il Bouledogue Francese o eventuali esigenze speciali. Registra poi le sensazioni che ti trasmette a pelle e, se possibile, solo alla fine dell’incontro fai conoscere il tuo Bouledogue. Deve piacere soprattutto a lui!

Verifica le coperture

Chiedi di vedere la loro assicurazione e i loro documenti di formazione, se disponibili. Ricordati che il Bouledogue tende a far spesso le feste a chi incontra (anche a bambini e anziani che hanno un equilibrio un pò così…). Assicurati che il dog sitter sia in regola con tutte le norme di legge e che abbia una formazione adeguata per gestire eventuali situazioni di emergenza (ad esempio il cane scappa, insegue un gatto, vede un altro cane…).

Come scegliere il dog sitter giusto per il nostro Bouledogue
Mia ha una routine precisa durante il giorno e questo ci aiuta a gestire il suo tempo (ed il nostro). Per esempio al mattino, dopo il pasto, Mia vuol uscire in terrazzo per una sbirciata Che tempo fa? Fa freddo? Fa caldo? Che succede?

Chiarisci subito il compenso

Per evitare qualsiasi tipo di fraintendimento chiedi al dog sitter quali sono le sue tariffe (giornaliere, orarie, week end) e se offre servizi aggiuntivi come passeggiate, toelettatura o altre esigenze specifiche. Chiedi quali sono le sue politiche di cancellazione (tipo lui non può venire per x motivi ma ti garantisce il servizio con altro dog sitter ) e se offre rimborsi in caso di emergenza.

Fai una prova

Potresti affidare il tuo cane per un breve periodo di tempo (un ora o mezza giornata, dipende dalle tue esigenze). Questo ti darà l’opportunità di vedere come il dog sitter gestisce il tuo Bouledogue e se il tuo cane si sente a proprio agio con lui.

Decidi

Dopo aver completato tutti questi passaggi, scegli il dog sitter che ti ha dato la migliore impressione e con cui il tuo cane si è sentito più a suo agio.

Conclusioni

Ricorda sempre che affidare il tuo Bouledogue a qualcuno è una grande responsabilità, quindi è importante dedicare il tempo necessario per scegliere il dog sitter giusto per il tuo cane.

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Sei alla ricerca di qualcosa di specifico per il tuo Bouledogue? Trovi il necessario nella nostra Vetrina su Amazon

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Quanto costa il dog sitter?

Post Bouledogue Francese: i più letti del 2019 su Find the Frenchie
Post Bouledogue Francese: i più letti del 2019 su Find the Frenchie

La retribuzione del dog sitter in Italia dipende dal tipo di lavoro che viene svolto, dalle competenze e dall’esperienza del professionista. Ad esempio, un dog sitter che lavora in modo autonomo può addebitare una tariffa oraria o una tariffa giornaliera. Per tanto la retribuzione del dog sitter in Italia dipende da vari fattori, tra cui l‘esperienza, le qualifiche e le responsabilità associate al lavoro.

Retribuzione del dog sitter

La retribuzione del dog sitter in Italia

Secondo le nostre indagini (web e community) la maggior parte dei dog sitter in Italia addebita una tariffa oraria o giornaliera per il proprio lavoro. Le tariffe orarie possono variare da un minimo di 10 euro fino a 25 euro o più, mentre le tariffe giornaliere possono variare da 50 euro fino a 100 euro o più. Le tariffe dipendono dal servizio richiesto e dalle responsabilità associate al lavoro.

Ad esempio, se il dog sitter è responsabile di prendersi cura di un cane per un’intera giornata, la tariffa sarà più alta rispetto a quella richiesta per una visita a casa del proprietario per una passeggiata o un pasto. Inoltre, le tariffe possono aumentare se il dog sitter è richiesto per un servizio urgente o per un’assistenza 24 ore su 24.

Tariffe mensili dog sitter

In alcuni casi, i dog sitter possono addebitare una tariffa mensile, soprattutto se sono impegnati a prendersi cura del cane per un periodo prolungato di tempo. Le tariffe mensili possono variare da 400 euro fino a 800 euro o più, a seconda delle responsabilità del lavoro e delle esigenze del cane.

Nel caso in cui il dog sitter fornisca una casa temporanea per il cane, ad esempio durante le vacanze del proprietario, la tariffa mensile può essere più alta, poiché il dog sitter deve fornire non solo l’assistenza quotidiana, ma anche il luogo in cui il cane vivrà temporaneamente.

Altri fattori che influenzano la retribuzione del dog sitter

La retribuzione del dog sitter in Italia dipende anche dalle competenze e dall’esperienza del professionista. I dog sitter con anni di esperienza e con conoscenze specifiche in materia di etologia, alimentazione e gestione delle emergenze veterinarie, possono addebitare tariffe più elevate rispetto a quelli con meno esperienza.

Inoltre, la località in cui il dog sitter lavora può influire sulla retribuzione. In alcune aree più rurali o meno popolate, le tariffe possono essere inferiori rispetto a quelle richieste nelle città più grandi e più popolate.

Il mercato del dog sitting in Italia

Il mercato del dog sitting in Italia è in costante crescita, grazie alla sempre maggiore diffusione del concetto di animali domestici come membri della famiglia e alla necessità di garantire loro le cure necessarie anche quando i proprietari sono assenti.

Esistono diverse tipologie di servizi di dog sitting, dalle strutture dedicate come i canili, ai servizi di pet sitting presso il domicilio del proprietario o presso strutture apposite. In particolare, il dog sitting a domicilio è tra i più richiesti, poiché consente al cane di rimanere in un ambiente familiare e di evitare il trasferimento in un luogo estraneo.

Il mercato del dog sitting è altamente frammentato, con numerose piccole aziende e professionisti del settore che operano a livello locale o regionale. Tuttavia, si stanno sviluppando anche servizi di dog sitting online, che permettono di mettere in contatto proprietari e dog sitter in modo semplice e immediato.

Il prezzo medio per una giornata di dog sitting si aggira intorno ai 20-30 euro, a seconda della località e dei servizi offerti. I servizi di pet sitting a domicilio o di dog walking possono avere un prezzo leggermente più elevato.

Il mercato del dog sitting in Italia è regolamentato da leggi nazionali e regionali, che impongono determinati requisiti ai dog sitter e alle strutture che offrono il servizio. Ad esempio, è obbligatorio essere in possesso del patentino per l’attività di custodia degli animali domestici e rispettare le norme di igiene e sicurezza.

Conclusioni

In sintesi, il mercato del dog sitting in Italia è in costante espansione, grazie alla crescente attenzione dei proprietari per il benessere dei propri animali domestici. L’offerta è altamente frammentata e variegata, con numerose possibilità per i proprietari di trovare il servizio di dog sitting più adatto alle loro esigenze e a quelle del proprio cane.

Continua a seguirci perché nel prossimo articolo scriveremo i consigli per scegliere correttamente il dog sitter per il tuo Bouledogue.

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